martedì 30 ottobre 2007

E' il momento dei supercomputer (5 luglio 2006)

Quella dei supercomputer sembra una moda o una corsa alla realizzazione del computer più grande e più potente. In un'epoca in cui tutto sembra destinato a rimpicciolirsi eccoci di nuovo di fronte a macchine dalle dimensioni incredibili.
Tutto cominciò nel 1943 quando gli inglesi costruirono il Colosso per forzare le macchine cifranti dei tedeschi ma è del 1945 quello che viene considerato il primo supercomputer della storia: ENIAC che in fondo occupava solo una stanza.

Da qual momento la tecnologia informatica si è evoluta abituandoci ad esemplari di macchine sempre più complesse e di dimensioni ridotte fino al 2000, anno in cui IBM ha cominciato a costruire, in collaborazione con l’United States Department of Energy quello che tutti conosciamo come Blue Gene, un supercomputer dalle dimensioni di un campo di golf ma in grado di effettuare operazioni in teraflops e petaflops (rispettivamente un bilione di operazioni in virgola mobile al secondo e 1.000 trilioni di operazioni in virgola mobile al secondo).

Blue Gene era destinato soprattutto a scopi militari ma è servito anche a testare gli effetti che potevano avere sulla pelle alcune creme ed oggi viene usato anche per scopi scientifici.

Il modello Blue Gene/L nato nel 2005, in funzione presso il Lawrence Livermore National Laboratori, è considerato il supercomputer più potente del mondo, come attestato dal "TOP500 Supercomputer Sites" che pubblica un elenco, aggiornato ogni sei mesi, dei computer più potenti. Tale elenco viene compilato da Jack Dongarra dell'Università del Tennessee, Erich Strohmaier e Horst Simon del NERSC/Lawrence Berkeley National Laboratory e Hans Meuer dell’Università di Mannheim (Germania).

Dietro questa scia anche l'Europa si fa sentire.

In Germania da marzo è operativo quello che viene considerato il più potente computer in Europa. Appartiene alla famiglia Blue Gene, infatti si chiama JUBL (Julicher Blue Gene/L) e si trova nel centro di ricerche di Julich. Lo scopo della sua costruzione è lo studio delle proteine e del comportamento di liquidi e gas e degli effetti che hanno sul'ambiente.

Sempre a marzo, il Centro per il supercomputing della Galizia in collaborazione con Hewlett-Packard e Intel ha annunciato che entro il 2007, il progetto denominato "Finis Terrae" sarà operativo e porterà al supercomputer con la maggiore memoria condivisa del continente europeo. Questo supercomputer sarà destinato a progetti di ricerca.

Nel 2007 ancora, l'Inghilterra ha annunciato la realizzazione di Hector (High-end computing terascale resource) un supercomputer che dovrebbe avere il doppio della potenza del tedesco JUBL ed essere destinato allo studio del clima.

E non è finita qui.

È di questi giorni infatti la notizia che Google starebbe costruendo in gran segreto un supercomputer che occuperà l'area di due campi da calcio.
La caratteristica peculiare di questa mostruosità, in termini di grandezza, starebbe nel fatto che questo computer dovrebbe contenere ogni genere di informazione e rivoluzionare completamente il concetto di navigazione. Infatti i pc starebbero per essere sostituiti da un apparato collegabile al cellulare o al televisore dal quale ci si collegherebbe al supercomputer.

In conclusione non posso non menzionare Giovanbattista Vico secondo il quale l'effetto delle azioni umane realizzano soltanto la ripetizione di quanto già prodotto in passato.

Il pane Java tostato (26 giugno 2006)

Il tostapane Java è la risposta allo slogan proposto nel 2005 dal gruppo di sviluppo del NetBSD che è il sistema operativo con più piattaforme supportate al mondo, gira su supercomputer, cellulari, pc ed è un sistema unix-like, come Linux.

Lo slogan che ne accompagnava l'uscita era questo: "NetBSD – Most probably it will not run on your toaster" (NetBSD, molto probabilmente non girerà sul vostro tostapane) e colpì molto un former CEO della Wasabisystems (azienda leader dietro la linea di sviluppo di NetBSD) il quale decise di dimostrare il contrario modificando un tostapane elettrico. L'intento fu raggiunto con l'aggiunta di un PC-on-board compatto nascosto dentro il case originale del tostapane.
Il risultato fu un tostapane con interfacce varie (seriale, rete, display,tastiera), con una scheda Mini-SD da 2GB al posto del disco che fa il boot e fa girare correttamente una copia di NetBSD.
Visto il successo di questo esperimento, il gruppo di sviluppo NetBSD-java (ovvero il supporto java di NetBSD) decise di installare Java su questo sistema, sfruttando la presenza di NetBSD come 'oste', per poter affermare che anche Java gira su un tostapane.

L'unico lato negativo è che la mattina quando non si è ancora completamente svegli si rischia di sbagliare il login e la password e di rimanere senza colazione perché il tostapane non dà l’accesso al sistema.

Sembra che la moglie di uno degli sviluppatori minacci il divorzio e che rivoglia il suo meno tecnologico ma più pratico elettrodomestico.

Grazie a Neta che mi ha fornito le informazioni e la foto. Le foto sono disponibili qui: http://www.flickr.com/photos/laughingsquid/sets/738459/

domenica 28 ottobre 2007

Reddito:pesca di polli o truffa?

Oggi mi è arrivata questa mail, tra l'altro nemmeno indirizzata a me:il destinatario era un mio collega..... Vabbè avranno scelto la città e poi sistemato in Ccn tutti gli altri polli.
Posto il testo integrale della mail che aveva per oggetto:Reddito
"Attualmente stiamo accettando i resumes per le seguenti posizioni

Amministratore delegato per i pagamenti on line
Posti disponibili: 18
Posizione geografica: Italy
Guadagno: 430-550 EUR a settimana
Occupazione: part-time (2-4 ore al giorno)

La descrizione del lavoro:
# gestire i pagamenti on line
# rispondere alle e-mail/telefono collegati con il l progetto

Assistente a distanza
Posti disponibili: 22
Posizione geografica: Italy
Guadagno: 350-480 EUR a settimana
Occupazione: part-time (2-4 ore al giorno)

La descrizione del lavoro:
# ricevere la corrispondenza dalla nostra societа o dai clienti
# rispondere alle e-mail/telefono collegati con il progetto
# effettuare un numero limitato di telefonate
# gestire i pagamenti collegati con il progetto
# supporto clienti

Importante:
Nessuna di queste posizioni richiede un investimento.
Non deve pagare nessun libro, nessuna cassetta. NIENTE.
Deve solo investire un po di suo tempo e di lavorare per raggiungere gli OBIETTIVI

Per procedere con la domanda, la chiediamo di compilare il modulo come segue e rinviarcelo indietro alla nostra e-mail: DuvolleCo@gmail.com

Per procedere con la domanda, la chiediamo di compilare il modulo come segue e rinviarcelo indietro alla nostra e-mail
NOME:
COGNOME:
PAESE:
CITTA:
N. TELEFONO:
E-MAIL:

INFORMAZIONE COMPLEMENTARE :



Per procedere con la domanda, la chiediamo di compilare il modulo come segue e rinviarcelo indietro alla nostra e-mail

© 2004-2007 "DUVOLLE CONSULTING INC" "
Ovviamente dopo la solita ricerca ho potuto constatare che si tratta di un modo più furbo di fare pishing o di altro tipo di truffa che non voglio approfondire.
La segnalo solo perchè chiunque se la veda tra la posta in arrivo non si prenda nemmeno il disturbo di aprirla ma possa cestinarla tranquillamente.

venerdì 26 ottobre 2007

Gli RSS

RSS è l’acronimo di Really simple syndication, (distribuzione veramente semplice) e sta cambiando il modo di navigare sul web.
Chi ancora non ne avesse sentito parlare, forse avrà notato il rettangolino arancione con la scritta RSS o XML che appare in cima o in fondo alle pagine internet. L'RSS è un linguaggio e la definizione che più mi sembra efficace è quella data dalla wikipedia: 'l’RSS è uno standard de facto per l’esportazione di contenuti web' e, aggiungo, permette di distribuire con grande facilità i contenuti di un sito e presentarli sotto altre forme. Tuttavia, leggendo tra i tutorial che si trovano in Rete, potreste trovare altre definizioni.
Andiamo per gradi …
Il formato venne creato da Netscape nel 1999 ma fu abbandonato ben presto per essere ripreso da Dave Winer. In realtà oggi ne esistono diverse versioni (dialetti), ed è per questo che l’RSS non può essere considerato uno standard e deve quindi rispettare la sintassi e la grammatica di XML nonché la modularità (aspetto molto importante in quanto offre la possibilità di effettuare delle modifiche senza far subire grandi sconvolgimenti al progetto originale).
Chi ha adottato il formato RSS? I principali siti di informazione, i quotidiani online, i fornitori di contenuti, i blog.
Va specificato che in passato era necessario tradurre da HTML a RSS mentre con l'introduzione di news aggregator di documenti RSS oggi è consentito a chiunque di attingere direttamente alla fonte.
Un aggregatore può anche estrarre i contenuti del feed RSS per convertirli in linguaggio HTML e permettere quindi di incorporarli all'interno di pagine web.
Vediamo ora meglio la funzione di un aggregatore che è, in pratica, un lettore di feed RSS così come un browser è un lettore di pagine HTML.
Se di solito vengono inseriti tra i preferiti gli indirizzi che si controllano più spesso,installando un aggregatore, e aggiungendo l'indirizzo del feed RSS alla lista, sarà possibile seguire tutti i siti segnalati. Un segnale luminoso o sonoro ci avvertirà e verrà visualizzata una lista degli ultimi articoli pubblicati in caso di aggiornamenti offrendoci la possibilità di seguire molti siti senza passare da una pagina web all'altra.
Per aggiungere i feed all’aggregatore bisogna avere il link feed del sito che interessa. Per trovarli basta cercare l'icona XML o RSS e poi copiare e incollare (tasto destro del mouse) i link dei canali.
Inoltre, le liste di feed possono essere esportate come avviene con i preferiti e presto si potrà esportare la lista e renderla pubblica, scambiarla, o importarne una anche se si usano software diversi.
Detto questo non si può non aggiungere che Firefox possiede un aggregatore integrato e che il suo segnalibri raccoglie in automatico i feed RSS come se fossero dei link già memorizzati. L’utente potrà scegliere se salvarli o meno.
Non ci resta che chiarire cosa sia il feed RSS: altro non è che un file di testo contenente dei tags che consentono la letture feed RSS mediante l’utilizzo di un aggregatore.
Occorre ricordare che un feed RSS è in formato XML e che per essere visualizzato all’interno di una pagina web deve essere inserito in una pagina HTML attraverso l’uso di script o di linguaggi quali ASP e PHP, mentre negli casi è sufficiente un aggregatore.
Alla luce di quanto detto si può evincere quanto sia semplice l’utilizzo degli RSS considerando anche che sono estensibili e versatili e aggiornabili in tempo reale e quindi consentono ad esempio di metterne in tempi brevissimi i contenuti su un portale o su un weblog. Credo che per il responsabile di un sito (content manager) o per chi si occupa di comunicazione in Rete siano diventati indispensabili proprio per la loro praticità d’uso e i molteplici campi di applicazione.
Vediamo ora un semplice esempio di feed RSS:

<?xml version="1.0"?>

<rss version="2.0">
<channel>
<title>grolug news</title>
http://www.grolug.org
<description>Le News di grolug</description>
<item>
<title>Open source:le novità</title>
http://www.grolug.org/news/open_news.htm
<description>Crisi della Microsoft a causa di una massiccia perdita di utenti passati a Linux </description>
<dc:creator>Klizya</dc:creator>
<pubDate>2005/07/29</pubDate>
</item>
</channel>
</rss>

In dettaglio:
Abbiamo già detto che un feed RSS è in formato XML e che esistono diversi “dialetti” di RSS e lo vediamo dalle prime due righe.
Il channel fornisce le indicazioni sul canale nel senso che il link indicato potrebbe non essere quello del sito ma di una sua sezione.
In questo esempio troviamo un solo item ma a seconda delle esigenze potranno essere diversi. In pratica si tratta di scegliere cosa pubblicare e i modi per farlo. Potrà essere una news come nel nostro caso o una pagina di offerte o il post di un blog.
La description contiene la prima parte di quello che sarà il contenuto da visualizzare.

