Buone feste a tutti i miei lettori in particolare a chi questa data ne ricorda altre felici passate con chi non c'è più, a chi ha qualcosa da farsi perdonare, a chi ha taciuto dimenticando che una parola o un sorriso scaldano il cuore, a chi ha lasciato la speranza, a chi pensa che dietro l'angolo ci sia solo un altro angolo, a Elena che mi auguro quest'anno abbia la stufa (anche perchè non ho ricevuto sue mail :) ) e a tutti coloro che trovano la forza per lottare e andare avanti nonostante le difficoltà e sanno comunque tendere la mano a chi ne ha bisogno.
mercoledì 25 dicembre 2013
domenica 15 dicembre 2013
Le strade che portano le tecnologie a scuola sono lastricate da buone intenzioni
Quando mi sono seduta al pc l'ho fatto perchè avrei dovuto scrivere il
resoconto del convegno che si è tenuto a Grosseto il 13 dicembre e che ha visto, tra gli altri, protagonista Claudio
Carboncini che presentava la Wiild. Avrei dovuto raccontare di una
giornata dedicata alle tecnologie come strumento per un nuovo modo di
fare didattica, di un convegno veramente interessante, ricco di
contenuti e di esperienze che tuttavia, per me che vivo da anni nel
“mondo open” è stato spunto di riflessione e mi ha spinto a chiedermi
ancora una volta perchè i prodotti open non decollino.
Se andiamo ad analizzare la Wiild nello specifico, possiamo affermare
senza timori di smentite che nulla ha da invidiare alla Lim in quanto
simula a tutti gli effetti quel costoso prodotto che spesso nelle scuole
viene utilizzato solo come proiezione dello schermo di un pc.
Se fino a qualche tempo fa poteva essere vero che la Wiild non era
perfetta, c'erano difficoltà nel calibrarla, lentezze, blocchi e
quant'altro, oggi, da quando c'è un sistema operativo creato ad hoc, il
WiildOS, e i software per gestirla, come Open Sankorè, è diventata uno
strumento veramente perfetto e che, con costi veramente limitati, offre
la possibilità di avere un surrogato della lim in tutte le classi.
Se davvero la scuola è così aperta alle nuove tecnologie e al nuovo modo
di fare didattica non vedo il motivo per il quale non si dovrebbero
sfruttare strumenti ottimi e a costi irrisori.
Perchè? Perchè il mondo open non offre immediatezza di utilizzo? Non
credo che si possa più dire e Claudio lo ha dimostrato con la sua
presentazione. Incapacità di adattare la mentalità a un modo di pensare
ormai radicato? Forse.... Si pensa ancora che tutto quello che
appartenga a Linux e all'OpensSource in generale sia di nicchia e
difficile, che perchè spesso gratuito non dia affidabilità, ma le
stesse persone che affermano queste verità assolute sono disposte a
pagare prodotti che hanno malfunzionamenti e a non lamentarsi senza
volersi veramente spingere a vagliare nuovi prodotti e tecnologie
diverse da quelle alle quali sono abituati.
Il convegno aveva titolo “le strade che portano le tecnologie in classe”
ma a me è parso che la strada fosse a senso unico. Se quelle
meravigliose maestre che hanno saputo reinventarsi per salvare la loro
scuola dalla chiusura imparando a usare il tablet e a sfruttarlo come
strumento didattico avessero usato prodotti open forse i costi sostenuti
dall'amministrazione comunale sarebbero stati inferiori e avrebbero
potuto avere qualche cosa in più da offrire.
Sono speculazioni di una mente malata? Spero che invece le mie parole siano
considerate da chi legge come una sfida a provare, a verificare e anche a
criticare ma a posteriori e senza pregiudizi.
lunedì 11 novembre 2013
Torna Didattica Aperta e la scuola amplia i suoi confini
Com'è ormai tradizione, la prima edizione risale al 2010, torna
Didattica Aperta con il suo convegno annuale rivolto a chiunque abbia a
cuore l'evoluzione della didattica e voglia condividere esperienze e
saperi.
Sabato 16 novembre a Ivrea si terrà quindi la quarta edizione che verdrà tra i suoi protagonisti MatematicaC3,
progetto di "libro aperto" che il Grolug segue e appoggia fin dalla sua
nascita e del quale Claudio Carboncini è attore e promotore nonché,
nello specifico, relatore.
Sul sito di Didattica Aperta tutte le informazioni per chi volesse partecipare o documentarsi.
domenica 10 novembre 2013
Alla ricerca di significati:lo zero dei social network
Per motivi di lavoro devo testare, alcuni servizi di Google+, quindi con un account di posta che uso poco, mi sono iscritta. Naturalmente, anche perchè tra i contatti di quell'indirizzo mail non ho praticamente nessuno, se non quelli che mi servivano per il test, seguo qualche community sperando almeno di leggere qualcosa di interessante. Invece.... non ho parole per quello che circola, dalle banalità più assolute, tipo le frasine retoriche, le battute ignobili, ai commenti più privi di senso.
Penserete "ma dove ti sei iscritta?", beh non lo dico per non farmi trovare dai miei amici perchè aggiungerei pena alla vergogna, ma credetemi non si tratta affatto di community che, dal nome, farebbero pensare alla banalità.
Un pò devo dire qualche persona mi colpisce perchè si nota la solitudine (almeno spero sia quella), come la tipa che prepara i biscotti per il thè delle 5 fotografandone le varie fasi fino alla cottura. E credetemi ci sono pure i commenti!
Mi domando davvero a questo punto cosa decreti il successo dei social network e se davvero lo squallore che li pervade sia entrato dentro di noi fino a renderci degli zero.
Dubito che leggerò ancora quelle "perle" e spero che il mio progetto finisca presto per eliminare il mio utente da tutta quella inutile fila di parole che mi lasciano sempre un senso di amarezza.
Penserete "ma dove ti sei iscritta?", beh non lo dico per non farmi trovare dai miei amici perchè aggiungerei pena alla vergogna, ma credetemi non si tratta affatto di community che, dal nome, farebbero pensare alla banalità.
Un pò devo dire qualche persona mi colpisce perchè si nota la solitudine (almeno spero sia quella), come la tipa che prepara i biscotti per il thè delle 5 fotografandone le varie fasi fino alla cottura. E credetemi ci sono pure i commenti!
Mi domando davvero a questo punto cosa decreti il successo dei social network e se davvero lo squallore che li pervade sia entrato dentro di noi fino a renderci degli zero.
Dubito che leggerò ancora quelle "perle" e spero che il mio progetto finisca presto per eliminare il mio utente da tutta quella inutile fila di parole che mi lasciano sempre un senso di amarezza.
domenica 27 ottobre 2013
Un linux day da gourmet
Vanno molto di moda le trasmissioni culinarie che portano alla mente
ingredienti grezzi, da trasformare, da rendere pietanze gustose. Vorrei
associare questi concetti al Linux day di ieri, quello che ha visto
protagonista il nostro Lug presso la scuola “leopoldo di Lorena”, dove
il Dirigente mostra interesse verso Linux e l'opensource al punto da
volere un'aula informatica LTSP e un registro elettronico open.
Come ogni anno ho accompagnato la mia quinta ma, a differenza degli altri anni, non ho partecipato attivamente, mi sono seduta con i miei ragazzi ad ascoltare i relatori che sfornavano ad ogni intervento piatti diversi ed elaborati, confezionando con competenza le portate che si erano scelti.
L'antipasto condito di Linux e software libero è stato servito dal Presidente e giuro che nessuno ha avuto da ridire sul fatto che qualcosa era riciclato perchè come ha sottolineato egli stesso:”riciclare è bello”.
Il primo l'ha preparato Claudio Carboncini e ha richiesto una preparazione lunga e precisa perchè WildOS non si può improvvisare specie se negli impasti ci si mette il cuore.
Cuoco sopraffino Luca Sileni che ha farcito il suo secondo con la cultura libera, con la classe di chi opera da anni nel settore e che è sempre presente, con nostro sommo compiacimento, alla nostra manifestazione annuale.
