mercoledì 30 gennaio 2008

Gli amici di Smshot

Mi capita molto spesso di leggere di sms inviati per motivi disparati:offerte, segreterie, regali improbabili, cose che nascondono truffe e prosciugano il conto telefonico. Mi ritenevo fortunata sotto questo aspetto perchè non mi era mai capitato nulla del genere fino a... ora.
Qualche minuto fa mi è arrivato un sms con questo contenuto:
"Messaggi per te! Un amico ti ha invitato su Smshot. Chiama da telefono fisso 89-970-20-95 e ascolta la voce registrata. Info-costi del servizio www.smshot.tv".
La domanda è questa:qualcuno casca ancora in questi tranelli? Temo di sì perchè in caso contrario non saremmo qui a parlarne. La mia unica curiosità in merito al messaggio è stata invece domandarmi chi devo ringraziare per aver gentilmente fornito il mio numero di cellulare.
Ovviamente ho fatto una ricerca in rete e ho visto che che ci sono tanti che parlano di questo argomento e tra tutti vorrei segnalare:
http://www.mirrormasque.com
che ha dedicato ben tre articoli esaurienti e simpatici a Smshot e che vi consiglio di leggere, specie se siete intenzionati a chiamare e a ritrovarvi con 15 euro in meno, per avere quello che ogni gestore telefonico dà e con una spesa inferiore con i pacchetti di offerta o gratis dal web.

lunedì 28 gennaio 2008

Howto:Installare Ubuntu

Premessa

Ubuntu è una distribuzione linux molto giovane essendo nata nel 2004 per ovviare ad alcuni limiti di Debian e con lo scopo di rivogersi ai computer di tipo desktop senza trascurare i portatili. L’interfaccia grafica utilizzata è GNOME (GNU Network Object Model Environment) creata da Miguel de Icaza e Federico Mena nell'agosto del 1997 e diventata Desktop Environment ufficiale del progetto GNU in alternativa a KDE, in quanto questa forniva le api per i soli linguaggi C e C++ e quindi non era software completamente libero.Inoltre le librerie grafiche su cui si basa, le Qt, non erano ancora state rilasciate con una licenza libera.
Pur essendo software libero, Ubuntu, è finanziato dalla società islandese Canonical Ltd di cui è titolare il sudafricano Mark Shuttleworth che ha messo le sue risorse a disposizione dell’open source.
Il nome Ubuntu deriva appunto da una parola africana,zulù per essere precisi, e significa “umanità verso gli altri”.

Predisponiamo il pc all’installazione

Partiamo dal presupposto di avere un pc con Windows installato e vogliamo installare Ubuntu senza eliminare Windows. Come prima operazione dobbiamo procurarci l’ultima versione di Ubuntu scaricabile a questo link:
http://www.ubuntu-it.org/index.php?page=Ottenere_Ubuntu
oppure da questo server:
http://na.mirror.garr.it/mirrors/ubuntu-releases/
e masterizzare l’immagine.
Bisogna tenere presente che l’hard disk deve avere circa 1,5 GB di spazio libero necessario ad Ubuntu e a tutti gli applicativi presenti nel cd.
A questo punto è bene pensare al partizionamento del disco fisso. Questa operazione si può anche effettuare durante l’installazione ma se non si è molto esperti è bene pensarci prima per evitare sorprese o dover ripetere le operazioni.
Andiamo ora a verificare se il disco è già partizionato:
Start-->Impostazioni-->Prestazioni e Manutenzione-->Strumenti di Amministrazione-- >Gestione Computer-->Gestione Disco
oppure start-->esegui--> diskmgmt.msc
Qualora il disco non fosse partizionato consiglio l’uso di Partion Magic che, oltre ad essere di semplice utilizzo, consente il mantenimento dei dati anche se va specificato che è un software a pagamento anche se purtroppo è l'unico valido che ho trovato per i dischi formattati ntfs. Per chi non ne fosse in possesso può scaricare un altro software analogo che viene fornito anche gratuitamente ed è reperibile a questo indirizzo:
http://www.ranish.com/part/ valido solo se il vostro disco è formattato in fat32 (lo vedete sempre da qui:start-->esegui--> diskmgmt.msc)
E’ in ogni caso consigliabile effettuare prima un backup.
Tutto questo non deve spaventare perché determinate operazioni sono più semplici da fare che non da descrivere.