Infine si notano il nome dell’autore e la data di creazione.
Semplice no?
L'esempio proposto ci fa notare, se pensiamo ad HTML, che anche RSS è un linguaggio di markup,usa tag che definiscono il modo in cui un documento sarà interpretato. Ma mentre Il markup di HTML è fatto per essere interpretato dai browser, i tag RSS fanno intuire di cosa si parla sia all’utente che alla macchina.
Abbiamo detto che si possono creare feed RSS a partire da una pagina HTML (scraping) vediamo come:

Esempio di feed rss con PHP
Come prima cosa è utile creare una classe per creare un feed RSS inserendo i parametri obbligatori o più utilizzati. Questa è una delle tante disponibili sul web e mi è sembrata la migliore ognuno lo adatterà alle sue esigenze. Verrà salvata come rss.php e la ritroveremo nell’include del prossimo file che chiameremo output_rss.php.

rss.php

<?php
class MakeRSS{
var $Articles = array();

// Channel info
var $title = '';

var $link = '';
var $description = '';
var $optional = array();
var $image = array('url' => '', 'title' => '', 'link' => '', 'description' => '', 'w' => 0, 'h' => 0);

function MakeRSS($title, $link, $description, $optional = ''){
$this->title = $title;
$this->link = $link;
$this->description = $description;

if( is_array($optional) and count($optional) ){
$this->optional = $optional;
}
}

function AddOptional($key, $value){
$this->optional[$key] = $value;

}

function AddImage($title, $url, $link, $description = ''){
$this->image['title'] = $title;
$this->image['url'] = $url;
$this->image['link'] = $link;

$this->image['description'] = $description;

if( $tmp = @getimagesize($url) ){
$this->image['w'] = ($tmp[0] > 144) ? 144 : $tmp[0];
$this->image['h'] = ($tmp[1] > 400) ? 400 : $tmp[1];

}
}

function AddArticle($title, $link, $description, $author, $optional = ''){
$i = array_push($this->Articles, array('title' => $title, 'link' => $link, 'description' => $description, 'author' => $author));

if( is_array($optional) and count($optional) ){
--$i;
while( list($k, $v) = each($optional) ){
$this->Articles[$i][$k] = $v;
}

}
}

function Output($save = false, $path = ''){
$out = '<?xml version="1.0"?>' . "\n" .

'<rss version="2.0">' . "\n" .
'<channel>' . "\n";

$out .= "<title>$this->title</title>\n" .

"$this->link\n" .
"<description>$this->description</description>\n";

//Channel optionals

if( is_array($this->optional) and count($this->optional) ){
while( list($k, $v) = each($this->optional) ){
$out .= "<$k>$v</$k>\n";

}
}

//Image
if( $this->image['title'] and $this->image['url'] and $this->image['link'] ){
$out .= "<image>\n" .

"<title>" . $this->image['title'] . "</title>\n" .
"<url>" . $this->image['url'] . "</url>\n" .

"" . $this->image['link'] . "\n";

if( $this->image['description'] ){
$out .= "<description>" . $this->image['description'] . "</description>\n";

}

if( $this->image['w'] and $this->image['h'] ){
$out .= "<width>" . $this->image['w'] . "</width>\n" .

"<height>" . $this->image['h'] . "</height>\n";
}
$out .= "</image>\n";

}

//Articles
for( $i = 0, $c = count($this->Articles); $i < $c; $i++ ){
$out .= "<item>\n" .

"<title>" . $this->Articles[$i]['title'] . "</title>\n" .
"" . $this->Articles[$i]['link'] . "\n" .

"<description>" . $this->Articles[$i]['description'] . "</description>\n" .
"<author>" . $this->Articles[$i]['author'] . "</author>\n";

if( count($this->Articles[$i]) > 4 ){
while( list($k, $v) = each($optional) ){
if( !in_array($k, array('title', 'link', 'description', 'author')) ){
$out .= "<$k>$v</$k>\n";

}
}
}


$out .= "</item>\n";

}

$out .= "</channel>\n</rss>";


// True output
if( !$save or !$path ){

header("Content-type: application/xml");
echo $out;
return true;
}
else{

$fh = fopen($path, 'w');
if( $fh )
fwrite($fh, $out);
fclose($fh);

return true;
}

return false;
}
}
}
?>


output_rss.php


include('./rss.php'); $r = new MakeRSS('Feed RSS in php, 'http://www.grolug.org/howto', 'HOWTO’);
$r->AddArticle('Guide', 'http://www.grolug.org/howto/open_source.php?id=1', 'guida all’installazione di Samba', 'Klizya');
$r->Output();

Il feed RSS creato sarà:


<?xml version="1.0"?>

<rss version="2.0">
<channel>
<title>Feed RSS in php</title>
http://www.grolug.org/howto
<description>HOWTO</description>
<item>

<title>Guide</title>
http://www.grolug.org/howto/open_source.php?id=1
<description>guida all’installazione di Samba</description>
<author>klizya</author>
</item>
< </channel>

</rss>




Esempio di feed RSS con ASP
Adesso passiamo ad ASP e teniamo sempre come obiettivo il feed RSS creato con PHP ma supponiamo di avere un data base dove abbiamo memorizzato il nostro elenco di howto.

<%
'Stringa di connessione al nostro Data Base
StrConnessione = "DRIVER={Microsoft Access Driver (*.mdb)};DBQ=" & server.MapPath("/rss/ASP") & "\News.mdb"

Set Conn = Server.CreateObject("ADODB.Connection")
Conn.Open StrConnessione
'Istruzione SQL che prende i campi dal Data Base
SQL ="SELECT * FROM howto_list Order by idhowto titolo"
Set rs = Server.CreateObject("ADODB.RecordSet")
rs.CursorLocation=3

rs.Open SQL, Conn, 1,1
' Numero totale di records
totfiles = rs.recordcount
strxml = "<?xml version=""1.0"" encoding=""UTF-8""?><rss version=""0.91""><channel>

<title>La lista dei nostri howto
</title>
<description>Howto
</description>
http://www.grolug.org/howto "
'Se il Record Set non è vuoto
if totfiles <>0 then

Do while not rs.eof
strxml = strxml & "<item>"
strxml = strxml & "<title><![CDATA[" & rs("titolo") & "]]></title>"

strxml = strxml & "<description><![CDATA[" & rs("descrizione") & "]]></description>"
strxml = strxml & "<![CDATA[http www.grolug.org/howto/dbhowto.asp?id=" & rs("idhowto") & "]]></item>"

rs.movenext
Loop
End if
strxml = strxml & "</channel></rss>"
' per dare l’impostazione al tipo di file in output su XML
response.ContentType = "text/xml"
response.write xml

'chiusura della connessione
rs.close
set rs=nothing
Conn.Close
set Conn=nothing
%>

Fonti:
http://pro.html.it

http://www.kataweb.it/
http://it.wikipedia.org
per la classe:
http://freephp.html.it/articoli/print_articolo.asp?id=103
http://www.phpclasses.org/browse.html/package/559.html
Link utili:
http://www.repubblica.it/servizi/rss/guida.html per i feed RSS.
http://www.ipse.com/rssit.html per vedere qualche esempio di siti che utilizzano feed RSS

http://www.kataweb.it/spec/articolo_speciale.jsp?ids=625458&id=627029 per la scelta di un aggregatore.
http://www.risorse.net/feed/ per alcuni esempi di codice.

lunedì 22 ottobre 2007

Siamo tutti spammer

Ho inserito l'articolo intitolato "A chi giova?" perchè, in maniera lampante indica come tutti noi diamo una mano agli spammer, diventandolo a nostra volta e di come consegnamo in maniera semplice e indolore la nostra rubrica di indirizzi.
Alzi la mano chi ha subito cestinato le mail contenenti catene, presentazioni più o meno retoriche, più o meno abbellite dalla presenza di fustaccioni o donnine sexy, di barzellette o con appelli per persone malate, con frasi allettanti verso facili guadagni.
Bene tutti coloro che non lo hanno fatto hanno contribuito ad ingrassare i veri spammer.
Come? Io ci sono arrivata dopo molti invii e dopo aver scritto tanto sull'argomento. E' molto semplice in realtà: ogni volta che inviamo una di queste mail, in bcc o Ccn, questa viene inviata ai veri spammer che sentitamente e silenziosamente ringraziano.
Ho scoperto l'acqua calda? Può darsi, ma dal momento che l'ho fatto, volevo condividere questa scoperta con chi legge :)

A chi giova? (21 marzo 2006)

Una catena dal sapore amaro sta di nuovo intasando le caselle di posta. La settimana scorsa un'importante società ha inviato a tutti i suoi dipendenti una mail con questo contenuto:


Mi chiamo Daniele Brandani e ho una figlia di 2 anni di età che si chiama Lucia. Nell'Ottobre del 1999 abbiamo scoperto che Lucia ha un cancro, si tratta più precisamente di un "endocarcinoma surrenalico secernente", una forma molto rara nei bambini.

Purtroppo dopo 2 operazioni e la chemioterapia fatta (si tratta di un ciclo con Mitotane associato a Etoposide, Doxorubicin e Cisplatino) non abbiamo avuto il minimo risultato ed il tumore continua a crescere ad una velocità spaventosa.

Forse tu conosci qualcuno che potrebbe darci aiuto per affrontare questo tumore, forse tu conosci un amico che ha gia avuto questa esperienza. Se lo conosci digli di contattarmi al più presto, non ci rimangono che poche settimane!

Se non lo conosci tu lo potrebbero conoscere i tuoi amici. Per favore fai circolare questa lettera.

Grazie

Daniele Brandani c/o Edizioni Bora snc
Via Jacopo di Paolo, 42
40128 Bologna [Bo Italy]
Cell: 3487112595
Fax: 051374394 specificare per LUCIA BRANDANI

Anche se non sapete come aiutarlo inoltrate questa mail, non costa niente!
Stiamo parlando di una vita!