Il contorno è stato offerto da Alessandro Panerati che l'ha condito con simpatia e professionalità. Avrei voluto averlo come docente anche se ha preferito seguire la strada dell'imprenditoria.
Il dolce è stato affidato ad un esordiente che con grande pacatezza ha servito la sua torta Wordpress
rendendola adatta anche ai palati meno raffinati. E' così che Niccolò Benvenuti ha raccolto l'ultimo applauso della giornata.
Al caffè ci hanno pensato Alessio Tomaselli e Alessandro Moscatelli che, come tradizione vuole, hanno servito distribuzioni Linux.
Molto interessati tutti gli avventori, attenti e soprattutto partecipi, ai quali va il nostro grazie.
Così come vogliamo ringraziare la scuola che ci ha ospitato e con la quale contiamo di collaborare anche in futuro.
Come ogni anno ho accompagnato la mia quinta ma, a differenza degli altri anni, non ho partecipato attivamente, mi sono seduta con i miei ragazzi ad ascoltare i relatori che sfornavano ad ogni intervento piatti diversi ed elaborati, confezionando con competenza le portate che si erano scelti.
L'antipasto condito di Linux e software libero è stato servito dal Presidente e giuro che nessuno ha avuto da ridire sul fatto che qualcosa era riciclato perchè come ha sottolineato egli stesso:”riciclare è bello”.
Il primo l'ha preparato Claudio Carboncini e ha richiesto una preparazione lunga e precisa perchè WildOS non si può improvvisare specie se negli impasti ci si mette il cuore.
Cuoco sopraffino Luca Sileni che ha farcito il suo secondo con la cultura libera, con la classe di chi opera da anni nel settore e che è sempre presente, con nostro sommo compiacimento, alla nostra manifestazione annuale.
Il contorno è stato offerto da Alessandro Panerati che l'ha condito con simpatia e professionalità. Avrei voluto averlo come docente anche se ha preferito seguire la strada dell'imprenditoria.
Il dolce è stato affidato ad un esordiente che con grande pacatezza ha servito la sua torta Wordpress
rendendola adatta anche ai palati meno raffinati. E' così che Niccolò Benvenuti ha raccolto l'ultimo applauso della giornata.
Al caffè ci hanno pensato Alessio Tomaselli e Alessandro Moscatelli che, come tradizione vuole, hanno servito distribuzioni Linux.
Molto interessati tutti gli avventori, attenti e soprattutto partecipi, ai quali va il nostro grazie.
Così come vogliamo ringraziare la scuola che ci ha ospitato e con la quale contiamo di collaborare anche in futuro.
martedì 1 ottobre 2013
Adolescenti di ieri e di oggi:cosa è cambiato?
E' vero che a tutti interessano i
cellulari di ultima generazione, meglio se Apple, anche se non sanno
spiegare perchè, i coetanei dell'altro sesso, la linea (per le
ragazze), gli abiti firmati (per tutti o quasi) ma i piccini sono più
spontanei e più vivaci dei ragazzi delle classi terminali.
Voglio spezzare una lancia a
favore degli studenti perchè spesso si parla male di loro, della
loro poca educazione, dei loro modi spicci ma devo dire che non mi
sono mai capitati casi veramente gravi, solo vivacità o eccessiva
vitalità ma nulla che non potesse essere smorzato ragionando
insieme.
Ciò che mi ha lasciato sgomenta è
invece la “fissazione”, solo da parte delle ragazze, per il peso,
il definirsi grasse quando invece si è visibilmente sottopeso e
sostenere che le madri insistono per mettere a rigoroso regime
alimentare questi scricciolini di ragazze.
Mi sono detta che il problema non
è quindi da cercare nella testa delle ragazzine ma in quella delle
madri che producono un danno notevole a queste bimbe che crescendo
non saranno mai contente del loro corpo. Ma non si dovevano
incoraggiare i figli? Un conto è essere obesi e allora lì si deve
intervenire ma da qui a far nascere problemi inesistenti in età
adolescenziale genera effetti davvero devastanti.
E' importante aver cura della
propria persona ma come per tutte le cose non bisogna mai
estremizzare e lasciar vivere i propri figli con serenità senza
aggravarli di preoccupazioni inutili che possono, a lungo andare,
portare a patologie insidiose e difficili da curare.
Per il resto gli adolescenti amano
i giochi al cellulare e su ogni altro mezzo elettronico,usano i vari social network e whatsapp, hanno
cura dei capelli in particolare e la voglia di apparire sempre
fashion, usano le cuffiette come appendice della testa, si riempiono
di tutte le schifezze possibili continuamente (solo i ragazzi), hanno
la convinzione che sposeranno qualcuno di ricco e famoso, amano la
musica e sono assolutamente indifferenti verso la lettura (al 90%).
A parte le tecnologie moderne, i
sogni e molti comportamenti sono sempre gli stessi, e sfido chiunque
a non riconoscersi nella descrizione che ne ho fatto, ma.....Chi
glielo dice a questi cuccioli che sono più simili agli adolescenti
del passato (leggi i loro genitori) di quanto non credano?
mercoledì 25 settembre 2013
Minihowto:Problema con Evolution e la posta non inviata di Fastweb
Senza preavviso Evolution ha deciso che non doveva più inviare la mia posta dall'account Fastweb.
I messaggi rimanevano nella posta in uscita e il messaggio di errore era questo: Errore nella risposta di benvenuto: mr002msr.fastwebnet.it Service not available - access denied.
Ciò che ho trovato cercando in rete era che dovevo cambiare la porta SMTP solo che Evolution non prevede questa possibilità. Che fare? Mi sono ricordata che le porte si assegnano con :numero porta e quindi ho fatto lo stesso inserendolo nei paramentri di configurazione del server (come foto)
e il problema si è risolto!
mercoledì 11 settembre 2013
Howto:Se Pidgin non si avvia
Oggi il mio Eee pc non voleva saperne di far partire Pidgin su una rete che non era quella di casa mia, rimaneva in connessione e dopo un pò mi diceva che non poteva connettersi. Ho pensato che forse la porta di comunicazione che usa poteva essere chiusa sul router ma a quello ahimè non avevo accesso. Mi piace che quando installo un software questo sia perfettamente funzionante ovunque mi trovi sia che io lo usi o meno e quindi mi son data da fare a cercare la soluzione.
Basta cliccare su Account>Modifica account e poi Avanzate e inserire i parametri mostrati in figura.
martedì 10 settembre 2013
Howto:Wireless funzionante su un Eee PC con Debian
i pacchetti e la rete wireless |
Al solito quando si installa Linux ci possono essere problemi con la scheda di rete wireless che ovviamente non viene vista. Mi sono ritrovata con questo Eee Pc serie 1500 con WIndows 7 installato che non intendevo tenere e così ho preso il cd della mia Squeeze e con la mia pessima connessione e dopo molti files da installare ""a mano" sono arrivata alla nota dolente del wireless. Molto in rete ma niente di funzionante o sono stata un pò sfortunata all'inizio.
Dovevo sapere marca e modello della mia scheda e quindi da terminale
# lspci
e ho avuto questo:
Network controller: Broadcom Corporation BCM4313 802.11b/g/n Wireless LAN Controller
quindi ho cercato in rete e ho trovato questo forum che mi ha risolto il problema e installato questi tre pacchetti
bcmwl-kernel-source
firmware-b43-installer
b43-fwcutter
non senza aver letto questo wiki perchè bisogna stare attenti che i pacchetti siano quelli della nostra scheda o simili. Io ho preso questo ad esempio per quel che riguardava il firmware:firmware-b43-installer
b43-fwcutter
firmware-brcm80211
Binary firmware for Broadcom 802.11 wireless cards
This package contains the binary firmware for wireless network cards with the Broadcom BCM4314, BCM43224 or BCM43225 chip, supported by the brcm80211 driver.
Contents:
* Broadcom 802.11 firmware, version 610.809.0 (brcm/bcm43xx-0.fw)
* Broadcom 802.11 firmware header, version 610.809.0 (brcm/bcm43xx_hdr-0.fw)
This package contains the binary firmware for wireless network cards with the Broadcom BCM4314, BCM43224 or BCM43225 chip, supported by the brcm80211 driver.
