martedì 21 gennaio 2014

Disconnect: la parodia dei pericoli della rete

Non so cosa mi aspettassi da questo film ma non avrei davvero mai creduto che fosse possibile scrivere una sceneggiatura con tanti buchi e realizzarla senza notarli.
Il film inizia con la storia di un ragazzo che si prostituisce "virtualmente" dietro pagamento ovviamente ma la casa dove vive con altri che svolgono la sua stessa attività è fatiscente, è mal vestito, non ha i soldi per pagarsi un taxi, ha a malapena quelli che gli servono per l'autobus, eppure per sua stessa ammissione ne guadagna molti e riceve anche dei regali. Il tizio che li sfrutta è come un padre....Tralascio i tarallucci.
Poi c'è una coppia che ha perso un bambino, lui va (dice) fuori per lavoro e lo ritroviamo in un albergo a giocare on line e gli viene rifutata la carta di credito mentre nel frattempo sua moglie chatta con un uno. All'improvviso scopriamo che sono vittime di una clonazione della carta e  pensamo che sia un modo per lui per crearsi una scusa, che abbia speso tutto giocando. Invece  no! Si rivolgono ad un investigatore che fornisce i dati del tipo con cui chatta la moglie (il colpevole) e anche l'indirizzo e loro due entrano nella sua casa e in cantina trovano anche dei loro estratti conto cartacei. Ma... sorpresa! Non è lui l'hacker, è uno sconosciuto che usa un proxy. A questo punto avrei dovuto alzarmi e uscire ma c'è il figlio dell'investigatore che, con un amico e un profilo falso su un social network, si fa credere una ragazza dallo sfigato della scuola il quale a sua volta, dopo che "lei" lo ha sfidato, posta una sua foto nudo e quando questa viene diffusa tenta di impiccarsi e finisce in coma. I due ragazzini non hanno usato particolari accorgimenti per usare il profilo falso ma non vengono indivuati da polizia o FBI, è il padre del ragazzo in coma preso dai sensi di colpa che cerca gli amici del figlio, trova la finta ragazza, stabilisce un contatto e capisce tutto.
E' vero che la rete non è solo uno strumento meraviglioso, che nasconde tante insidie, ma per fortuna non è solo questo, tuttavia non ho davvero capito, in questo contesto,al di là della trama inconsistente di questo film, quale volesse essere il messaggio. Prostituitevi che è bello? Quanto sia facile trovare un hacker? Come sia importante parlare con i propri figli e non lasciarli a loro stessi? Ecco questo mi sembra un ottimo argomento ma è stato trattato marginalmente e superficialmente per lasciare emergere un padre, l'nvestigatore, che protegge il figlio cancellando il falso profilo e facendo sparire le tracce. Ottimo insegnamento!