Data la mia diffidenza verso questo tipo di mail ho fatto una ricerca e ho trovato questa pagina che ne parlava:
http://www.attivissimo.net/antibufala/daniele_brandani/daniele_brandani.htm
Ne parlo perché, nel caso ve la trovaste tra la posta, non deste seguito a questa ignobile trovata che riguarda un fatto conclusosi tragicamente nel 2000.

Tralascio i commenti spontanei ma mi domando: a chi giova?

HOWTO:Realizzare un sito web:problemi e soluzioni

1. Premessa
Chi si occupa di realizzare siti web non può limitarsi soltanto ai contenuti o alla parte meramente tecnica o grafica perché deve affrontare ben diverse problematiche che esulano dalla realizzazione di un sito in senso stretto.
Il webmaster infatti deve anche pensare al dominio da scegliere, al tipo di navigazione, al servizio di hosting o housing, ai linguaggi di programmazione da usare e anche a che le sue scelte siano efficaci, economiche e rispondenti alle esigenze di chi ne ha commissionato la realizzazione.
Ci sono operazioni che possono sembrare a prima vista semplici e anche di costi contenuti ma bisogna tener conto di tanti fattori che verranno analizzati in questa guida.
2. La scelta del dominio
Registrare un dominio non è un’operazione complessa ma la scelta del nome è determinante perché deve essere mnemonico per chi sta effettuando una ricerca e facilmente indicizzabile dai motori di ricerca senza contare che deve in qualche modo contenere informazioni, in caso si tratti di un’azienda, relative ai prodotti per esempio o ai servizi offerti.
Quindi, se l’azienda ha un nome poco significativo sarebbe bene registrare un dominio che rispecchiasse le caratteristiche appena elencate. Ma è sempre possibile? Ormai la rete è satura di aziende che vendono prodotti o offrono servizi di ogni tipo e i nomi di dominio più indicati sono già stati acquistati e anche l’utilizzo di keywords efficaci non sempre porta a una buona posizione all’interno dei motori di ricerca senza contare che un nome di dominio troppo lungo (si parte di solito da 2 o 3 caratteri e si arriva a 63) non sarebbe una buona strategia per i motivi già detti.
Allora come fare? Scegliere un nome significativo o semplicemente accattivante anche se nulla ha a che vedere con l’ attività esercitata o con la ragione sociale. Ci sono aziende che hanno avuto molto successo e sono note in tutto il mondo pur non avendo un nome di dominio rispondente al prodotto. A tal proposito si possono citare le aziende produttrici di hardware (Apple, Epson), di software (Sun) o anche di vendita di libri (Amazon).
Per chi si ponesse il problema dei costi deve sapere che non sono mai eccessivi e che sono davvero alla portata di tutti.
3. La scelta del TLD
TLD è l’acronimo di Top Level Domain e costituisce l’estensione dell'indirizzo Internet (es. .it, fr, br, ecc).
Indica l'appartenenza ad un'area geografica, cioè la Nazione presso la quale il dominio è registrato, o ad una determinata categoria (es. .com che è relativo alla categoria commerciale). Da sottolineare che non ci sono limiti quando si sceglie un TLD perché non è necessario che ci sia corrispondenza tra questo e le proprie finalità.
Può capitare infatti che, ad esempio, una società si registri presso il server di una Nazione pur essendo di nazionalità diversa. Questo per chiarire che Il suffisso è solamente indicativo dell'attività del sito ma non lo identifica necessariamente. Anzi, capita a volte, che il nome venga scelto per motivi legati al significato (.it ad esempio può far pensare a Information Tecnology) o perché mnemonici o per scelta di marketing.
Il problema potrebbe sorgere nel caso in cui il TLD scelto fosse occupato e quindi essere costretti a sceglierne un altro rischiando in pratica di ritrovarsi con un nome già esistente sia pur con un TLD diverso e questo potrebbe generare un po’ di confusione per chi effettua la ricerca e per il proprietario del sito che potrebbe non veder realizzati i propri obiettivi.
Per gestire il database in cui sono inseriti tutti i domini registrati sotto un determinato TLD esiste un' Authority. Per i domini .it si trova presso l'Istituto per le Applicazioni Telematiche del CNR a PISA.
All'interno dell'Autority si distinguono: la Naming Authority e la Registration Authority , organismi separati e con compiti di primaria importanza.
In base alla normativa ISO 6523, la Naming Authority è l'organismo che stabilisce le procedure operative ed il regolamento in base al quale opera la Registration Authority nazionale. La Registration Authority (RA) è responsabile dell'assegnazione dei nomi a dominio nel country code "it”.
Per i domini "internazionali" (.com, .net, .org) è stato istituito dal 1999 l’ ICANN, un organismo indipendente che gestisce lo sviluppo di questi TLDs nel mondo; queste estensioni,pur essendo nate negli USA, non hanno una ubicazione geografica definita e possono essere registrati da chiunque..
Chiarito questo andiamo a vedere in dettaglio alcuni TLD.

Aree geografiche

Il dominio .it (Italia) può essere registrato solo da residenti nell'Unione Europea o da chi vi abbia una rappresentanza. Offre la possibilità di registrare domini .it di terzo livello (regionali e provinciali).
Importante sottolineare che un dominio .it viene registrato anche da chi vuole sfruttare la corrispondenza con la terza persona singolare nella lingua inglese.
il dominio .at (Austria) può essere registrato sia da aziende che da privati senza limitazioni.
Il nome del dominio .at deve contenere almeno una lettera alfabetica e mai solo numeri.
la registrazione di questo dominio viene effettuata da quelle aziende presenti nel mercato austriaco o per il significato della preposizione inglese "at”.
Il dominio .us (Stati Uniti) ha una durata biennale e Registrant può esere una persona fisica che possiede la cittadinanza e residente negli Stati Uniti o possiede beni mobili o immobili o è domiciliata negli USA o un'Azienda straniera che abbia già una presenza in USA
I richiedenti il dominio .us dovranno fornire un certificato di presenza negli USA.
Anche qui gioca molto il significato del pronome personale sebbene registrare questo dominio non sia semplicissimo viste le norme di registrazione sopra elencate.
Il dominio .eu (Europa) può essere richiesto da qualsiasi persona fisica residente nel territorio dell' Unione Europea o chiunque abbia la propria sede legale, amministrazione o sede di affari principale nel territorio dell' Unione Europea sempre tenendo conto prima della normativa della Nazione di residenza.
Il dominio .uk (Regno Unito) può essere concesso a chiunque: aziende, privati e anche minorenni o residenti fuori dalla Comunità Europea. Non esiste nessun limite al numero di domini registrabili da uno stesso Intestatario. E’ possibile registrare un nome di dominio .UK di terzo livello (es: .co.uk)
Il dominio .ru (Russia) è essenziale per tutte le aziende che intendono avere una propria visibilità nell'economia della Federazione Russa.
e non ci sono limitazioni alla registrazione. Può essere registrato da chiunque, aziende o privati.

Categorie

Il dominio .com (commerciale) identificava in origine il carattere commerciale di un'attività online, tuttavia l'estensione di dominio .com oggi è utilizzata in tutto il mondo per qualsiasi scopo, e questo causa la scarsità di nomi disponibili. Tuttavia è oggi il dominio top level più “forte” in assoluto. Quest'ultimo offre un’immagine aziendale con molta esperienza nel settore e in vita da molto tempo al contrario del dominio .biz che, essendo relativamente nuovo, dà l’impressione che anche chi lo acquista, sia nuovo nel suo settore.
Importante sottolineare che molte aziende acquistano sia il dominio dell’area geografica alla quale appartengono, sia quello .com in modo che il loro sito sia visualizzabile sotto entrambi i nomi.
Il dominio .biz (business) è la prima estensione di dominio a livello mondiale dedicata all'imprenditoria.
I domini .biz possono essere utilizzati solo per un "bona fide business or commercial use" e cioè :
-per lo scambio di beni, servizi o proprietà di qualsiasi tipo;
-per lo svolgimento ordinario di commercio o business,
-per facilitare lo scambio di beni, servizi, informazioni, o proprietà di qualsiasi tipo; o per lo svolgimento ordinario di commercio o business.
Ciò che invece non si deve fare acquistando questo dominio è:
-Usare il nome a dominio a scopo personale, non commerciale o per esprimere critiche.
Il dominio .net (network) è tra le più diffuse al mondo e,i n origine, veniva utilizzato per tutti quei siti legati al mondo Internet o delle reti in generale. Oggi il dominio .net è utilizzato in tutto il mondo con la conseguenza che i nomi di dominio con questa estensione ancora disponibili sono diventati pochissimi.
Il dominio .info (informazioni) è una delle nuove sette estensioni di tipo generico (gTLD) approvate dall' ICANN per venire incontro alla diminuzione di nomi a dominio disponibili nella categoria dei domini generici .com, .net, .org di cui rappresenta l’alternativa.
Importante ricordare che periodo di registrazione del dominio .info va da 1 a 10 anni.
Il dominio .mobi (dispositivi mobili) è il primo e unico Top Level Domain dedicato ai dispositivi mobili quali: cellulari, palmari, blackberry, ecc, ed identifica i siti creati per essere accessibili da questi dispositivi.
Questo dominio è costituito da un consorzio di molte società tra cui Microsoft, Google, Samsung, TIM, Vodafone, Ericsson, etc.
Il dominio .mobi è fondamentale per evidenziare la propria presenza nella comunità delle aziende e non nel settore della telefonia mobile. Questo dominio può esere registrato per un periodo minimo di 2 anni.
Il dominio .org (organizzazioni) è utilizzato spesso per registrare domini di organizzazioni nel senso più ampio anche se in origine era nato per identificare organizzazioni no-profit.
Oggi il dominio .org viene utilizzato in tutto il mondo anche in alternativa ai domini .com, .net, .info.
4. Come registrare un dominio
Come è stato precedentemente accennato, dalla fine del 1999 l'Authority ICANN, l’organo che gestisce e controlla le procedure riguardanti la registrazione dei domini internazionali in quanto non associabili ad una determinata area geografica (ad esempio .org, .net), ha fatto sì che nascessero i Registrar per offrire il servizio di registrazione.
Un Registrar è quindi un’ organizzazione accreditata a presentare le richieste di registrazione e di fare in modo che le pratiche relative alla registrazione di un dominio siano correttamente compilate ed inoltrate alle Authority.
Da ricordare che un nome a dominio non è prenotabile e che la procedura di assegnazione di un nome a dominio si conclude quando avviene il suo caricamento nel database dei nomi a dominio sotto il TLD corrispondente (.com, .net, .org, ecc.), detto anche Registro dei Nomi Assegnati (RNA).
Inoltre ogni 12 (o 24) mesi è necessario rinnovare la registrazione del dominio e il prezzo comprende i costi di registrazione e il canone annuo dovuto alle Authority (es.Internic, ICANN, Nic Italiano).
Un Registrar offre inoltre numerosi servizi quali ad esempio:
    1. Pagina personalizzabile e gestione dei Meta Tag indispensabili a farsi trovare dai motori di ricerca
    2. Gestione dei DNS
    3. Accesso al Pannello di Controllo
    4. Configurazione Mail Server e inoltro della posta diretta a ...@nomedominio dalla propria mail
    5. Statistica degli accessi e del traffico
    6. Assistenza e consulenza per quanto riguarda la registrazione
NB Un elenco di Registrar si trova nei link consigliati alla fine della guida.
5. Spazio, traffico e banda necessari per un sito
Spazio necessario per il sito

Lo spazio messo a disposizione è naturalmente in base al costo del servizio, anche se tutti i Registrar già al prezzo minimo offrono uno spazio web sufficiente che comunque è aumentabile in qualsiasi momento acquistando i MB necessari.
In linea di massima, per un sito semplice sono sufficienti 50 MB di spazio mentre se c’è l’esigenza di utilizzare databases con grandi quantità di dati, immagini ad alta risoluzione, tenere il file di log con le statistiche dalla data di pubblicazione, servono circa 10 MB in più.