Installazione del sistema e dei pacchetti contenuti nel cd

Una volta ottenuto il cd,verificare che la sequenza di boot del vostro pc sia settata sul cdrom (si fa dal BIOS premendo il tasto canc appena si accende il pc) e riavviate.
A questo punto verrà visualizzata una schermata con il logo di ubuntu





e il menù di scelta

dove vengono indicati, tra l'altro,l'opzione di installazione e in basso i tasti di funzione per selezionare ad esempio la lingua (F2) Terminata questa fase ubuntu si avvierà in modalità live.





Se decidete di procedere con l'installazione cliccate su install, in caso contrario potrete usare ubuntu ugualmente. Ma visto che è più comodo avere un sistema operativo sul proprio disco fisso clicchiamo su install che troviamo sul desktop e facciamo partire l'installazione - Selezionate la tastiera
A questo punto c’è il partizionamento:
Vi verrà chiesto se volete il partizionamento guidato ma sappiate che dovrete destinare tutto il disco a ubuntu oppure manuale e potrete gestire le partizioni dedicandone una al root e una allo swap.

Dopo la formattazione delle partizioni:
- Scelta del nome e di login e password più il nome del computer
Da questo momento comincerà l'installazione



al termine della quale dovrete rimuovere il cd e riavviare
dopo il riavvio lasciate che parta Linux.
- Digitate il nome dell'account e la password per entrare nel sistema
A questo punto si noterà che non è stato solo installato linux ma anche altri pacchetti quali ad esempio open office, programmi di grafica, gestione della posta e degli appuntamenti, messenger,ecc.


Da sottolineare che questa nuova versione è dotata di un Network Manager molto intuitivo che consente, tra l'altro, di passare velocemente da una rete cablata a una wireless. Un'altra innovazione che ho notato è che si possono importare gli utenti di Windows.

Installazione degli effetti desktop

Da terminale:
$ sudo apt-get install desktop-effects compiz-gnome
In caso ci fossero pacchetti da aggiornare:
$ sudo apt-get update
e di seguito:
$ sudo apt-get -u upgrade



A questo punto si chiude il terminale si va su system-->preferenze-->effetti desktop > abilita effetti desktop e si spuntato le due check box.







Installazione nuovi pacchetti e aggiornamento del sistema

In caso di nuove installazioni, il programma da usare è Synaptic che, con un semplice clic del mouse, può cercare nuovi pacchetti. La loro installazione è più immediata di quella di un programma Windows.
Synaptic quindi permette l'installazione, l'aggiornamento o la rimozione di un programma. Da sottolineare che per eseguire tutte le operazioni di questo tipo dovete avere i privilegi di superuser e occorre selezionare:
Sistema -> Amministrazione -> Gestore pacchetti Synaptic
Potete ricercare un programma (o pacchetto) per nome tramite il pulsante Cerca che si trova nella barra degli strumenti o con CTRL+F.
All'interno della finestra principale, nella parte in alto a destra potete invece trovare un elenco di tutti i programmi che è possibile installare sul vostro sistema.
Per installare un pacchetto, fate clic sul quadratino alla sua destra, Synaptic vi chiederà per che cosa volete selezionare quel pacchetto mediante l’opzione "Marca per l'installazione". Nell'eventualità che il pacchetto che avete selezionato necessiti di ulteriori pacchetti da installare Synaptic vi avvertirà quali sono i pacchetti necessari e vi chiederà se selezionare anche questi oppure no. Nel caso di risposta negativa, il pacchetto che avevate selezionato non verrà installato.
Per quel che riguarda invece gli aggiornamenti sarà il sistema a tenervi informati sulla loro disponibilità.
Nella parte in alto a destra della barra del desktop, vicino l'orologio e il controllo del volume, comparirà un piccolo cerchio rosso.
Fate clic col tasto destro del mouse su questo cerchio rosso, apparirà un lista di azioni che è possibile svolgere:
• visulizzare gli aggiornamenti
• installare gli aggiornamenti
• richiamare il gestore dei pacchetti
• aggiornare la lista dei pacchetti
• preferenze
Per tenere il sistema aggiornato, avviate Synaptic, pulsante ricarica --> Seleziona tutti gli aggiornamenti --> Applica.