Contents:
* Broadcom 802.11 firmware, version 610.809.0 (brcm/bcm43xx-0.fw)
* Broadcom 802.11 firmware header, version 610.809.0 (brcm/bcm43xx_hdr-0.fw)
Alla fine ho riavviato e la mia rete wireless era visibilissima e funzionante!
giovedì 5 settembre 2013
Arriva lo smartwatch di Samsung ed è subito perplessità
La presentazione del Galaxy Gear |
Ormai lo sanno tutti, si chiama Galaxy Gear ed è la novità di casa Samsung, giocattolino molto atteso pare, presentato ieri all'Ifa (la più grande fiera dell'elettronica europea che Berlino ospita) in anteprima mondiale.
Di cosa si tratta? Un orologio? Nooo! Uno smartphone? Nooo! E cos'è?
Le sue caratteristiche tecniche fanno pensare a un computer: processore da 800 Mhz, con 4 Giga di memoria interna, 512 MB di Ram e una camera da 1,9 megapixel e quindi sicuramente un computer lo è, si comanda vocalmente e si tiene al polso ma.... da quel che ho capito non è un dispositivo autonomo ma dev'essere collegato a uno degli smartphone di ultima generazione i famosi S3 o S4 e i Note perchè notifica le mail, le chiamate,gli sms e quant'altro arrivi allo smartphone senza che questo sia in mano e tramite bluetooth.
Bella cosa certo ma nemmeno io sono così pigra da volere al polso un oggetto enorme (lo schermo è 1,63 polllici) solo per avere le mani libere e parlare con il mio orologio. Se poi il prezzo è davvero così alto, si parla infatti di 250 o 300 euro, la deliziosa inutilità che sembra, fa diventare un capriccio diventa davvero eccessivo questo prodotto che non ha davvero motivo di esistere e nessuna collocazione.
E sebbene rimanga convinta che Samsung oggi rappresenti quanto di meglio ci sia sul mercato, il 25 settembre, giorno di lancio di questo prodotto, non sarò ad acquistarlo, tuttavia sarei curiosa di avere dei feedback da chi lo userà.
lunedì 5 agosto 2013
Smettere di fumare in un'ora
Non ci credevo, lo avevo visto con i miei occhi su ben due dei miei nipoti ma mi sembrava che su di me non avrebbe mai funzionato. Forse non avevo nemmeno voglia di provare a smettere di fumare, forse ero troppo sicura che avrei fallito.
Dopo l'acquisto della sigaretta elettronica però qualcosa è scattato perchè mi sono resa conto che, dopo un inizio felice, la riduzione da 20 e passa sigarette a solo quattro, stavo tornando pian piano ai livelli di partenza e con una dipendenza in più anche se solo alla vaniglia.
Mi sono così ricordata del video e l'ho cercato su youtube perchè i miei nipoti abitano in un'altra città e volevo provare subito e... L'ho trovato!
Esiste anche un libro, lo so sempre perchè i miei nipoti li han presi insieme ma a me è bastato il video e vi garantisco che quando ho fumato quella che veniva indicata come l'ultima sigaretta, lo è stata davvero.
Mi impressiona un pò sta cosa devo essere sincera anche se ho analizzato tutti gli aspetti sui quali si fa leva per "convincere" ma ci sono momenti nei quali mi sento in stato di ipnosi specie in quelli nei quali fumavo ed esco nel terrazzo e mi affaccio soltanto senza voglia di fumare e con un senso di appagamento dentro.
Non è un miracolo certo e non so quanto e se durerà, nè che effetti avrà, ma posso assicurare, perplessità incluse, che oggi sto benone
mercoledì 24 luglio 2013
Una sigaretta elettronica che si ricarica vicino al pc
La mia sigaretta elettronica |
Sono una fumatrice fin dall'adolescenza e fino a ieri non avevo davvero mai pensato di smettere. Mi dicevo che fumare mi aiuta a riflettere, che mentre fumo mi rilasso, insomma le solite scuse da fumatori. Se poi si conta che sulla mia pelle il fumo non aveva nessun effetto, sfatando il mito che fumare la sciupa, e si aggiunge che sono fatalista per quel che riguarda la salute (quel che deve accadere accade), si può davvero dire che ero una fumatrice soddisfatta e felice.
Da qualche tempo invece amici e parenti si son sentiti in dovere, visto che non hanno mai smesso di volermi redimere, di propormi la sigaretta elettronica con lo scopo di farmi venire ancora di più il rigetto verso quell'attrezzo che sembra un inalatore per asmatici.
Invece.... ieri sera sono entata in farmacia e ho visto una "sigaretta" cioè una sigaretta elettronica con le sembianze di una "vera" e, visto anche il costo piuttosto contenuto, ho voluto provare.
Era contenuta in un astuccio in similpelle (v. foto) ma di istruzioni nemmeno a parlarne. Mi direte: che istruzioni vuoi? Voglio sapere Quanto dura il filtro? Ogni quanto si deve caricare? Come mi accorgo che devo sostituire il filtro? Cose così.
La farmacista non ne sapeva niente e ha chiesto lumi a un tipo che lavora lì non so con che mansioni il quale risponde così:
"Per caricarla la mette vicino al computer e quando non si appiccia più è scarica".Mi è venuta in mente quella barzelletta che circolava in rete sul tipo al quale il pc non vedeva la stampante mentre lui la spostava perfino davanti al monitor. Farò così con la mia sigaretta :)
Inutile aggiungere che sono uscita ridendo dalla farmacia mentre la farmacista era molto imbarazzata dall'exploit del suo dipendente.
Smetterò di fumare? Questo davvero non posso dirlo, quello che posso dire è che se risparmiassi i soldi spesi per le sigarette potrei farmi ogni anno una vacanza lussuosa e includerci tutta la famiglia: il mio prossimo obiettivo.
martedì 23 luglio 2013
La mia privacy violata e il contratto energetico
Il nostro Paese può essere considerato all'avanguardia per quel che riguarda la privacy e la tutela del cittadino, esistono numerose norme e sanzioni che ne salvaguardano i diritti in tal senso. Ho potuto constatare che però la realtà è differente e mi sto domandando come quanto mi è accaduto possa essere definito e come un consumatore possa tutelarsi di fronte a casi come questo.
Ieri mattina mi chiama un call center e l'operatrice gentilissima, senza far riferimento alcuno all'azienda che rappresentava in quel momento, mi dice:
Ho notato che la sua ultima bolletta Enel risultava più alta del solito.
e io:
Se lo dice lei....
Con la memoria che ho figurarsi se mi ricordo gli importi delle bollette: le pago.
Lei imperterrita prossegue:
Il suo contratto ( e me ne elenca i termini) prevede che lei spenda "tanto" (al centesimo) e quindi vorrei proporle un'offerta più vantaggiosa.
Sentendomi titubante mi manda a prendere la bolletta per spiegarmi meglio ma io pigra come sono mi sono rifiutata di andare a cercarla e a questo punto lei mi fa:
La Edison ha le offerte migliori e quanto le sto proponendo avrà la durata di due anni. Se ci vuole pensare la richiamo.
Al che io ho detto: La Edison?????? fino a quel momento l'operatrice aveva fatto in modo di farmi credere che si trattasse del mio fornitore di energia, certo perchè non le impedissi di parlare ma mi sono sentita quasi presa in giro al punto che le ho detto che non mi interessava e che mantenevo il mio contratto con l'Enel.
Ragionando a mente fredda però mi sono pentita di non averle chiesto in che modo era venuta a conoscenza dei termini del mio contratto e dell'importo della mia bolletta, dati che non dovrebbero essere pubblici.
Ho chiamato l'Enel e chi mi ha risposto mi ha informata che lui non era che un operatore di un call center che nulla aveva a che vedere con l'azienda perchè appaltano il servizio e che non poteva fare nulla. Mi ha però confermato che i dati dei clienti e i loro contratti non vengono divulgati.