Il traffico e la banda

Per chi dovesse sperare di avere un traffico illimitato è bene si renda conto che così non è perché nessuno può permettersi di offrire realmente questo servizio. Anzi si tende a scoraggiare chi ha siti con traffico in crescita. Il traffico può essere controllato giorno per giorno accedendo al proprio pannello di controllo.
Naturalmente la banda dipende dalla velocità di connessione di cui dispone l'utente che si connette al sito e quindi è un fattore da tener presente quando si scrivono le pagine mentre se si pensa a chi ospita un sito non bisogna pensarla in questi termini e non pensare che questa sia garantita perché di solito la banda viene spostata verso chi ne ha più bisogno in un determinato momento e quindi non viene mai suddivisa a priori per motivi facilmente intuibili quale può essere sprecarla per un sito che in un dato momento non ne ha bisogno perché ad esempio nessuno lo sta consultando. Un altro fattore importante, sempre in termini di banda, è quella effettiva posseduta in caso si decida di usare un proprio pc come macchina ospitante del sito.
6. Hosting e housing
Hosting

Una volta scelto il dominio, stabilito di quanti MB sono necessari e previsto il traffico e la banda occorre pensare se sia meglio scegliere un servizio di hosting o di housing.
A questo punto va fatta una premessa. Se stiamo creando pagine web per motivi personali, di svago, amatoriali è consigliabile uno spazio web gratuito.
Propongo alcuni siti tra i più noti che offrono spazio web gratuito :
www.altervista.org
http://www.tripod.lycos.it/
http://xoom.alice.it/Home.php
Questo non implica che in futuro, acquisendo una maggiore esperienza e volendo ampliare il proprio lavoro non si possa passare a un altro tipo di soluzione e senza dover riscrivere tutto ma semplicemente reindirizzando. Cosa significa questo? Che si acquisterà un dominio, l’utente digiterà il nome del dominio e sarà “portato” al nostro vecchio sito senza che sia a conoscenza del suo indirizzo che, se è situato su uno spazio gratuito, è lunghissimo.
La lunghezza del nome non è il solo handicap degli spazi gratuiti, poiché spesso questi non offrono la passibilità di tenere dei database, di utilizzare determinati linguaggi, sono lenti perché ovviamente sono parecchio ambiti ed è per questo motivo che, per forza di cose, sono scelti solo per motivi amatoriali.
Se serve qualcosa di più professionale non c’è scelta che rivolgersi al web hosting stando parecchio attenti alle offerte e alle effettive necessità di utilizzo di quanto viene proposto.
Il web hosting è un servizio che offrono i provider e di solito comprende la registrazione del dominio e lo spazio web occupabile.
Il sito verrà ospitato su una macchina che ne ospita molti altri ma ad ognuno sarà assegnato un diverso IP.
Strutturalmente non è molto diverso da un pc comune solo che ad ogni “cartella” corrisponde un utente e un sito diverso.
Si consiglia l’ hosting a chi ha meno di 5.000 visitatori giornalieri e non vuole spendere cifre eccessive per la connettività perché i costi sono contenuti.
Importante sottolineare che l’hosting non richiede conoscenze specifiche per la gestione dei web server e che tutto il software necessario è messo a disposizione dal fornitore dello spazio senza contare che anche i costi sono a carico di quest’ultimo.
In conclusione, la cosa più importante è aver cura di scegliere il provider giusto perché anche da questo dipende la crescita sul web. Attenzione perciò al tipo di collegamento offerto, all’ assistenza tecnica, alle applicazioni disponibili, alle piattaforme hardware supportate, alla competenza di quanti dovrebbero dare il loro supporto.

Housing

Nel caso in cui il traffico fosse di dimensioni notevoli, la soluzione potrebbe essere l’housing.
In questa eventualità, Il provider collega un server situato anche nell’abitazione del proprietario del sito alla propria rete (può trattarsi di un proprio pc dedicato o di un pc messo a disposizione dal provider per lo scopo) per 24 ore al giorno. Da ciò si deduce che questa macchina non va mai spenta perché un sito deve essere sempre consultabile.
Chi dovesse optare per questa scelta deve sapere che ha la possibilità di installare il sistema operativo e il webserver che gli sono più familiari e tutto quanto gli serva per gestire un sito Web. Dal momento che il server non può mai essere spento bisogna usare degli accorgimenti come l'alimentazione con gruppi di continuità centralizzati, raffreddamento potenziato rispetto ai normali pc, manutenzione da remoto.
    Da ciò si evince che l’housing comporta costi notevoli e quindi è utile a chi:
    - gestisce un sito con oltre 5.000 utenti al giorno;
    - utilizza tecnologie che interagiscono con il server, come ASP, PHP, CGI e naturalmente database che devono essere gestiti dal proprietario se non vuole avere costi aggiuntivi di manutenzione e di gestione.