Fonti:
http://www.wikipedia.org/ per la premessa

venerdì 25 gennaio 2008

Non di solo Ubuntu è fatto Linux

Un attimo fa leggevo un articolo su la stampa.it dal titolo "Software a scuola tra Linux e Windows" che trovate qui:
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/gtecnologia.asp?
ID_blog=87&ID_articolo=80&ID_sezione=158&sezione=Desktop.
Scuriosando ho trovato altri articoli su Linux e la cosa che mi ha colpita è che per i giornalisti di quel quotidiano sembra che Linux sia sinonimo di Ubuntu. Se ne parla anche in merito a un'intervista fatta a Linus Torvalds.
E' vero che Ubuntu è una distribuzione semplice, molto diffusa e pubblicizzata ma è vero anche che non è la sola e purtroppo, ultimamente, non la migliore.
Devo aggiungere, per amore di verità, che è la prima distribuzione Linux che ho installato su un computer dove conviveva con Windows, che mi ci sono trovata bene e che ho scritto anche una guida che pubblicherò anche in questo blog ma devo anche dire che oggi mi sembra più una fotocopia di Windows che non un OS Unix-like.
Da sempre ha avuto problemi per quel che riguardava gli adeguamenti alle versioni successive:è sempre stato meglio e più producente installare ex-novo ed è più adatta ai desktop che non ai server anche se viene proposta anche per questo uso. So che molti non si troveranno daccordo con me su questa ultima affermazione ma io la vedo così. Infine, l'ultima versione presentava una lunga serie di bugs e schermate "blu" da rammentare le migliori performance di Microsoft.
Per questi motivi non mi sembra producente presentarla come sinonimo di Linux anche perchè oggi quasi tutte le distribuzioni sono di semplice installazione e utilizzo e molto più curate di Ubuntu.

NB Per leggere l'articolo di cui propopongo il link dovete copiare e incollare l'intero url sul vostro browser. Ho dovuto spezzarlo perchè sarebbe stato troncato. Mi piace che i link siano leggibili e visibili e per questo motivo e per pigrizia non li rendo cliccabili.

martedì 22 gennaio 2008

La licenza OEM di Microsoft e le modifiche hardware

Avete mai provato a cambiare la pila dell'orologio di sistema? E' stata un'operazione semplice vero? Ma all'accensione ecco che... vi siete trovati senza licenza! Telefonata a Microsoft perchè il pc non carica il sistema operativo e quindi niente internet e riattivazione on line per far ripartire il computer.
Non è fantascienza questa: è capitato ad un mio collega. Era sgomento poverino perchè si chiedeva per quante volte avrebbe potuto usufruire della riattivazione se avesse deciso di modificare il suo hardware.
Il sistema operativo del quale sto parlando non è Vista, come si potrebbe pensare, ma XP che credevo non avesse di questi problemi sia se dotato di licenza OEM sia di quella Full.
La licenza OEM (Original equipment manufacturer), quella relativa al pc di cui sto parlando, non dovrebbe tener conto delle modifiche hardware perchè quello che conta, per Microsoft, è che sul case (la parte esterna del computer) vi sia il bollino che attesti l'autencità della copia di Windows preinstallata.
A tal proposito vi consiglio di leggere quanto dicono gli esperti Microsoft in merito:
http://www.microsoft.com/italy/licenze/soluzioni/altre/oem.mspx
Mi domando quindi, se è vero che la licenza non riguarda l'hardware, perchè ad ogni sua modifica devo riattivarla visto che la copia del sistema operativo acquistata con il pc è sempre quella e non ha subito modifiche.
Cercando in rete delucidazioni, ho trovato questo interessante articolo:
http://blog.solignani.it/2007/05/16/41/
dove si legge che cambiando hardware è come se avessimo acquistato un pc nuovo e si sa che la OEM vale solo per il pc sul quale era preinstallata. Ma qui si è cambiata solo una pila!!!!
Sarebbe da riderci su se non ci trovassimo di fronte a una situazione kafkiana e come sempre quando leggo o sento di queste cose mi domando cosa aspetti la gente a passare a linux dove questi problemi non esistono.