E' possibile dunque che, visto che il servizio di consulenza telefonica e la gestione dei contratti che vengono appaltati finisca alla stessa azienda? Che uno stesso call center abbia accesso ai dati dei gestori per i quali lavora anche se sono concorrenti?
Come posso tutelarmi visto che non c'è che la mia parola?
Dubito che avrei potuto fare qualcosa anche se avessi registrato la telefonata ma da qui in avanti mi attrezzo e registro tutto, avvisando ovviamente il mio interlocutore preventivamente come la legge prescrive.
lunedì 22 luglio 2013
MiniHowto:Come non avere sky go su Linux ma poter vedere i programmi Rai
Non guardo molto la televisone ma ieri mi era preso il ghiribizzo di attivare sky go sul mio pc e quindi mi sono loggata e.. prima sopresa la richiesta di installare Silverlight., vado dunque a cercare Moonlight e mi accorgo che, il sito ufficiale non si apre e la versione che trovo su un altro sito non è compatibile con il mio Iceweaseal e che comunque non viene supportato. Appena provo a fare un download dal sito sito di mono project ricevo questo codice di errore:
ForbiddenYou don't have permission to access /moonlight on this server.
Cercando ancora ho trovato questo sito, ho preso il file con estensione xpi e mi sono trovata il plugin di
silverlight installato e ho provveduto a installare anche i codec richiesti solo che.... il problema non si risolve.
Cerco sui forum e trovo gente
imbestialita perchè paga per un servizio che sky dovrebbe offrire e
che invece non è fruibile e che dopo anni di richieste nessuno ha
mai considerato
Alla fine mi sono consolata con raismth che
richiede mplayer e faad e che quindi vanno installati e vedo i
contenuti Rai ma è una magra consolazione perchè il mio obiettivo
era un altro. Oltretutto se si vede questa dovrebbe versi anche sky visto che il plugin richiesto è praticamente lo stesso. In più e davvero non so come, mi sono ritrovata con la versione 23.0 di Firefox e questo è davvero un mistero! Vero è anche che sono una gran smanettona nonchè smemorata in maniera vergognosa e mi devo essere persa qualche passaggio.
Almeno però una parte del lavoro è stata ripagata anche se con un misero successo ma in ogni caso non mi arrendo!
domenica 30 giugno 2013
Margherita Hack torna a casa tra le stelle
A un anno e mezzo di distanza dalla scomparsa di Rita Levi Montalcini anche Margherita Hack ci ha lasciati.
Erano loro le donne scienziate che davano lustro al nostro Paese e che se pur molto diverse, la prima una vera dama e l'altra dall'aspetto "casalingo", avevano dedicato rispettivamente la vita alla medicina e alle "stelle".
Non ho mai avuto modo di conoscere il premio Nobel ma ho assistito a una conferenza tenuta dalla Hack nella mia città e ne ho fatto un resoconto perchè mi aveva colpito soprattutto la semplicità di questa considerevole donna.
Devo dire che mi han fatto male quei commenti agli articoli sulla sua morte che si soffermano solo suo essere atea e non guardano nè alla persona nè al suo lavoro. Voglio aggiungere che per me cattolica il credo di una persona è veramente marginale e in questo caso totalmente insignificante. Dov'è finita la tolleranza di chi si professa cattolico? l'accettazione dell'altro? La mancanza di pregiudizi? Non si parla mai solo per il gusto di farlo e in special modo per criticare una persona alla quale bisogna solo rendere omaggio.
Personalmente lo faccio da qui oggi, ricordando un impasto con le nocciole e una piccola grande donna.
venerdì 28 giugno 2013
La solitudine dei "lupi" di internet
-->
Noi che siamo in Rete da “sempre”,
abbiamo avuto modo di vedere quanti e quali cambiamenti abbia subito
questa negli anni e quanto la nostra vita sia stata quasi
“integrata” a questo mezzo potentissimo del quale non possiamo
fare a meno.
Ovviamente anche noi cambiamo e mutiamo
le nostre abitudini sia nella vita reale sia per quello che riguarda
i nostri interessi e l'utilizzo di questo strumento.
Qualche anno fa scrissi quella che mi
fu commissionata come storia da blog e mi rifeci a persone e fatti
reali.
Mi capita spesso di pensare a quei
personaggi e mi domando cosa farebbero oggi... sono passati tanti
anni.
Anche loro si saranno evoluti. Eppure
mi capita di sapere di eterni Peter Pan che, vivono la rete
quotidianamente e per diverse ore al giorno e si rifiutano di vedere
che sono cresciuti! Sono persone che non si perdono l'ultimo gioco on
line, che frequentano i social network alla ricerca di amici
virtuali e spulciano tutti i siti che servono per la sopravvicenza
per evitare di uscire di casa.
E' desolante questa cosa perchè
rappresenta un mondo di solitudine, spesso di allontanamento delle
persone reali, degli amici, degli affetti, dei gesti quotidiani, in
cambio di qualcosa che non è che un surrogato e che a lungo andare
non produrrà che il totale abbandono. Col passare del tempo infatti, le
persone con le quali essi si dovranno confrontare saranno sempre
anagraficamente più giovani e avranno altro da dire e modi diversi di
rapportarsi e di comunicare. Forse a quel punto si renderanno conto che ciò che hanno perso del mondo reale non potrà più essere recuperato.
Purtroppo noto che non se ne rendono
conto e sprecano quanto di bello la vita ha da offrire svilendola e
confinandola dietro ad un monitor.
giovedì 20 giugno 2013
MiniHowto:Aggiornamento di Iceweasel e barra di stato
Dopo aver reinstallato squeeze non potevo tenere la versione di iceweasel che viene installata perchè è decisamente obsoleta ed ho optato per la 10.0.12.
Ho aperto il terminale root e poi /etc/apt e ho editato il sources.list aggiungendo le righe :
deb http://backports.debian.org/debian-backports squeeze-backports main
deb http://mozilla.debian.net/ squeeze-backports iceweasel-beta
poi un apt-get update e
deb http://mozilla.debian.net/ squeeze-backports iceweasel-beta
poi un apt-get update e
apt-get install -t squeeze-backports iceweasel
Per chi volesse invece informazioni più dettagliate o una versione diversa consiglio di consultare questa pagina:
http://mozilla.debian.net/
Per quel che riguarda la barra di stato che trovo molto comoda e non si trova nelle versioni recenti del browser ho installato il componente aggiuntivo Status-4-Evar nella versione 2012.07.08.17 perchè la più recente non è disponibile per la versione di iceweasel che ho installato.
lunedì 17 giugno 2013
Da squeeze a wheezy andata e ritorno
Lo sapevo, sapevo che avrei incasinato il mio povero pc quando ho deciso di fare l'upgrade, eppure l'ho fatto. Tutto in pochi minuti, era andato tutto benone fino quasi alla fine ma poi son venuti fuori tutta una sfilza di errori e il sistema ovviamente non è più partito. Formattare? Non esisteva! Mi sono armata di pazienza e ho effettuato il downgrade cosa non indolore e lunga che mi ha portato a non avere più nautilus e un errore su dbus e un desktop che non si caricava, un cestino che non c'era e non perchè non c'è su wheezy ma perchè gnome era andata! Formattare? Mai! Altra interfaccia grafica e quindi lxde molto leggera e minimalista che però mi ricordava molto windows, ma niente audio e molto altro e non perchè mancassero i pacchetti o fossero difettosi, davvero non saprei raccontare! Dopo aver cercato le soluzioni per tutto il web mi sono decisa e ho formattato.
Nemmeno stavolta è stato indolore:ormai lo sapete tutti che il mio pc tiene con lo sputo e ci ho messo una giornata ad installare la mia Squeeze perchè dovevo ricominciare tutto daccapo ogni tot visto che mi si spegneva sempre. Ho dovuto installare a mano pacchetto per pacchetto e non ho ancora finito.
Almeno ora però funziona tutto, non ho perso niente e non ho errori di nessun tipo.
Imparerò la lezione? Voi che dite?
martedì 4 giugno 2013
Il bello delle donne
Oggi mi sono svegliata felicemente più vecchia. Mi procura una strana sensazione questo compleanno, al punto che abbandono le mie riserve di non parlare di me per condividere questo momento con chi vorrà leggermi.