In caso poi si optasse per software proprietario ci sarebbero da aggiungere, oltri ai costi dell’hardware anche quelli del software necessario.
7. Scelta del sistema operativo per il server web
Hosting o housing che si scelga rimane ancora da decidere se il server che ospiterà il sito debba essere gestito da Linux o Windows. Parlo di sistemi operativi perché la conoscenza dell’uno o dell’altro e delle loro caratteristiche peculiari sono determinanti per la scelta del webserver.
Premesso che negli ultimi anni le statistiche dimostrano come le preferenze vadano a Linux perché è gratuito, versatile, adattabile ad ogni esigenza, stabile e sicuro (si pensi che tutti i maggiori provider lo usano), può risultare di più semplice gestione utilizzare Windows per chi non ha la possibilità di cimentarsi nella programmazione o è convinto che il software proprietario sia di più facile utilizzo: è solo più familiare perché lo usiamo più spesso.
Diciamo che affermare che Linux sia “difficile” è ormai una leggenda metropolitana perché esistono distribuzioni molto semplici, con un’interfaccia grafica gradevole, di semplice installazione e gestione anche per chi non conosce la programmazione.
Dall’altra parte Windows stesso, se deve essere utilizzato come server web è tutt’altro che di semplice utilizzo.
Da sottolineare che Linux non richiede particolari investimenti sull’hardware mentre Windows, utilizzato in questo contesto, richiede un certo tipo di configurazione e costi non indifferenti.
Di contro c’è da dire che Linux è veramente “fai da te” perché trovare assistenza è molto difficile e la documentazione in italiano è ancora veramente scarsa mentre Windows dà la possibilità di avere supporti di ogni tipo e assistenza ovunque.
Detto questo mi sento comunque di affermare che per siti di grandi dimensioni consiglio l'uso di un server Linux per i motivi già elencati, mentre per siti di medio-piccole dimensioni può andar bene anche Windows.
Il fattore importante che non va trascurato, in ogni caso e qualunque sia la scelta, è che un webserver va costantemente seguito e aggiornato per evitare pericoli di intrusioni e garantire una certa sicurezza ai dati.
8. Scelta del webserver
In linea di massima un webserver è un computer sempre online, con un proprio dominio e un proprio IP ma anche il software che gira su di esso (Apache, IIS ad esempio). Per questo motivo, per non confonderli, spesso si utilizza il nome server web per la macchina e webserver per il software.
Compito del webserver è far sì che i files richiesti dal client (utente collegato) vengano visualizzati e resi disponibili utilizzando il protocollo http (Hypertext Transfer Protocol attraverso il browser.
Un webserver è quindi un’applicazione eseguita su un server per fornire informazioni a chiunque si connetta ad esso.
I webserver più usati sono Apache e IIS.
IIS (Internet Informatrion Server) è legato a Windows (famiglia NT) e permette di gestire il traffico d'utenti che hanno accesso ad un particolare sito web. Va detto che esiste anche Il Personal Web Server (PWS) che supporta solo un dominio e connessioni limitate distribuito nelle versioni precedenti (da Windows 98).
Con gli anni IIS è divenuto sempre più stabile e potente, facendone uno strumento indispensabile per chi desidera usare la tecnologia ASP.
Ad ogni Web Server, infatti, è sempre legata una tecnologia: solitamente ad IIS si ricollega, come appena detto, la tecnologia ASP, grazie alla quale è possibile utilizzare linguaggi di scripting come Vbscript, Jscript, ed oggi anche PHP.
Ha a suo vantaggio la semplicità d’uso, un buon supporto tecnico e anche delle buone performance ma per contro ha avuto e ha tuttora problemi relativi alla sicurezza.
Importante:ogni versione di IIS è utilizzabile solo col sistema operativo con il quale viene distribuito.
Apache, sviluppato dalla Apache Software Foundation, è il nome dato alla piattaforma server Web più diffusa al mondo. Si pensi che su 75 milioni di siti web, circa 52 milioni lo utilizzano.
Realizza le funzioni di trasporto delle informazioni, di internetwork e di collegamento nonchè funzioni di controllo per la sicurezza.
Ha a suo vantaggio che è gratuito, open source e quindi adattabile alle esigenze personali, di semplice installazione, facilmente configurabile e gira su tutte le piattaforme.
9. Cenni sui linguaggi di programmazione del web
Un altro fattore non trascurabile, che può portare alla scelta dell’uno o dell’altro sistema operativo è il tipo di linguaggio usato per la scrittura del sito.
In generale, si può affermare che chi scrive un sito semplice, composto da poche paginette e qualche collegamento ipertestuale, può servirsi solo dell’HTML (Hyper Test Markup Language), che non è un vero linguaggio di programmazione perché non offre la possibilità di creare delle pagine dinamiche. Scrivendo In HTML, si otterranno pagine gradevoli ma che rappresentano solo la visualizzazione di quanto scritto.
Inoltre per scrivere un sito semplice non sono necessarie conoscenza particolari perchè esistono degli applicativi che generano il codice automaticamente. Il più famoso è senz'altro FrontPage della Microsoft ma molto più professionale è Dreamweaver della Adobe (che ha inglobato la Macromedia) a cui si può contrapporre validamente Nvu che è un prodotto Open Source completamente gratuito. Questi applicativi non si limitano a generare solo il codice HTML ma anche quello degli altri linguaggi del web. In questo caso però, sarebbe utile un minimo di conoscenza per essere in grado di effettuare modifiche o di adattare il codice ad esigenze specifiche.
Tuttavia Il modo più sempice è immediato per tradurre pagine di testo, comprensive anche di immagini e collegamenti ipertestuali, per chi invece non ha alcuna conoscenze del codice HTML, è quello di usare un elaboratore di testi (Word o Writer ad esempio) e salvare il tutto in HTML".
Ma non divaghiamo.
Se al sito serve qualcosa che non siano pagine statiche, l'HTML deve essere integrato con l’uso di veri linguaggi di programmazione che integrano e completano quanto all’HTML manca. Uno di questi è il Javascript e si usa appunto per creare applicazioni web dinamiche. E’ un linguaggio ad oggetti e consente di generare eventi attivabili anche dall’utente. Un esempio può essere la creazione di un popup o l’invio di una form.
E se esiste una form, di conseguenza, spesso esiste anche un database che memorizza i dati che vengono inviati dal lato utente.
Chi conosce e usa ASP ad esempio, avrà database scritti con MS Access e quindi la scelta sarà obbligata verso IIS mentre a chi usa PHP o CGI è consigliabile la scelta di Apache.
Ovviamente non si tratta di scelte vincolanti ma solo di regole generali, in quanto Apache, il webserver di Linux, è disponibile anche per Windows e nessuno vieta di usare PHP ad esempio anche su una macchina Windows. Le scelte dipendono essenzialmente dalle conoscenze e competenze di chi scrive il sito e deve implementarlo.
Vediamo di approfondire un po’ questo argomento tenendo presente che sarebbe utile non legarsi ad un unico ambiente operativo.
ASP (Active Server Pages)
ASP non è un vero linguaggio di programmazione perché il vero linguaggio è il Visual Basic Script o JScript. Quindi se si conosce il Visual Basic il suo utilizzo diventa implicito. Il più grande svantaggio di usare ASP è il fatto che giri solo con Microsoft Internet Information Server (IIS) e che i suoi componenti standard sono davvero pochi e quelli aggiuntivi vanno acquistati.
Esistono dei programmi per convertire ASP in PHP e un esempio è asp2php.
PHP ( Hypertext Preprocessor)
Generalmente PHP è considerato molto efficente, più stabile e oltretutto usa poche risorse di sistema. Il suo punto di forza è che gira su ogni tipo di piattaforma .
Ha lo svantaggio di essere stato progettato solo per lo scripting web ma ha una struttura ordinata e una sintassi semplice che ricorda il linguaggio C. In questi ultimi anni è stato migliorato ed implementato specie per quel che riguarda la consultazione dei database.
Cold Fusion
Cold Fusion è uno dei linguaggi per il web più semplici da imparare, ha un ottimo sistema per la gestione degli errori e per l'estrazione di dati da database rispetto anche a PHP ed è dotato di un potente motore di ricerca. Gira su server Win32, Solaris, Linux e HP/UX.
Perl
Perl è un linguaggio di programmazione che non è nato essenzialmente per il web e può risultare più complicato di altri specie per quel che riguarda la lettura del codice.
Essendo infatti un linguaggio molto flessibile, può risultare di facile scrittura ma rende complicata la lettura o la correzione degli errori da parte di chi dovesse trovarsi a correggere il codice scritto da un altro.
CGI (Common Gateway Interface)
In questo caso non si parla di linguaggio di programmazione ma di quella tecnologia standard usata dai web server per interfacciarsi con applicazioni esterne.
In pratica si tratta di un insieme di regole che permettono ad esempio ad un webserver di mandare in esecuzione un programma o di mandare informazioni al server e di ricevere delle risposte (es. la compilazione di una form).
Un'applicazione Cgi può essere scritta con diversi linguaggi quali ad esempio C/C++, Perl, PHP, Visual Basic, Tcl/Tk, AppleScript ma il più utilizzato è Perl.
Se quindi, abbiamo necessità particolari, dobbiamo integrare all’HTML un linguaggio tra quelli su citati scegliendolo in base alle conoscenze, alla praticità d’uso, alla semplicità del modo di gestire gli errori e, naturalmente in relazione al webserver che dovrà ospitare il sito.
10. Pubblicare e aggiornare un sito
A questo punto non resta che pubblicare il sito e, se abbiamo deciso per l’hosting, le scelte dei modi sono piuttosto ampie anche se la migliore, a mio avviso, è quella di utilizzare un programma FTP .
Un’ampia scelta la trovate qui:
E’ sufficiente fornire login e password dello spazio web, l’url, eventualmente il numero della porta FTP (la 21) e ciccare sulla connessione.
A questo punto vedrete di solito: a sinistra della finestra, lo stato della connessione, le cartelle sul pc dove si trovano memorizzate le vostre pagine e sulla destra lo spazio corrispondente al luogo dove dovrete incollare quanto state trasferendo per la pubblicazione.
Durante il trasferimento si vedrà se le operazioni sono andate tutte a buon fine o se si sono verificati problemi.
In caso di housing la procedura è la stessa, l’unica differenza è che il salvataggio viene effettuato nella cartella desiderata all’interno di quella www del webserver e si ha una maggiore visibilità di quanto non avvenga in caso di hosting.
11. Consigli pratici
Scrivere delle pagine web non è una cosa complicata, oggi chiunque è in grado di farlo o ha un amico in grado di realizzare il sito dei propri sogni e abbiamo anche visto che ci sono dei software che generano il codice per realizzarle.
Tuttavia bisogna sapere che ci sono delle regole da seguire, regole non scritte, ma che se vengono applicate rendono le pagine più gradevoli, di facile consultazione e fanno sì che un utente torni a visitarle.
Chi scrive un sito non lo fa mai per sé stesso, deve infatti pensare a quella marea di persone che navigano in internet, alle loro esigenze, ai loro bisogni, alle loro aspettative.
Un sito viene scritto non solo per essere aperto ma anche letto, ricordato e consigliato ad altri.
La parte più importante è la home page che non deve essere carica di contenuti, eccessivamente colorata o pesante.
La home page deve dare un’idea chiara di quali sono i contenuti del sito e, a mio avviso, se possibile, deve stare tutta nello schermo e si deve caricare immediatamente perché nessuno vuole aspettare diversi minuti per vedere una pagina: internet è piena di materiale e se si è fortunati da essere ciccati bisogna essere anche abbastanza furbi da non far chiudere la finestra immediatamente. Inoltre tutti i contenuti devono essere facilmente accessibili.
Inutile avere un sito ricco di informazioni quando poi nessuno le trova facilmente!
Un altro fattore importante è la semplicità e la chiarezza dei testi per rispettare ogni tipo di cultura e qui vorrei aggiungere che non proseguirei mai nella lettura di una pagina scritta in pessimo italiano.
Una cosa che sconsiglio è l’uso di plug in particolari o la scrittura di pagine che per essere visualizzate richiedano l’installazione di software, a meno di esigenze particolari e di contenuti da inserire, perché in questo caso non tutti potrebbero visualizzarle e l’obiettivo di essere visitati fallirebbe. Perché? Pensate a un utente che non ha privilegi di amministrazione e non può installare software sul proprio pc: quanti utenti in meno avrà il sito?
Lo stesso vale per una grafica eccessiva perché ci sono ancora utenti che non hanno linee veloci e poi, diciamolo, è così indispensabile?
Altra cosa importante è l’aggiornamento periodico dei contenuti e qui c’è ancora un consiglio che vorrei dare. Se il vostro sito è molto frequentato non è consigliabile modificare in maniera sensibile la home page perché in quel caso, un utente che si muove bene all’interno del sito si troverebbe a dover imparare nuovamente dove trovare quel che gli serve. E’ una cosa antipatica e potrebbe far perdere molti visitatori affezionati. Gli aggiornamenti vanno fatti invece per quanto di obsoleto possa esserci in termini di contenuti o anche semplicemente per suscitare interesse continuo anche dai visitatori frequenti.
12. I motori di ricerca
Considerando che quando si pubblica un sito lo si fa per essere trovati e consultati, è molto importante ottenere un buon posizionamento all’interno dei motori di ricerca.
Un utile strumento per conquistare le prime posizioni lo trovate nella guida al Search Engine Optimisation

13. Link utili


Per i Registrar:
.it Italia
.org Organizzazioni
.info Open TLD
.name Personali
.com Commerciali
.net Networks
.mobi Mobile devices
.de Germania
.fr Francia
.us United States
.at Austria
.biz Business Organizations
.ru Russia
.eu Unione Europea
.uk Regno Unito
.coop Cooperative
.edu Educational
.gov US Government
.net Networks
.travel Viaggi

Per Hosting e Housing:

http://www.migliorhosting.it/
http://www.eurologon.com/
http://it.dada.net/
www.register.it
www.hostingsolution.it
http://www.it.net/
http://www.mclink.it/offerta/housing/index.htm
http://www.clio.it/
http://www.officinaweb.com/housing.php
NB I siti indicati non devono considerarsi un riferimento assoluto ma sono stati scelti per i servizi offerti, la notorietà e il buon posizionamento nei motori di ricerca.

sabato 20 ottobre 2007

Perchè è nata la "Cronaca reale di una giornata virtuale"

Era molto che volevo scrivere sull'argomento ma non trovavo mai l'input giusto.
Una mattina, un ragazzo mi ha portato un cd pieno di foto di donne che non erano scaricate dalla rete, ma gli erano state inviate attraverso un messenger. Da quel momento ho cominciato a raccogliere materiale e, invece di tirarne fuori un articolo ho creato una storia.
L'idea di "dare vita" ai personaggi mi è venuta perchè volevo che nascesse una discussione tra coloro che vi si sarebbero identificati e porre l'accento sul fatto che internet ha reso in un certo qual modo reale anche il modo di sognare e di realizzare i propri sogni in maniera quasi tangibile. Ho cercato anche di non giudicare i comportamenti, non domandarmi se fosse giusto o sbagliato, morale o no, maturo o meno.
Ciò che mi sembra sia emerso dall'analisi di questi personaggi che, siatene certi non ho estremizzato nè nel linguaggio nè nel vivere quotidiano è che, coloro che non accettano la loro vita o non si accettano hanno, grazie alla messaggistica o ai giochi di ruolo, la possibilità di essere ciò che sognano e non si limitano più a "pensare di essere" ma per qualche momento al giorno "sono".
Purtroppo non ho avuto testimonianze che rafforzassero le mie convinzioni perchè, ho avuto modo di scoprire, nessuno ne parla volentieri e solo pochi hanno avuto il coraggio di riconoscersi nei personaggi.
Ho ricevuto critiche per il linguaggio usato ma non sarebbe stato reale se lo avessi edulcorato, perchè le storie non avrebbero avuto una corrispondenza con la realtà mentre invece ho letto molti log e guardato foto e filmati perchè la corrispondenza ci fosse. Coloro ai quali la cronaca è piaciuta hanno guardato lo stile, il fatto che avessi colto alcuni aspetti di come la rete ha mutato certi modi di percepire sensazioni e modificare comportamenti, altri ancora l'hanno definita bassa letteratura mentre io non ho mai pensato di fare letteratura mentre scrivevo
Parte di ciò che leggete è stata la risposta che ho dato su un forum dove si discuteva su questa storia e ho voluto riportarla qui perchè chi legge lo faccia senza pregiudizi e accetti la storia per quello che è:internet è anche questo.