sabato 19 gennaio 2008

Danza lenta:bufala

Oggi Alessia mi ha passato questa catena che, come ho potuto notare, circola da molti anni. Inutile dire che la mia fonte di informazione in merito a questa bufala è sempre Paolo Attivissimo e che trovate tutto qui:
http://attivissimo.blogspot.com/2006/07/danza-lenta-bufala-sulla-pelle-dei.html
La mail comincia con la solita poesia strappacuore che stavolta non riporto per decenza e il solito appello per salvare la bambina con il cancro solo inoltrando la mail a quante più persone si può.
Ogni volta che leggo queste mail mi sento annientata perchè non c'è limite a dove possono arrivare certe persone per carpire indirizzi mail per magari poi mandare la pubblicità del viagra.
Non voglio diventare prosaica dicendo che non si sfruttano i buoni sentimenti per fare commercio ma state certi che se fossero bastate delle mail per salvare mio padre o dare anche solo la speranza a chi è malato di cancro non avrei esitato e non esiterei a intasare tutte le caselle di posta. Forse proprio su questo contano queste persone prive di scrupoli quando usano questi argomenti per fa incetta di indirizzi:purtroppo pochi non sono passati per via diretta o indiretta da questa brutta esperienza e pur di fare del bene non si curano di documentarsi.
Doniamo alla ricerca se vogliamo dare un aiuto vero ma documentiamoci anche in questo caso perchè di malfattori se ne trovano ovunque.

mercoledì 16 gennaio 2008

La cultura a disposizione di tutti

Ho voluto intitolare questo articolo con uno slogan di liber liber, il sito che mette a disposizione gratuitamente, un numero notevole di libri e musica privi di diritto di autore perchè decaduto o per scelta di chi non richieda proventi per la sua opera, per un motivo particolare.
Il sito, per chi non lo conoscesse, si trova a questo indirizzo:
http://www.liberliber.it
Quale motivo mi spinge a parlare di questo argomento che di informatico ha solo il sito e il materiale a cui faccio riferimento? Perchè credo che anche la cultura debba essere libera e vada condivisa. E' una cosa che possiamo fare tutti indipendentemente dai diritti d'autore. Anche questo l'ho imparato sfogliando le pagine di liber liber.
Se vi state chiedendo come fare vi dirò che è molto semplice ed è una cosa che da qualche tempo sto mettendo in pratica sia pure con un certo "dolore" perchè amo i libri e mi ci affeziono. Cosa faccio? Abbandono un libro che ho letto e che mi è particolarmente piaciuto su una panchina, in treno, in casa o nella macchina di amici e se ne trovo qualcuno "abbandonato" lo prendo e dopo averlo letto lo lascio ancora per qualcun altro. A volte, mi è capitato di ricomprare un libro che avevo lasciato perchè mi era particolarmente caro, ma non ho rimpianti per quelli che ho abbandonato perchè sicuramente avranno reso felice qualcuno che ama leggere quanto me.
Trovare un libro è trovare un tesoro perchè belli o brutti che siano arricchiscono le nostre conoscenze, ci fanno pensare e, molte volte, ci regalano momenti che nella vita quotidiana non vivremmo mai.

domenica 13 gennaio 2008

I giovani e i controlli ipertecnologici

Di grande attualità, in questi giorni, sono i giovani e l'uso indiscriminato che fanno delle tecnologie. Ecco che nascono forme di controllo e protezioni di alto livello tecnologico e perfino radar da installare sui cellulari dei minori.
Ma cosa sono diventati questi figli? Perchè i genitori si sentono in dovere di trasformarli in sorvegliati speciali? Perchè la tecnologia fa tanto paura? Perchè queste forme di controllo che annientano limitando la libertà? Mi verrebbe da chiedere semplicemente a questo tipo di genitori così malfidati perchè comprano di questi "attrezzi" ai loro figli se poi temono che ne facciano un uso indiscriminato e potenzialmente periocoloso.
A me sembra, che così facendo, non si faccia altro che stimolare verso il proibito e far ricercare sistemi per ovviare a questo tipo di controllo chi ne sia sottoposto. Un pò di fiducia no? Cercare di capire come funzionano le cose che compriamo ai nostri figli, imparare da loro se il caso, condividere le conoscenze senza mai oltrepassare il limite e cercare di farsi passare per amici. Il genitore deve sempre restare tale e non perchè comanda o obbliga ma perchè è il punto di riferimento fermo di ogni figlio.
Impariamo una volta tanto da loro, abituiamoli a pensare, a decidere, a scegliere autonomamente però diamogli dei valori, parliamo con loro e non diamo solo oggetti costosi tacitando la nostra coscienza con i radar.