Ho scritto di donne in questo blog, di comportamenti, di idiosincrasie, di defaiances che ci accompagnano. Ma non ho mai descritto di come si possa sentirsi felici a 50 anni!
E' vero, noto che "rallento", che riesco a fare meno cose di quante ne facessi qualche anno fa, che la mia memoria deficita, forse vedo pure qualche ruga, ma vedo anche una maturità che apprezzo.
In più non ho intenzione di guardarmi indietro ma di affrontare il futuro con gioia, le situazioni nuove con più serenità e i problemi con meno apprensione, reinventandomi giorno per giorno.
E' il bello delle donne: basta saperlo vedere!
sabato 1 giugno 2013
Gli spam eccessivi di postadiretta.com
Da circa un mese ricevo di continuo mail da
@postadiretta.com contenenti via via proposte di lavoro, pubblicità di marchi
noti, fatture e quant’altro.
Ho cercato in rete per documentarmi su questo veramente
fastidioso spam che naturalmente ho filtrato perché è decisamente invasivo e non
ho trovato lumi in merito se non che il dominio è spagnolo e che fa capo a
un’azienda che si occupa di marketing e pubblicità che non cito per non fargli
un favore visto che mi intasano la casella di posta.
Ho letto su diversi forum che alcuni si sono registrati ad un
concorso e da lì è partito lo spam e pur se hanno richiesto la cancellazione
non è successo nulla, molti sono stati anche insultati. Personalmente non mi sono registrata a nulla eppure le
mail arrivano comunque.
La cosa buffa è che ho letto su un forum spagnolo, dove gli
utenti si lamentavano per tutte le mail che ricevono da questo dominio, che la posta che arriva loro è in italiano e parlavano di spazzatura
italiana mentre appunto ho verificato che la spazzatura è loro (City: Madrid) e sono quasi 9 anni che il sito di riferimento è on line
mentre gli spam sono partiti qualche anno dopo per arrivare al top in questo
ultimo periodo.
Ritengo non si un buon approccio
pubblicitario e nemmeno un’ottima strategia di
marketing bombardare la gente con mail indesiderate perché, nel mio
caso, si ottengono risultati opposti a quelli desiderati in quanto non mi passa
nemmeno un secondo per la testa di andare a cliccare sui link proposti e se devo
acquistare qualcosa cerco direttamente in rete o vado in negozio....tacendo del fatto che lo spam mi procura un’antipatia
immediata verso chi lo invia e di conseguenza verso chi viene promosso all’interno di esso.
Nota
Ho avuto modo di notare che i link contenuti all'interno delle mail non rimandano al sito pubblicizzato, ho qui davanti un invito a registrarsi a sky ma se copiate l'indirizzo come ho appena fatto viene fuori questo:
http://trk.postadiretta.com/cc.php?key=43095-1-13-61823292-&PAQID;&fname=miamail@dominio.com&lname=miamail@dominio.com&email=miamail@dominio.com&userdefined1=&userdefined2=
phishing?
Nota
Ho avuto modo di notare che i link contenuti all'interno delle mail non rimandano al sito pubblicizzato, ho qui davanti un invito a registrarsi a sky ma se copiate l'indirizzo come ho appena fatto viene fuori questo:
http://trk.postadiretta.com/cc.php?key=43095-1-13-61823292-&PAQID;&fname=miamail@dominio.com&lname=miamail@dominio.com&email=miamail@dominio.com&userdefined1=&userdefined2=
phishing?
giovedì 23 maggio 2013
Al peggio non c'è mai fine
Non so chi abbia detto la frase che dà il titolo a questa mia considerazione ma si trattava sicuramente di una persona lungimirante e molto saggia.
Questa premessa per raccontare ciò che ho udito oggi, che mi ha lasciato una senzazione veramente amara e che conferma la pessima opinione che ho dei social network e di quanto siano dannosi per le relazioni interpersonali.
Secondo me fanno perdere anche il senso della realtà e del buongusto oltre a far dimenticare davvero che siamo persone.
Ebbene, c'è stata una persona capace di fare le condoglianze a una madre che ha perso il figlio adolescente in condizioni tragiche usando questo mezzo!
Si potrebbe dire di tutto su questa persona ma allo stesso tempo inviterei alla meditazione prima di scrivere qualunque cosa su un mezzo del genere, di pensare ai sentimenti delle persone che leggeranno, a chi potrebbe commentare... Perchè mi immagino una sfilza di "mi piace"? E' agghiacciante veramente.
Ad ogni modo volevo anche precisare che non ho visto di persona quanto racconto perchè per l'appunto non uso i social network ma l'ho riportato ugualmente per stimolare chi mi legge a pensare a quanto, quando scriviamo sul web, possano nuocere le nostre parole o far sorridere (magari!) o dare speranza o dolore. Insomma, come ho letto una volta su un muro, mettiamo, prima di mettere le mani sulla tastiera, in moto il cervello!
venerdì 17 maggio 2013
Il brutto delle donne
A volte divago... Dovrei parlare di informatica su questo blog ma poi qualcosa mi colpisce e sento il bisogno di condividerla.
Sono giorni che ci penso, forse perchè sto per raggiungere il traguardo dei 50 anni e ho cominciato a guardarmi meglio intorno, a vedere le mie coetanee, a vederle veramente.
Tutto è cominciato la scorsa settimana quando dalla parrucchiera ho visto l'ultimo video di Madonna. Ho sempre ammirato quella donna e mi ha sconvolto vedere quanto sia diventata patetica nella sua smania di apparire sempre giovane e trasgressiva. L'ho sempre considerata intelligente ma penso che qualcuno dovrebbe dirle che per certe mise e certe pose non ha più l'età, che può restare sempre un mito ma deve adeguarsi al tempo che passa.
Ecco cosa non capisco: la brama di voler essere giovani a tutti i costi. Perchè? Perchè non rendersi conto semplicemente che non si può?
Ed è ancora più deprimente vedere quelle donnette "anziane" con seni perfetti e labbra a canotto e sorrisi inespressivi che sembrano finti. Che tristezza!
Non sono una moralista, sono anche una donna che ha molta cura del proprio aspetto e sta attenta ai particolari, che ama le scarpe con i tacchi molto alti ma non si sognerebbe più di indossare una minigonna veramente mini perchè c'è un tempo per tutto.
Vorrei dire a tutte le donne di accettarsi per come sono, non dimenticando mai che sono donne, di sorridere delle rughe che significano anche che hanno alle spalle delle esperienze di vita delle quali esser grate, una consapevolezza che dovrebbe portare a non commettere errori già fatti e tutta una vita davanti da trascorrere con orgoglio, con le borse sotto gli occhi e con tante sane risate che coinvolgono tutti i muscoli facciali e il cuore e, soprattutto, senza nessuna protesi.
martedì 30 aprile 2013
Rimozione di un contatto da Pidgin configurato per Google talk
Ho notato, facendo pulizia tra i miei contatti Pidgin, che quelli che rimuovevo al riavvio successivo erano sempre in lista con un nome utente composto da una stringa lunghissima seguito da @public.talk.google.com. Una cosa molto fastidiosa... In rete avevo trovato questo ma non era il mio caso perchè non ho Google+. Alla fine mi sono resa conto che la soluzione era ovvia: i contatti rimossi erano presenti nella rubrica di Gmail. E' stato sufficiente rimuoverli da lì e il problema non si è più presentato.
mercoledì 10 aprile 2013
Dal Sexting alla risata grassa
Tipica espressione di chi fa sexting |
Ogni mattina leggo le Google news per sapere come tutti cosa succede nel mondo, per tenermi informata sui fatti del giorno. Oggi non potevo credere ai miei occhi quando ho aperto questo articolo di Repubblica che parla di sexting e fornisce istruzioni per l'uso. Nonostante abbia l'influenza con una tosse che mi squassa sono ancora piegata in due per le risate. Non ho potuto fare a meno di domandarmi chi o quali persone si possano sentire "coinvolte" in un gioco erotico fatto solo di acronimi e per giunta in inglese!