Cronaca reale di una giornata virtuale (10 ottobre 2005)

La giornata di Giovanni
Lunedì 10 Ottobre 2005

Sono le 10 di mattina e vengo svegliato dalla serranda che la mi' mamma sta tirando su in camera mia, la luce mi acceca, voglio dormire ancora sono andato a letto alle 3!!!
Mi chiamo Giovanni ho finito il liceo a luglio e presto frequenterò l’uni, abito a Firenze e sono appassionato di informatica.
Visto che è inutile rimanere a letto, mi alzo e, come ogni mattina, accendo il pc che parte immediatamente e subito si apre il messenger di MSN, c6, emule e il notifier di posta:ho già diversi messaggi. Prima di colazione li leggo, mentre ascolto a palla musica house. I messaggi sono tutti dei componenti della mia Gilda del gioco di ruolo che stiamo facendo. Ho un pg bellissimo! Il più bello! Sono un cavaliere con un’armatura lucente e uno scudo dipinto con scene di caccia. Ho anche una moglie che è una maga e che mi aiuta nelle battaglie. Purtroppo non ho trovato una ragazza che la impersonasse e così la fa Juppy il mio amico più caro. Ieri sera abbiamo costruito un fortino e la caserma e ho avuto i rapporti di alcuni componenti la mia Gilda che ho infiltrato tra gli avversari:PD gliela faremo vedere!!!!!
Mentre scrivo le ultime istruzioni suona il cell e mi domando chi sia che rompe il cazzo quando sono così impegnato! Una voce cessa mi fa subito capire che è quel comodino spigoloso di Roberta:una vera tazza!!! Vuole invitarmi a vedere Tre metri sopra il cielo e mi verrebbe spontaneo chiederle perché non va lei tre metri sotto terra e la smette di scassare la minkia e di farmi perdere tempo. Come se non bastasse arriva la mi' mamma col cordless e tutta amminkiata mi dice che è Juppy e :” pensa stavo per riattaccare non avevo riconosciuto Emanuele! Dice che hai il cellulare occupato e che vuole parlare con Thor. Come posso capire che cercano te? E poi vai a fare la doccia che così ti ordino la stanza!”.
Se mette piede qui dentro la trapasso con la lancia! L’ultima volta mi stava buttando il cd del gioco!
Non posso lasciare la mia tana incustodita. Il mio sguardo si posa amorevolmente sullo scaffale dove sono bene ordinati tutti i cd di Evangelion e di Acquarion e la serie completa di Naruto e Basilisk devo proteggerli!
PD sono già le 11! A quest’ora sicuramente c’è online quella porka di Jessica! Non mi devo assolutamente perdere i suoi numeri! Ha 44 anni e con la webcam mi fa vedere (WOW!!) ogni centimetro del suo corpo. Mi ha invitato a casa sua e sarei tentato di andarci. Juppy mi fa due palle come un’abbazia col fatto che è vecchia, che ha il culo moscio, le tette alle ginocchia ma a chi cazzo importa se me la dà? E soprattutto se fa i numeri che promette? Ha due labbra a canotto, mi sa che un po’ si è rifatta, ma fa sognare. E’ vero è vecchia ma vuoi mettere l’esperienza? Mi ha mandato certe foto e certi filmati che farebbero invidia a Eva Henger! Ci sto pensando davvero di andarci. Stamattina è tutta nuda, come al solito, e mi sta dicendo le solite frasi arrapanti. Meraviglia del messenger!!! Ora è molto di moda chattare su msn per via degli emoticons (dicono i miei amici). Emoticons??? Viva le porke!
Tra poco sarà pronto il pranzo, che coglioni! la mi' mamma non ne vuole sapere di portarmelo qui devo per forza andare a tavola. A far che PD??? A perder tempo? A sentire il tg di cui non mi importa una beata mazza?
Mangio in fretta e mi butto un po’ sul letto a fantasticare. La mia maga mi sta aiutando a indossare la mia bella armatura, oggi dovrò rimediare molte armi per la battaglia non possiamo perdere! Conquisteremo molti punti e molto oro e ci avvicineremo al castello degli enigmi. Ormai siamo vicini a sfidare il mostro e per nulla al mondo vorrei perdermi questo momento anche se dovessi litigare ancora con Alice.
Quanto è dolce Alice! L’ho incontrata su c6 ha 17 anni ed è bellissima solo che PD non kapisce quando cazzo la deve far finita! Ieri sera dovevamo costruire la casema??? PD lei voleva invece che le facessi le coccole! M’importava una sega delle coccole! Ci son cose più importanti! Come quando le parlo dei miei manga e lei si annoia. Ci si può annoiare dico io con Naruto? Non capirò mai ste fighette! Sono quattro mesi che ci chatto e a volte mi prende la voglia di andare a trovarla ma lei boh non sembra contenta e poi ripensandoci con i soldi del viaggio fino in Puglia mi ci compro la nuova scheda video. Devo andare sul forum di pc facile a farmi consigliare. Son mitici! Quasi quasi vado a postare la richiesta così comincio a farmi un’idea.
Ecco Alice mi descrive la sua giornata e la lezione di danza. Ha dei bellissimi capelli biondi che le arrivano in vita e un sorriso che incanta. Ha ancora il body e si sta cambiando mentre mi scrive. Lei non ha la webcam ma sa descrivere tutto come se la vedessi. Sa coccolarmi come se fosse qui, accarezzarmi, baciarmi. Ha pure una bellissima voce. La prima volta che ci siamo sentiti eravamo così emozionati che non siamo riusciti quasi a parlare. Chiama sempre lei anche la notte ed è bellissimo sentirla se non sto giocando. Credo proprio che l’andrò a trovare se i miei scuciono i soldi per la scheda video.
Ops suona il cell.. speriamo non sia ancora la tazza che la mando in culo di volata senza ritorno.
E’ Juppy che vuole portarmi al pub a bere fino a stordirci ma che cazzo stasera bisogna essere sobri! Ha dimenticato che deve fare gli incantesimi per la battaglia! Devo richiamarlo con tutta la mia autorità di capo della Gilda. Mancano solo 2 ore ormai al momento fatidico e non vedo l’ora.
Sarà meglio che corra veloce a cena a sentire quegli scassacazzi dei miei che non fanno che ripetere che dovrei uscire e non stare tutto il giorno al pc. M’importa una sega di quel che dicono io sono felice e realizzato così. Non mi va di vedere gente che non sa chi è Thor e quanto sia potente e coraggioso e che gran capo sia! La mia gente mi adora e mi segue ovunque e farebbe qualunque cosa per me. Spesso quando mia mamma mi chiama ‘Giovanni’ ci metto qualche secondo a capire che si rivolge a me. Io sono Thor il dio! Il migliore, invincibile e intoccabile. Sono pronto ho la mia armatura, il mio scudo, il mio bellissimo elmo col pennacchio rosso e un cavallo bianco che si chiama Tuono. Sono invincibile! La mia armata è pronta e la battaglia comincia!


La giornata di Alice
Lunedì 10 Ottobre 2005

Sono le 5 di mattina e la sveglia mi avvisa che devo alzarmi. Oggi ho il primo compito di matematica e voglio essere al meglio.
Mi chiamo Alice ho 17 anni e frequento il quarto anno dell’Istituto Tecnico Commerciale a Bari. Sono la più brava della classe, forse della scuola ma non sono la più popolare.
I miei compagni di classe mi chiamano miss ciccia e brufoli perché sono rotondetta e ho i brufoli sempre infiammati. Non mi invitano mai alle feste o ad uscire con loro la sera ma sanno sempre come raggiungermi se devono chiedermi di copiare qualcosa. Almeno stamattina, fino alla fine del compito nessuno mi prenderà in giro!
Il testo del compito è sul mio banco ma non riesco a concentrarmi perché non faccio che pensare a Thor. Guardo Fede, i suoi lunghi capelli biondi, la sua classe da ballerina e come sempre mi sento una merda per aver mentito a quel ragazzo meraviglioso conosciuto su c6. Quando mi ha chiesto la foto non ho avuto il coraggio di inviargli la mia e gli ho inviato quella di Fede, quella fatta in gita l’anno scorso.
Thor l’ho conosciuto quattro mesi fa ed è la cosa più bella che mi sia mai capitata. Non penso che a lui e ai momenti che passeremo in chat insieme. Dalle 17 alle 20 sono con lui:ho un ragazzo! Mi dice cose meravigliose, mi racconta storie di battaglie che sembra di aver combattuto, sa essere dolcissimo. A volte è un po’ palloso con le storie di manga e anime di cui non so nulla ma anche io gli parlo dei libri che ho letto e vedo che a lui non interessano perché cambia subito argomento. E’ il mio ragazzo ideale e a parte i suoi fumetti e il suo gioco è perfetto.
Ieri sera abbiamo litigato perché insisteva per salutarmi che doveva costruire non so che caserma e non si è curato del fatto che mi sono sentita trascurata e messa in secondo piano ma devo capirlo ha i suoi interessi e son sicura che oggi faremo pace.
Vorrei confessargli la verità sul mio conto, dirgli che ho i capelli castani e ricci, che peso 75 kg, che non farò mai danza, che mento ogni giorno per rendermi interessante e bella ai suoi occhi e per sentirmi amata. Adoro c6! Posso essere bellissima e intrigante, posso arrossire e non essere vista, dire e sentirmi dire cose che nessuno mi direbbe o ascolterebbe da me e avere ciò che dal vivo non avrei mai.
Thor parla spesso di venirmi a trovare, dice che sono dolcissima e non vede l’ora di abbracciarmi e fare l’amore con me ma io divento vaga e rimando sempre.
So bene che se questo avvenisse la mia meravigliosa favola finirebbe e non sarei più la bella principessa di un guerriero coraggioso e finchè potrò rimanderò quel momento per continuare a sognare dietro al video del mio pc.
E’ l’ora attesa per tutto il giorno ecco Thor sono tutta per lui e all’improvviso divento bionda, ballerina e bellissima.