venerdì 11 gennaio 2008

Il cane di Vargas:bufala?

Qualche tempo fa la mia amica Alessandra mi ha inoltrato questa mail:
Guillermo Habacuc Vargas ha organizzato una mostra espondendo cio' che di migliore il suo genio potesse partorire: UN CANE LEGATO AD UNA CORDA, DESINATO A PERIRE DI FAME DINANZI AI CURIOSI OSSERVATORI, ESPERTI DI PSEUDO-ARTE. L'Idea geniale, brillante, rivoluzionaria e' stata addirittura premiata con un invito all'artista in questione a partecipare alla Biennale Centroamericana del 2008 come rappresentante del suo paese. BOICOTTA LA PRESENZA DI GULLIERMO HABACUC ALL'EVENTO, CONTRO LA DISUMANITA' CHE SI SPACCIA PER ARTE. L'ARTE NECESSITA DI STRUMENTI MIGLIORI http://www.petitiononline.com/13031953/

La mail era corredata della foto di un cane malnutrito e tristissimo:mi sono indignata molto ma non ho firmato la petizione perchè secondo me non ha senso firmare petizioni on line e ad ogni modo non avrei certo impedito che quel cane fosse maltrattato o fosse addirittura morto dopo tre giorni, come avevo letto nel tentativo di documentarmi, Mi sono invece domandata perchè i visitatori non lo avessero nutrito a costo di essere arrestati per aver "compromesso un'opera d'arte".
Ho ripensato a quel cane anche perchè sono gli animali che più amo, uno di loro fa parte della mia famiglia e non potevo dimenticare gli occhi tristi di quella bestiola denutrita. Ecco che oggi, su una rivista patinata, ho riletto la storia e, per la prima volta, perchè io che sono sempre diffidente verso queste mail, non mi ero chiesta se fosse una bufala ma l'avevo presa per buona, ho dubitato. Il giornalista stesso si chiedeva se la storia fosse vera e affermava che non aveva trovato traccia di un artista di nome Vargas nè di una mostra tenutasi nella città citata in quel periodo. L'articolo parlava invece dei molti cani abbandonati per strada e delle loro condizioni.
A questo punto ho voluto saperne di più e, come sempre, ho cercato sul Disinformatico dove come sempre ho fugato tutti i miei dubbi. Trovate un'ottima e plausibile spiegazione anche voi se siete curiosi leggendo qui:
http://attivissimo.blogspot.com/2007/11/antibufala-cane-lasciato-morire-per.html
e io, ancora una volta, ringrazio Paolo Attivissimo e voglio pensare che quel cane dagli occhi tristi sia ancora vivo e abbia trovato qualcuno che lo ami come solo un cane sa fare.


giovedì 10 gennaio 2008

Wikia.... cerca

Quando LookSmart acquistò Grub il sistema di indicizzazione che sfrutta il modello del calcolo distribuito per raccogliere i dati sul Web ed indicizzare le pagine, non pensava che Jim Wales e Larry Sanger non solo lo avrebbero reso open source ma ne avrebbero fatto il fulcro del motore di ricerca lanciato in versione Alfa l'8 gennaio 2008 e che prende il nome di Wikia.
Ovviamente è ancora tutto in fase sperimentale ma le aspettative sono ambiziose specie se, come si legge in questi giorni, l'intento dei creatori di Wikia sarebbe di dare filo da torcere a Google. Wales tuttavia si mostra cauto e dichiara che conta sugli utenti per la segnalazione di bug o di risultati disattesi così come aspetta i feedback per migliorare un prodotto non ancora perfetto ma che sicuramente darà ottimi risultati nel giro di un paio di anni.
Io fiduciosa aspetto i miglioramenti che sicuramente verranno ma la prova che ho fatto stamattina è stata deludente in quanto per alcune ricerche non ho avuto risultati e per altre sono stati molto limitati e lontani dalle mie aspettative.
Se volete provare, l'url per accedere a wikia search è questo:
http://alpha.search.wikia.com/