Che poi ci volessero pure le istruzioni come per il montaggio di una cassettiera ero proprio all'oscuro!
Meraviglioso questo passo:
Se invece vi stuzzica con un TC300 non fate voli pindarici pensando subito al numero di volo per un viaggio romantico. Piuttosto, avete davanti un esperto del corteggiamento spint
o, il diavolo tentatore che vi sta invitando a provare quelle belle lenzuola dal cotone pregiato che profumano di pulito (300 Thread Count sheets just washed).
Chissà perchè io non penserei a un volo romantico ma al modello di un aspirapolvere!
Se poi si pensa che alla fine si proponga di RTFM, leggersi cioè il fottuto manuale, non ci resta che considerare che si è raggiunto il massimo dello squallore.
In un mondo dove le "sfumature di grigio" (che non sono riuscita a leggere dopo la prima pagina) hanno tanto successo non si può certo pensare che certe sensazioni si vivono con fantasia e non come uno standard con tanto di RFC.
lunedì 1 aprile 2013
Google olezzo:Il pesce d'aprile di Google
Stamattina come novità nella home page di Google c'è Google olezzo, una sorta di app che permette di scegliere qualcosa da odorare attraverso lo schermo. Ci sono pure i pannolini usati!
Mi ricorda tanto quando molti anni fa venne standardizzato il piccione viaggiatore per la consegna sicura delle mail ma questo di oggi è davvero esilarante!
Immagino le persone (quante?) che sono in questo momento con il naso incollato davanti ai monitor dei loro dispositivi che cercano di perceperire uno degli svariati odori proposti che... non si "sente". Molti si chiederanno se hanno la tecnologia giusta, altri andranno dal medico perchè sono raffreddati. Vorrei vedermi le scene!
Complimenti all'ideatore di questo pesce d'aprile che ha reso la mia mattinata ricca di ilarità.
domenica 31 marzo 2013
Un Android(e) molto invadente
Devo essere sincera, non so molto su Android se non che è basato su Linux, non so se si possa modificare il codice, non so se si possa aprire un terminale, so solo che è invadente!
Da quando uso Linux finalmente non mi sento gestita dal mio computer e pensavo che abbandonando Windows mi sarei liberata da installazioni "forzate", aggiornamenti dei quali ignoravo il contenuto e quant'altro limitasse la libertà di utilizzo del mio pc.
Con Android mi sembra di essere passata dalla padella alla brace....
Non ci avevo fatto caso finchè lo avevo solo sullo smartphone, ma da quando uso il tablet questa gestione invasiva del mio apparato mi è saltata all'occhio. Non basta che quando installo qualcosa devo passare dal Google Play, che molto di quanto installato non si possa rimuovere, che ogni cosa si installi può andare a leggere e modificare il contenuto della SD e che spesso è roba del tutto inutile o che non utilizzo ma l'altro giorno "si è proposto" un aggiornamento senza specificazioni.
Cosa ho visto? l'androide aperto come vedete nella foto e dopo molti minuti il mio desktop era stato sostituito, c'erano molti nuovi programmi che non avrei mai installato oltre alla nuova versione di Android, un altro dolce!
Per me la sensazione invece è stata decisamente amara perchè il tablet è mio e mi piacerebbe poter decidere cosa, come e quando installare, se aggiornare o upgradare.
Il punto non è disabilitare gli aggiornamenti perchè non è una scelta libera, la scelta è poter decidere e soprattutto sapere prima cosa c'è in un dato pacchetto.
Mentre cercavo documentazione ho letto su un forum che non c'è molta scelta:o accettiamo questa invasione o non usiamo più nè smartphone, nè tablet, nè quanto abbia installato Android. Non mi sembra una soluzione accettabile e fiduciosa attendo l'alternativa.
domenica 24 marzo 2013
C'era una volta il web 2.0
Ci stiamo arrivando a poter affermare che il web 2.0, per come lo intendiamo, si sta avviando verso il pensionamento. Il passaggio sta avvenendo gradualmente ed in effetti ciò che più sta andando a morire sono elementi che esistevano anche nel web 1.0.
Wikipedia recita:
Si indica come Web 2.0 l'insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono un elevato livello di interazione tra il sito web e l'utente come i blog, i forum, le chat, i wiki, le piattaforme di condivisione di media come Flickr, YouTube, Vimeo, i social network come Facebook, Myspace, Twitter, Google+, Linkedin, Foursquare, ecc. ottenute tipicamente attraverso opportune tecniche di programmazione Web afferenti al paradigma del Web dinamico in contrapposizione al cosiddetto Web statico o Web 1.0.
Se andiamo ad analizzare ogni singolo strumento citato nel pezzo che ho incollato ci accorgiamo che tutto oggi riconduce ai social network.
Da quando questi mezzi sono nati, ogni altro modo di comunicare e interagire sul web ha avuto una battuta di arresto e in alcuni casi sta subendo una lenta agonia.
Pensiamo ai forum, fino a pochi anni fa punto di incontro per tutti coloro che cercavano soluzione ai loro problemi o volevano semplicemente avviare o partecipare a una discussione. Estinti o in fase di estinzione!
Vogliamo parlare delle chat?? Sembra che anche Microsoft messenger chiuderà e questo è più che sintomatico.
I blog? Se leviamo quelli veramente storici e molto seguiti, per tutti gli altri questo compreso, c'è veramente poca storia.
Stesso discorso per i wiki (no non sto pensando a wikipedia) e quant'altro.
E, badate, non sto dicendo che questo modo di comunicare sia morto, qualcuno potrà obiettare:io chatto, comunico, risolvo problemi o me li faccio risolvere e non dirà il falso. Semplicemente, tutte queste cose sono rese possibili da un unico strumento:il social network.
Quindi o la definizione di web 2.0 si confina entro i suoi range o sarà bene modificare la dizione magari in web 3.0.
Mi domando solo in che modo sopravviverò sul web visto che non uso i social network e che presto (?) ne verrò tagliata fuori. Temo di essere vicina alla pensione ma fino a quel momento la mia voce, sia pur flebile, arriverà a quanti avranno la pazienza di ascoltarmi.
venerdì 15 marzo 2013
Gnumeric e Abiword un modo semplice per calcolare e scrivere
Dopo la nuova installazione di Debian 6 mi sono ritrovata oltre ad OpenOffice anche altri due software che non so davvero quando si siano installati: AbiWOrd e Gnumeric. Si tratta, rispettivamente, di un programma di videoscrittura e di un foglio di calcolo e devo dire che sono semplici e snelli e li sto usando molto più di Writer e Calc. In particolare trovo Gnumeric meglio di Calc.
L'ho scoperto per caso quando stavo modificando una griglia scritta con Excel e, cliccandoci sopra, ho visto che si apriva questo software e che, tutte le formule inserite precedentemente davano i risultati corretti, cosa che non sempre capita con Calc.
La griglia che stavo modificando riguarda il calcolo del punteggio della terca prova dell'esame di Stato e ho potuto notare con sorpresa, che le formule sono state convertite nel formato che Gnumeric riconosce e che i risultati erano quelli sperati. Un esempio:
=SE(E(Y25>=111,5;Y25<=120);15;"") Excel e Calc
if(and(Y25>=111,5;Y25<=120);15;"") Gnumeric.
Entrambi i software girano anche su Windows.
venerdì 8 marzo 2013
Skype è per sempre
Qualche tempo fa avevo scritto un post sul mio rapporto con i software di messaggistica e, in particolare, dei miei problemi con Skype. Avendo deciso di "traslocare" altrove, ho pensato di chiudere l'account e .... sorpresa: non si può. Vi consiglio di leggere questa molto esilarante guida alla quale mi sono attenuta. Anzi, ho fatto di meglio e, per restare in tema di paradossi, ho modificato in mio nome utente in "account chiuso".