La giornata di Marta
Lunedì 10 Ottobre 2005

Sono le 6 di mattina e sento la sveglia che avvisa mio marito. Mi alzo anch’io e preparo il caffè perché devo fare in fretta che alle 11 inizia il mio show.
Mi chiamo Marta ho 50 anni, vivo a Firenze, sono casalinga e sono sposata da 25 anni. Mio marito fa il postino ed esce presto ma non farebbe differenza perché non si accorge più che esisto.
L’anno scorso ho fatto un corso di informatica e ho comprato un computer e da allora la mia vita è cambiata! Sono diventata Jessica, una donna spregiudicata e interessante, ammirata e desiderata da tutti.
Ogni mattina rassetto la casa e verso le 11 mi spoglio completamente e mi metto davanti alla webcam a fare giochetti erotici e ad eccitare chiunque lo voglia. Non importa se uomo o donna se giovane o vecchio. Ho girato anche diversi filmati e scattato molte foto che invio a chi le chiede. Ogni giorno appena mi connetto faccio il mio spettacolino per Thor che ha 19 anni. E’ incredibile cosa possa fare un messenger! Questo ragazzo per strada non mi guarderebbe nemmeno di striscio mentre attraverso il computer mi fa sognare. Sono perennemente eccitata e, sebbene con mio marito il sesso sia quasi finito, non ne sento la mancanza. Ho orgasmi a ripetizione. Chi ha bisogno di un uomo reale? Ne ho quanti ne voglio e di tutte le età dietro al mio video!
Faccio molta palestra e il mio fisico non tradisce l’ età:infatti dichiaro dai 40 ai 45 anni. Ho delle bellissime labbra, un seno abbondante e un bel fondoschiena. Non sfiguro di fronte a una ventenne e sono molto contenta di come il tempo si comporta con me. Certo se avessi la possibilità mi rivolgerei al chirurgo plastico ma con lo stipendio di mio marito riusciamo appena a sopravvivere.
Ancora però non sono riuscita a convincere nessuno a venire a letto con me. Fanno tutti un gran parlare ma quando si tratta di passare ai fatti si dimostrano dei gran fifoni e perdono la loro spregiudicatezza. Forse Thor lo convinco sembra molto preso.
Alle 15,30 torna mio marito dal suo giro e io mi rivesto e mi metto a leggere una di quelle riviste di pettegolezzi con le storie delle attrici e continuo a sognare. Poi andiamo a fare la spesa e la mia vita torna grigia come una giornata autunnale ma solo fino a domani!



La giornata di Emanuele
Lunedì 10 Ottobre 2005

Sono le 7,30 di mattina e la sveglia suona. Mi chiamo Emanuele ho 21 anni, vivo a Firenze e lavoro presso un negozio di computer.
Mi alzo sempre all’ultimo minuto e mi vesto praticamente per strada ma col mio scooter riesco a infilarmi nel traffico e arrivare in orario al lavoro.
A metà mattina chiamo Thor che è fortunato e si alza quando gli pare. E’ il mio migliore amico e anche se esce poco passo con lui quasi tutto il giorno: ci parliamo per chat.
PD Il cell di Thor è occupato e quella troia della su’ mamma a momenti mi riattacca sul muso perché le dico che sono Juppy. Ma che cazzo! Un po’ di intuito donna! In che mondo vive? Thor è incazzato come una mina perché una cessa da paura l’ha invitato al cinema ma si calma subito quando parliamo della strategia da adottare nella battaglia del nostro gioco di ruolo. Sono sua moglie, una maga [ihihihi] e molti in rete pensano davvero che io sia una donna.
Thor ultimamente è parecchio preso da una porka vecchia e paurosamente sfatta. Sto cercando di convincerlo a lasciar perdere perché la vecchia potrebbe appiccicarsi e non lasciarlo stare ma non capisce. Lo sta facendo incrinare dalle seghe e lui vuole andare a trovarla perché dice che una con la sua esperienza quando la trova?
Non lo capisco ma io ho una ragazza da 2 anni e anche se mi scassa con le coccole che per lei non sono mai abbastanza, anche quando vorrei starmene per i cazzi miei, ci sto bene.
Quasi quasi stasera, invece che giocare, raduno un po' di gente e andiamo al pub a prendere una sbornia che ogni tanto ci vuole! Il mese scorso mi son fatto da Rifredi al centro sul tetto della macchina di Lapo:ero ciucco per ridè!
Chiamo Thor ma non ci sta, è presissimo dal suo gioco, a volte mi fa paura perché parla e si comporta come il cavaliere che impersona. Non posso abbandonarlo stasera però, ha ragione:abbiamo questa battaglia importante, il pub tanto non si muove e la sbornia si rimanda di un giorno.
Terry si incazzerà a bestia che non esco con lei ma se la invito a venire da me potrà sedersi sul letto a leggere i suoi fumetti mentre combatto e accarezzarmi nei momenti di pausa. Mi fa incazzare se mi coccola mentre gioco ma dove la trovo un'altra con la quinta di reggiseno?



Vorrei dedicare queste storie a coloro che si riconosceranno in esse, in tutto o in parte, e specificare che non sono frutto di fantasia ma di testimonianze raccolte in mesi di interviste e letture di logs. Perché fossero reali ho visionato anche foto e filmati.

Un ringraziamento va a Beppe (non uso il nick se no gli rovino la piazza :) ) che mi ha dato l'input per cominciare a scrivere, a Rikter che mi ha spiegato il funzionamento dei giochi di ruolo e mi ha fornito materiale su anime e manga, a Fabrizio che quando è andato a incontrare la sua ragazza ideale si è trovato davanti miss ciccia e brufoli, a Lady (è un nick fittizio ma esiste) che sogna e si butta via e infine a Pat amico e fratello che mi ha dato log e foto e che da 5 anni mi accompagna, mi sostiene e condivide le mie mattate.

HOWTO: Principali comandi ,permessi e proprietà dei files

1. Premessa

Una volta installato Linux ci troviamo di fronte a un sistema operativo di tipo desktop che ci consente di poterlo gestire con qualche clic.
Tuttavia non è sempre cos? semplice ed è quindi comodo conoscerne i principali comandi per non trovarsi spiazzati davanti al prompt del modo testuale.

2. Principali comandi

Di seguito vengono riportati i principali comandi accompagnati da una breve descrizione e dalle opzioni più usate.

man è la guida che spiega la sintassi dei comandi e delle singole opzioni (es man cat).

cd cambia la directory corrente.

ls lista il contenuto di una directory.
Opzioni:
-a lista anche i file nascosti
-d lista le soledirectory
-k dimensione in Kb.
-F classifica i file a seconda del tipo.

cp copia file e directory.

mv muove o rinomina un file o una directory.
Opzioni:
-b crea copie di backup
-i chiede conferma

rm cancella file e directory.

mkdir crea una directory.

rmdir rimuove una directory.

pwd mostra la directory corrente.

cat lista il contenuto di un file.

find cerca un file (es: -name nomefile cerca file con quel nome).

df (-h)mostra lo spazio libero sul disco fisso.

free mostra lo stato della memoria.

mount monta un filesystem di solito di un dispositivo (ad es cd rom).
Opzioni:
-r monta un filesystem in sola lettura.
-w monta un filesystem in lettura/scrittura.
-t tipo monta un filesystem di quel determinato tipo .
-a monta tutti i filesystem presenti in /etc/fstab.

umount disattiva un filesystem.
Opzioni:
-a smonta tutti i filesystem inclusi in fstab.
-t smonta solo i filesystem di un certo tipo.

ps visualizza un elenco dei processi attivi (es. ps -ef )

kill termina un processo (es: kill -9 numero processo).

halt arresta il sistema.

reboot riavvia il sistema.

date mostra la data.

tar crea od estrae backup di file.
Opzioni:
x estrae.
c archivia.
f file (in cui archiviare o da estrarre).

more separa l'output in piu' pagine (anche less) Es. ls | more.

reset resetta il terminale.

zip e unzip comprime e decomprime file .zip.

grep trova testo all'interno di un file.
Opzioni:
-i ignora Maiuscolo/minuscolo.
-v inverte il senso della ricerca.
-l elenca solo il nome del file.

gzip comprime e decomprime file (estensione .gz).
Opzioni:
-d decomprime.
-1 piu' veloce.
-9 miglior compressione.

sh la shell base di linux.

su permette il login come altro utente.

uname mostra informazioni sul computer.
Opzioni:
-m tipo.
-n nome dell'host.
-r release dell'OS.
-s nome dell'OS.
-v versione dell'OS.
-a tutte le informazioni.

fdmount monta un dischetto.

passwd cambia la password di un utente.

who lista gli utenti loggati

2. Attributi e permessi

Linux è un sistema multiutente e in quanto tale offre la possibilità di consentire o vietare agli utenti l'accesso a determinate parti del sistema. L'utente che ha funzioni di amministratore (superuser) è quello che ,come si suol dire, ha"privilegi di root".
I permessi associati a un file o a una directory sono:
- utente proprietario (owner)
- gruppo proprietario (group definiti in /etc/group)
- il resto degli utenti (other)
- tutti (all)
- numero riguardante l'utente (u)

Il comando per vedere i permessi associati ad un file è :

$ ls -l
total 2
-rw-r--r-- 1 klizya users 230 nov 01 12:01 lista.txt
drwxr-xr-x 2 klizya users 1234 nov 01 15:23 prove

I primi dieci caratteri della riga sono i permessi di un file o directory. Saltando il primo carattere (se è una d significa che è una directory), i successivi caratteri rappresentano gli attributi riguardanti l'utente(il primo carattere a sinistra), il suo gruppo e gli altri utenti e possono essere pensati come 3 numeri binari di 3 cifre ciascuno. Le tre cifre rappresentano nell'ordine gli accessi in lettura(r), scrittura(w) ed esecuzione(x) da parte del proprietario mentre gli altri caratteri hanno le stesse caratteristiche per i group e gli other.

Il comando per cambiare i permessi è chmod.

$ chmod g+w lista.txt (g sta per group e w per scrittura il segno + per aggiungere)
$ ls -l lista.txt
-rw-rw-r-- 1 Klizya users 230 nov 01 18:12 lista.txt

oppure :
$ chmod 664 lista.txt
$ ls -l lista.txt
-rw-rw-r-- 1 Klizya users 230 nov 01 18:12 lista.txt

Con questo esempio si consente agli utenti del gruppo di modificare il file e, si pu• notare, al posto delle lettere si possono usare dei numeri che sono la traduzione ottale del numero binario che si ottiene assegnando 1 al permesso , 0 alla negazione e 1 al - . chmod pu• essere usato in modo ricorsivo(il permesso è assegnato alla directory e ai files al suo interno) usando l'opzione -R :

$ chmod -R g+w prove/

E' importante sottolineare che bisogna stare molto attenti quando si usa la ricorsivit… e settare lo sticky bit per impedire che i files o la directory possano essere modificati o cancellati da tutti:

$ chmod +t prove

Abbiamo visto che chmod ci permette di modificare i permessi ma va specificato che quando viene creato un file sorge il problema di quali debbano essere i permessi ad esso assegnati. Il file appartiene all'utente che lo crea e al suo gruppo ma per stabilire il tipo di permesso da assegnare si ricorre alla maschera dei permessi (umask) che viene utilizzata per impedire che alcuni permessi possano essere assegnati ai nuovi file in sede di creazione. I bit indicati nella maschera vengono infatti cancellati dai permessi quando un nuovo file viene creato.
In genere si usa questa maschera per impostare un valore predefinito che escluda preventivamente alcuni permessi (usualmentequello di scrittura per il gruppo e gli altri, corrispondente ad un valore per mask pari a 022). In questo modo è possibile cancellare automaticamente i permessi non voluti.

La sintassi è:

umask utente/gruppo +/-/= permessi da attribuire

Se vogliamo impostare il valore di umask per consentire permessi di lettura, scrittura ed esecuzione per il possessore del file e solo il permesso di lettura per tutti gli altri (-rwxr--r--) sui file appena creati basta digitare:

$ umask u=rwx,g=r,o=r

3. le proprietà

Ogni file e directory appartiene simultaneamente a un utente e a un gruppo e ciò attribuisce significato ai permessi di accesso. Tali permessi sono distinguibili in base al fatto che chi vuole accedere può essere l'utente proprietario, un utente del gruppo o un altro utente.
Il comando chown permette di modificare la proprietà dei files. La sintassi è:

chown [opzioni] [utente][:|.][gruppo] file...