sabato 5 gennaio 2008

Amore e tecnologia

Quando faccio viaggi lunghi in macchina, mi piace ascoltare la radio e, ho avuto modo di risentire una vecchia canzone di Mina, riproposta da Baglioni dal titolo "Se telefonando". A un certo punto la canzone dice: "Se telefonando io potessi dirti addio
ti chiamerei" e a me è venuto in mente una sorta di racconto che avevo scritto un paio di anni fa e che è rimasto parcheggiato sul mio disco fisso. Ovviamente sto per proporvelo e il motivo lo saprete alla fine.

Quanto male fa il cellulare

La vedo arrivare da lontano e il cuore fa le capriole: è bellissima ed è mia mi dice.
Michela ha 17 anni, lunghi capelli color seppia, un sorriso che leva il respiro, i jeans attillati a vita bassa, il golf corto. Mi corre incontro felice ed io la guardo attraverso il fumo della sigaretta mentre i miei occhi sprizzano felicità e vorrei correre ad abbracciarla a dirle quanto sono sbroccato per lei, che non penso più a niente, che vivo per sentire la sua pelle sotto le mie dita … ma non posso.
Ho appena compiuto 18 anni e sono il leader del mio gruppo, non posso dimostrare di aver perso la testa per quella ragazzina che mi fa sognare, devo dare l’esempio e fingermi sdegnoso verso le donne, continuare a ripetere che non sono che oggetti di piacere. Quanto è vero però! Quanto piacere mi dà stare con lei, mi fa dimenticare tutto: i problemi con la famiglia, con la scuola, con gli amici.
I miei genitori sono separati e vivo con mia madre e il suo compagno, non sono felice con loro anche se mi danno tutto perchè a me manca mio padre che non mi dava cose materiali, ma che con me ci parlava ed era una festa andare allo stadio insieme. Vive all’estero ora e non lo vedo da anni.
Mia madre non vede nulla, non sente l’odore dello spinello appena fumato, non mi dice nulla se rientro tardi o faccio sale a scuola: vive la sua vita.
Michela mi capisce e poi mi basta il suo sorriso e annegare nel suo mare di capelli per dimenticare tutto, anche il 4 a matematica e il sospetto che quest’anno non ce la farò ancora.
Domani faremo sale insieme a la porterò a vedere la nuova casa acquistata in campagna. Le farò trovare un enorme peluche con un cuore in mano con i nostri nomi al centro. Sono felice!!
Michela è strana, parla come se pensasse ad altro, non sorride e ha fretta di andarsene. Vado a scuola pieno di rabbia e la scarico tutta sull’insegnante e sulla mia compagna di banco, sbatto lo zaino per terra e il cellulare sul banco. Vorrei che nessuno mi chiedesse cos’ho ma sembra sia diventato lo scopo di vita di tutti saperlo.
Durante l’intervallo arriva un sms:è lei!!!!! Sono così felice che mi tremano le mani e ci impiego diversi secondi ad aprirlo e poi… mi cade il cellulare di mano. Elena lo raccoglie e legge: “Non ti amo più mi sono messa con Federico”.
Lacrime cocenti mi scendono sul viso, non riesco a fermarle:non voglio piangere! I miei amici mi guardano increduli, qualcuno ridacchia ma non riesco a smettere. Elena mi abbraccia ma la spingo via senza riuscire a smettere di piangere.
Sbatto il cellulare sul muro e lo spacco: ma si può mollare uno per sms?

Devo dirvelo io il motivo? No vero? A parte che forse siamo diventati un pò più vili con il mutare delle tecnologie, che evitiamo di guardarci quando dobbiamo dirci qualcosa di poco bello e diventa quindi comodo usare le tecnologie per evitare situazioni sgradevoli e ingestibili.