Alla faccia della possibilità di scegliere! E a maggior ragione, senza rimpianti, chiudo definitivamente, nel senso che lo disinstallo, il programma.
martedì 19 febbraio 2013
Gli e-book e i prestiti
Qualche anno fa scrissi un post dove criticavo aspramente gli e-book e chi li leggeva. Ricordo ancora come rimasi inorridita vedendo sotto l'ombrellone un signore che ne leggeva uno. Da allora qualcosa è cambiato:ho un tablet. Cosa ci si fa con un tablet? Si finisce, per chi ama la lettura come me di trovare un libro privo di copyright e accorgersi che poi non è così male leggerci su, si arriva a pensare che a causa delle montagne di libri che invadono la propria casa in tutti gli angoli, perchè no? si potrebbero comprare da qui in avanti i più comodi e meno ingombranti "e-libri".
Naturalmente le mie preferenze vanno ancora al cartaceo ma dal punto di vista pratico mi sono resa conto che un e-book è senza dubbio la scelta migliore da fare, anche perchè ho notato, leggere su un tablet non mi affatica di più la vista di quando leggo sul cartaceo.
Ci sono però dei contro, infatti mi sono anche domandata come potrei fare se volessi prestare un e-book o regalarne uno dei miei come mi capita di fare con quelli cartacei? E le biblioteche? I prestiti non esisteranno più? Si dovrà leggere in loco? Quante copie di un libro si potranno tenere? La gente litigherà? Leggerà a puntate?
Sarei curiosa di sapere se qualcuno si è posto questo problema e come ha pensato di risolverlo.
domenica 10 febbraio 2013
Tra root e user Windows mette un roser
Un esempio di roser |
Oggi un mio collega mi ha scritto che non riesce a modificare il file host su Windows 7.Nonostante sia amministratore: il sistema gli impedisce l'accesso al file e gli chiede credenziali che dovrebbe avere. Un patetico esempio di quelli che dovrebbe essere i privilegi di root, solo che su Linux se sei root (superuser) lo sei e basta, evidentemente Windows ha un ibrido, una commistione tra root e user, un roser lo chiamerei... non si finisce mai di imparare.
Premesso che mi sono fermata a Windows XP, ho provato a suggerire qualche soluzione, ma forse era troppo logica e non ha funzionato. Ovviamente vedrò quel pc, ne sono sicura, per una delle mie magie, come molto simpaticamente, il mio collega, chiama le soluzioni che trovo (a volte).
Però non scrivo per raccontare questo ma perchè a un certo punto mi ha scritto una cosa che voglio riportare :
quello che mi fa incavolare è non riuscire a
sapere come si fa a prendere il pieno controllo del proprio pc, come
amministratore e proprietario
E la mia risposta?
Se vuoi avere il controllo sul tuo pc devi solo passare a Linux se no devi continuare ad accettare che le cose stiano così :)
mercoledì 6 febbraio 2013
Viva Gnome
Ebbene sì, il mio mitico portatile è morto e in questo momento ne sto usando uno vecchissimo sul quale ho avuto problemi con gdm3 e allora? Ho voluto provare KDE. Con questa non ho avuto problemi, funziona tutto ma.... Beh bisogna provare per poter criticare e io posso affermare con certezza che se fosse l'unica interfaccia grafica di Linux smetterei di usare questo sistema operativo. Sarà abitudine? Fatto è che mi ci trovo malissimo, non mi muovo e installo tutto da riga di comando. Che la voglio allora? tanto valeva non installarne nessuna!
Non vedo l'ora che arrivi il portatile nuovo per tornare alle mie vecchie abitudini. Ne ho preso uno senza sistema operativo, della Samsung su Amazon, e devo dire che ho guardato solo marca e prezzo senza curarmi troppo delle caratteristiche tecniche perchè col computer non ci faccio niente di particolare e non ho esigenze specifiche. Ha giocato molto a favore anche il fatto che non ci fosse su Windows installato così non ho pagato a vuoto la licenza. Quando acquistai il mio portatile defunto lo portai a casa e lo formattai immediatamente ma la licenza Win l'avevo pagata ugualmente.
Vedremo se il portatile nuovo mi darà problemi come quello vecchio che, come si dice, "reggeva l'anima con i denti" da diverso tempo.
Ad ogni modo vi sarà Debian con Gnome!
martedì 29 gennaio 2013
Dal 23 marzo andremo a spasso con il microchip e il guinzaglio?
Interessante la notizia riportata da Wired.it
che sta facendo il giro della rete provocando interrogativi e interpretazioni
di tutti i tipi.
E’ troppo realistica per essere vera e a questo proposito non si può non citare che
Bill Gates, nel lontano 2004, ha brevettato il corpo umano. Se si pensasse a questo verrebbe facile credere che la notizia possa essere vera.
Le speculazioni quindi sono lecite anche perchè sono anni che si parla di impiantare microchip con tutte le
informazioni mediche relative al suo portatore ma ancora oggi la tecnologia non
consente un tale impianto perché i suoi tempi di vita sono limitati e
dovrebbe essere rimosso periodicamente.
Tuttavia si continuano a studiarne gli usi che potrebbero portare alla cura non
invasiva di alcuna malattie come per esempio l’osteoporosi (il progetto è del
MIT) o per individuare cellule tumorali.
In questo caso la realtà è che in America dal 23 marzo
entrerà in vigore l’uso di un registro nazionale dei dispositivi medici
impiantati come Snopes.com spiega.
Ma al solito la rete si scatena con la fantasia ....
Ma al solito la rete si scatena con la fantasia ....
venerdì 25 gennaio 2013
Pear Pad è più bello di IPad
Pear Tab |
Pear Phone |
Pear Pod |
venerdì 18 gennaio 2013
Minihowto:Error 200 ok Checkgmail
Dopo quello già segnalato, si è presentato un altro problema con checkgmail che, stamattina all'avvio, dava l'errore 200 ok.
Ho risolto così:
da terminale # checkgmail -update
e poi:
NB Cercando ancora visto che, come segnalava un commento, il notifier non visualizzava più :segna come letto,ecc ma solo apri, ho trovato questa guida che risolve completamente il problema. Ovviamente bisogna eliminare ciò che si è aggiunto al comando del lanciatore (-no_coookies).
lunedì 14 gennaio 2013
Compatibilità e futuro (17/09/2012)
L'estate è agli sgoccioli e gli studenti sono tornati sui banchi. Zaini pesantissimi tornano nei ricordi, diari trendy, quaderni firmati, ma sono cose del passato. Oggi si parla di tablet, di e-reader molto meno ingombranti e decisamente più maneggevoli che sostituiranno tutto l'equipaggiamento che bisognava caricarsi in spalla magari dividendolo con il compagno di banco che regolarmente arrivava solo con il quadernetto. Tutto obsoleto.
Ma non è solo la scuola che sta abbracciando le nuove tecnologie, sono anni che si ribadisce che il materiale cartaceo deve andare in pensione che gli archivi sono strapieni e spesso deteriorati.
Siamo in piena era digitale e ne godiamo i frutti. con i pro e i contro che questa porta con sé. Infatti siamo dotati di tessera sanitaria magnetica, di carta d'identità elettronica, di lettori di smart card collegati al nostro pc... Sembra che sparirà anche quest'ultimo perchè il cloud rende tutto più a portata di mano ovunque vi sia uno smartphone. Tutto cambia e si adegua alle nuove tecnologie tanto che si sta pensando perfino al testamento elettronico.
Analizzando i tempi nei quali tutto questo è avvenuto ci si rende conto che sono veramente minimi e che i cambiamenti sono avvenuti sia a livello hardware che software che hanno portato a leggi che regolamentano la privacy, alla gestione dei backup, ai disaster recovery.
Ma la cosa fondamentale è che in tempi brevi anche i formati hanno subito cambiamenti che non sono compatibili con le versioni precedenti o successive. Si parla tanto di compatibilità ma a conti fatti sembra che ci avviamo verso sistemi sempre più chiusi e non interoperabili.
Ciò che stupisce è che l'incompatibilità tra formati non si verifica solo tra quelli di colossi informatici diversi ma anche all'interno degli stessi.
Il problema più grande oggi delle Pubbliche Amministrazioni, come quello delle aziende che hanno a che fare con archivi di grandi dimensioni, infatti non è la conservazione dei dati ma la loro leggibilità in futuro. I costi per gli adeguamenti sono notevoli e la conversione non è sempre possibile.
La domande che nascono sono tante:come faranno coloro che verranno dopo di noi a reperire dati negli arichivi del passato? I nostri posteri si perderanno la storia dei nostri anni? E se il cartaceo sparisse completamente? A cosa porteranno queste politiche di chiusura? E' progresso questo? E se si guarda al lato economico, ai profitti, i colossi non ne risentiranno in tempi lunghi?
Paradossalmente in questo contesto torna alla mente un caso che nei primi anni del duemila fece scalpore, quello del sedicente John Titor che tornava nel passato per recuperare un PC IBM che doveva risolvere un bug del futuro. Forse dobbiamo augurarci che i viaggi nel tempo siano possibili perchè se andiamo di questo passo davvero di questi anni non rimarrà che materiale inutilizzabile a meno che non si scrivano software in grado di leggere formati datati e compatibilli con ogni piattaforma e si progettino hardware altrettanto capaci.
Riporto questo articolo anche se vecchio perchè è mio e questo blog raccoglie anche quanto pubblico altrove
C'erano una volta i messaggi istantanei
Da qualche tempo ho problemi con Skype, credo sia il servizio ad essere peggiorato perchè ho sempre la stessa versione e prima non avevo mai avuto da lamentarmi.
Mi capita per esempio di non vedere on line gente che lo è o viceversa, di vedere arrivare messaggi off line dopo giorni e, se sono invisibile non arriva niente. Tutte cose mai successe prima. Questo non solo sulla mia Debian ma anche sul tablet e sullo smartphone.
Sto seriamente pensando di disinstallarlo ma non trovo una buona alternativa. Avevo pensato a Google Talk ma anche lì sono problemi, basti pensare che ho, a seconda del tipo di dispositivo che uso, una lista contatti diversa e di sincronizzazione non se ne parla. Sono sfigata io o questi software sono trascurati a causa del Social network? Se è così resto tagliata fuori dalla comunicazione istantanea, anche se la uso veramente poco, perchè si sa che mai mi iscriverò ad un SN. Mi restano le e-mail spero....
Mi capita per esempio di non vedere on line gente che lo è o viceversa, di vedere arrivare messaggi off line dopo giorni e, se sono invisibile non arriva niente. Tutte cose mai successe prima. Questo non solo sulla mia Debian ma anche sul tablet e sullo smartphone.
Sto seriamente pensando di disinstallarlo ma non trovo una buona alternativa. Avevo pensato a Google Talk ma anche lì sono problemi, basti pensare che ho, a seconda del tipo di dispositivo che uso, una lista contatti diversa e di sincronizzazione non se ne parla. Sono sfigata io o questi software sono trascurati a causa del Social network? Se è così resto tagliata fuori dalla comunicazione istantanea, anche se la uso veramente poco, perchè si sa che mai mi iscriverò ad un SN. Mi restano le e-mail spero....
domenica 13 gennaio 2013
La migliore offerta: come Tornatore mi ha delusa
Ieri ho visto il film di Tornatore, ne
avevo letto bene e apprezzo questo regista ma temo che sarò una voce
fuori dal coro dei commenti positivi.
Premetto che un paio di giorni fa ho
letto “Il cielo rubato” di Camilleri e, poiché ci ho trovato
delle (troppe?) similitudini ho capito buona parte della trama.
Non racconterò la trama, non parlerò
della psicologia dei personaggi, delle loro “patologie” ma farò
solo fare alcune considerazioni su ciò che ho trovato poco reale in
un film che voleva essere complesso e accurato.
Secondo me un bel film, come del resto
un buon libro devono essere convincenti e curati nei dettagli, la
storia non deve avere crepe e non devono rimanere dubbi su di essa.
Invece poco mi convince la storia
dell'automa, i cui pezzi sono lasciati ritrovare quasi come le
mollichine di pane di Pollicino e che una persona attenta ai
dettagli, come lo è il protagonista, avrebbe dovuto notare. In quei
ritrovamenti non vi è nulla di casuale. E poi se i pezzi erano
sparsi per casa, come mai tutta la copertura esterna dell'automa era
in una teca e non si sapeva bene cosa fosse? (parole della
protagonista).
E perchè il caro vecchietto borioso
dovrebbe confidarsi con un ragazzino che è una specie di geniale
rigattiere e che oltretutto, a un occhio attento svela, anzi
costruisce sotto i suoi occhi, tutti i pezzi del piano per
truffarlo?
Si potrebbe dire che Virgil (il
vecchietto) non voglia vedere, che è talmente preso dalla ragazza da
aver abbandonato ogni forma di prudenza... Eppure non le parla mai
dell'automa.
Non mi fa pena quest'uomo, che trovo
patetico e se la truffa della quale è stato vittima non l'avesse
organizzata il suo degno compare (sì anche Virgil è un truffatore),
io la chiamerei giustizia.
sabato 12 gennaio 2013
Da TELECOM a FASTWEB: storia di un passaggio obbligato
Da qualche mese ho cambiato gestore
telefonico, non è stata una decisione facile e neppure indolore
perchè con Telecom mi trovavo benone, nonostante i costi e
nonostante il canone ma il servizio lo trovavo eccellente e quindi
per niente al mondo avrei cambiato.
Vi chiederete perchè l'abbia fatto
vista la premessa:perchè mi sono sentita truffata.
Ecco cosa è successo:
Mi chiama un call center Telecom e mi
propone l'adeguamento della mia Adsl a 20 Mega, il primo mese gratis
e poi poco più di 4 euro al mese, in più mi regalano il mio
apparecchio telefonico (che ho strapagato perchè ha più di 20 anni)
e mi regalano anche il Cubovision. Non ho interesse per questo
apparato ma visto che è gratis e ho un televisore senza decoder mi
dico:perchè no?
Arriva l'apparato, lo configuro, bel
design, leggo peste e corna su Internet ma di fatto lo uso poco e
niente.
Circa due mesi dopo mi arriva un
contratto dove è spiegato che il cubo costa sui 250 euro e che il
pagamento avverrà sulla bolletta ratealmente. Divento una belva.
Chiamo il 187 e dico che il cubo non lo voglio, l'ho preso solo
perchè mi era stato detto che era gratis. Mi viene risposto che
ormai me lo devo tenere. Mettere un avvocato? Per pagare una cifra
maggiore del costo totale? Scrivo all'unione consumatori che non si è
mai fatta viva.
Dopo qualche mese ancora, un giorno
vado ad accendere la tv alla quale il cubo è collegato, parte la
musichetta odiosa, vedo i fiorellini e stop:il cubo non funziona! Lo
porto all'assistenza e dopo un paio di settimane me ne arriva un
altro “nuovo” che ha la peculiarità di non funzionare affatto.
Spedisco tutto, a spese mie, alla
Telecom e chiedo il rimborso della somma pagata fino a quel momento e
l'annullamento di quanto ancora da pagare.
Dopo un mese e più mi viene comunicato
che mi verrà rimborsato quanto pagato fino al momento della
restituzione e io penso: non sono come avevo pensato!
Intanto mi arriva la bolletta e lì c'è
la sorpresa: l'addebito del saldo di un apparato che di fatto non
avevo più.
Chiamo per protestare e mi dicono che
devo pagare, mi leggo il contratto e hanno ragione loro perchè anche
in caso di restituzione, scaduti i termini per il recesso (cosa che
non mi hanno dato modo di poter esercitare e qui sono stata
superficiale io), si deve il saldo.
E io ho saldato ma quella è stata
anche l'ultima bolletta che Telecom ha avuto pagata da me. Ho
chiamato Fastweb e ho fatto il contratto con loro.
Non sono contenta per niente, pago
molto meno è vero, ma ho una connessione paurosa, lenta e per niente
stabile e nonostante le lamentele nulla è cambiato. Il servizio dei
call center è pessimo, non comunicano tra di loro e spesso per avere
informazioni bisogna chiamare più volte sperando che capiti una
persona competente.
Ero piuttosto certa che ci avrei
scapitato ma le imposizioni non mi sono mai piaciute.
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