Se viene indicato solo il nome dell'utente o il suo UID (User ID), questi diviene il nuovo proprietario dei file. Se il nome dell'utente (o il suo UID) è seguito da : oppure dal . e dal nome o dal numero di un gruppo (GID cioè Group ID), vengono modificate sia le proprietà dell'utente che del gruppo. Se dopo : o . non si specifica il nome del gruppo viene attribuito il gruppo di appartenenza dell'utente. Se prima di : o . non viene indicato il nome dell'utente, viene modificata solo la proprietà del gruppo.
Chiariamo con qualche esempio:

# chown paolo prova

Il superuser cambia l'utente proprietario del file prova che sarà paolo.

# chown paolo.users prova

Qui cambiano l'utente e il gruppo

Analogo a chown è il comando chgrp che consente di modificare il gruppo proprietario di file e directory ma non viene specificato l'utente. La sua sintassi è:

chgrp [opzioni] gruppo file...

Esempio:

$ chgrp users prova

Per approfondimenti:
http://www.to.infn.it/groups/group4/mirror/linux/AppuntiLinux/AL-4.13.53.html
http://www.magicmill.net/linux/grap/grap.html

Brevettato il corpo umano (18 dicembre 2005)

Ho scoperto, con mio sommo stupore, che Microsoft ha brevettato.... il corpo umano!
Ancora più sgomenta mi son documentata e ho constatato che non si tratta di una news, in quanto già dal 1996 il MIT Media Laboratory (Massachusetts Institute of Technology’s Media Laboratory), in collaborazione con IBM, aveva presentato un prototipo che usa la conduttività elettrica del corpo umano per trasmettere dati elettronici. La tecnologia in oggetto usava un trasmettitore inglobato in un microchip e un dispositivo di ricezione per trasferire, nello specifico, i dati contenuti in una carta di credito attraverso una semplice stretta di mano.
Più recente, del 2000, è il progetto della NTT DoCoMo che ha messo a punto una tecnologia sperimentale che trasforma il corpo umano in un mezzo capace di trasferire dati ad alta velocità semplicemente attraverso il contatto.
Il brevetto Microsoft invece è del 22 giugno 2004 :licenza numero 6.754.472 rilasciata dall’Ufficio brevetti degli Stati Uniti, l’USPTO (United States Patent and Trademark Office ) col titolo “Metodi e apparecchi per trasmettere energia e dati usando il corpo umano”.
Il corpo umano quindi, potrebbe diventare veicolo di trasmissione dati alla stregua di un portatile, un lettore di MP3 o di un cellulare ed essere addirittura componente di una rete!
Tra i vantaggi della tecnologia, secondo Microsoft, vi sarebbe la difficoltà per i pirati informatici di accedere alle informazioni inserite nel corpo (pelle o ossa) che è praticamente inaccessibile dall'esterno.
Quindi tutto questo per salvaguardare i dati dal pericolo hacker e con l’obbligo, per quanti accetteranno di sfruttare questa tecnologia di pagare la licenza a Microsoft.
Verrebbe da tirare un sospiro di sollievo pensando che il numero seriale non ci verrà stampato sulla pelle come avviene per i cani perché, per fortuna nostra, tutto sarà contenuto nel microchip.
Tralasciando la retorica e la domanda spontanea se ciò sia morale o meno, se diverremo robottini come nei romanzi fantascientifici, vorrei sapere piuttosto dove saranno posizionati i tasti CTRL, ALT, CANC.

venerdì 19 ottobre 2007

HOWTO:Installazione di un modem usb: il driver Eciadsl

Installare un modem USB su un pc con linux, risulta molto complicato perché, il più delle volte il cd di installazione non contiene i driver per linux, i driver sono introvabili o se vanno bene per una distribuzione non consentono il funzionamento del modem su un’altra. A questo problema ha cercato di ovviare un gruppo di programmatori (FlashCode, Jean-Sébastien Valette, Benoit Papillault, Crevetor, Laurent Wandrebeck) che ha messo in rete Eciadsl un driver per Linux onde consentire l’installazione di modem usb basati sul chipset Globespan. Sebbene la configurazione non sia semplice e a volte non vada a buon fine, seguendo queste indicazioni dovreste avere un modem USB ADSL funzionante. Cominciamo a procurare il necessario:
Trovate il driver a questo indirizzo:
http://eciadsl.flashtux.org

la lista dei modem supportati a questo:
http://eciadsl.flashtux.org/modems.php?lang=en&supported=yes

i drivers eciadsl qui :
http://eciadsl.flashtux.org/download/eciadsl-usermode-0.11.tar.bz2

i files synch aggiuntivi:
http://eciadsl.flashtux.org/download/eciadsl-synch_bin.tar.bz2

La lista delle diverse versioni dei drivers:
http://eciadsl.flashtux.org/download.php

In aggiunta, che non guasta, la documentazione in italiano:
http://eciadsl.flashtux.org/doc/eciadsl_install_it.txt
FAQ http://eciadsl.flashtux.org/faq.php?faq_lang=it

Prima di cominciare
E' necessario verificare se ci sia necessità di ricompilare il kernel, tenendo presente che alcune distribuzioni hanno già il kernel predefinito per l’installazione. Nel caso non fosse così, usate i tools eciadsl-probe-device e eciadsl-doctor. Per avviare questi tools basta digitarne il nome da terminale preceduto dal comando sudo o essere superuser. In caso quello che c’è da includere è:
I moduli per il supporto USB e i relative drivers, I moduli per il PPP.
Può capitare inoltre che il modem non si accenda all’avvio del sistema ed in quel caso bisogna rimuovere dabusb (con eciadsl-config-text o eciadsl-remove-dabusb che è in /usr/local/bin) in quanto, in questo caso il modem viene riconosciuto come periferica audio. Per ovviare a questo problema basta vedere in /etc/hotplug/ e cercare un file che si chiama blacklist che va editato e a cui va aggiunto dabusb. A questo punto occorre riavviare. Nel caso il file in questione non venisse trovato si può inserire questo comando: modprobe -r dabusb && rm -f $(modprobe -l | grep dabusb) && depmod –a
Importante:Se il kernel è stato compilato a mano rimuovere il supporto dabusb anche dalla configurazione del kernel.

Installazione pacchetto
A seconda del pacchetto che sarà scaricato si dovrà estrarre e installare usando questi comandi a seconda della versione. Il link lo trovate all’inizio della guida.
  • (.tar.gz): tar xvzf /path/eciadsl-usermode-Versione.tar.gz
  • Sorgenti (.tar.bz2): tar xvjf /path/eciadsl-usermode- Versione.tar.bz2
  • RedHat/Mandrake (.rpm): rpm -i /path/eciadsl-usermode- Versione -1.i386.rpm
  • Debian (.deb): dpkg -i /path/eciadsl-usermode_ Versione -1_i386.deb
  • Slackware (.tgz): installpkg /path/eciadsl-usermode- Versione -i386-1.tgz
    Per Gentoo (.ebuild): http://doc.gentoofr.org/Members/BeTa/eciadsl-gentoo-howto/view

    Compilazione
    # ./configure
    # make
    # make install

    Configurare il driver
    Ci sono 3 alternative per configurare il driver:
    • tool grafico => sudo eciadsl-config-tk
    • tool testuale => sudo eciadsl-config-text
    • editare il file di configurazione (con un qualunque editor testuale /etc/eciadsl/eciadsl.conf
    • Il tool grafico
      Per avviare il tool digitate dal terminale:
      sudo eciadsl-config-tk
      all’apertura della finestra (avremo come punto di riferimento la connessione con Alice):
      User: aliceadsl
      Password: aliceadsl
      VPI :8
      VCI:35
      questi 2 numeri sono quelli che in windows diamo come numero di telefono per la connessione ad Alice e sono scritti così: 8,35 Update Provider DNS Selezionare la casella “Update provider DNS” e scegliere il proprio provider nella lista. Se così non fosse inserire manualmente i server DNS nei campi sotto. Per Alice digitare:
      IT alice Telecom
      Provider DNS Inserire i DNS forniti
      Select your modem cercate il vostro modem nell'elenco e selezionatelo. Se il modem non fosse nella lista controllare al link dei modem supportati. Se il modem non si trovasse neppure lì abbandonate le speranze di poterlo configurare. Chipset Va verificato e in caso di dubbi visitare questo link:
      http://eciadsl.flashtux.org/modems.php?lang=en
      In ogni caso per i vecchi modelli dovrebbe essere GS7070 mentre per i nuovi GS7470
      VID1 VID2 PID1 PID2 per ottenere queste informazioni digitate:
      sudo eciadsl-probe-device
      Se il programma vi chiedesse quale device usb deve visionare, selezionate il modem e avreste i vostri VID e PID.
      ALT synch e ALT pppoeci
      Se il modem ha un chipset GS7070 i valori da inserire saranno 4 sia per il synch che per il pppoeci mentre se il chipset è GS7470 i valori saranno rispettivamente 5 e 1.
      Select a PPP mode
      selezionate VCM_RFC2364 che è la modalità predefinita.
      Use DHCP da selezionare solo se il provider us ail DHCP (in caso di dubbio lasciare deselezionato).
      Use Static IP da selezionare solo se si ha un ip statico.
      Vediamo adesso un esempio di file eciadsl.conf
      N.B. Tenete presente che questi valori sono puramente indicativi e servono a farsi un’idea del contenuto del file ricordando che ho preso ad esempio una connessione con Alice.
      VID1=0915
      PID1=8102
      VID2=0915
      PID2=8102
      MODE=VCM_RFC2364
      VCI=35
      VPI=8
      FIRMWARE=/etc/eciadsl/firmware00.bin
      SYNCH=/etc/eciadsl/gs7470_synch04.bin
      PPPD_USER=
      PPPD_PASSWD=
      USE_DHCP=no
      USE_STATICIP=no
      STATICIP=
      GATEWAY=
      MODEM=Modello del vostro modem
      MODEM_CHIPSET=GS7470
      SYNCH_ALTIFACE=5
      PPPOECI_ALTIFACE=1
      PROVIDER=IT..Alice Telecom
      DNS1=81.xx.xxx.xxx
      DNS2=151.xx.xxx.x

      Se tutto è andato a buon fine a questo punto si può digitare:
      # eciadsl-start
      E attendere la connessione.

      Problemi di sincronizzazione
      Può capitare che, nonostante si sia seguita la procedura correttamente, ci siano problemi di sincronizzazione. Da segnalare che se l'indicatore di sincronizzazione rallenta o si ferma per alcuni istanti non è il caso di allarmarsi: bisogna preoccuparsi solo se rimane fermo qualche minuto. I motivi dei problemi possono essere:
      1) non trova il synch.bin. In questo caso controllate che il file synch.bin sia nella giusta directory e che la sintassi sia corretta;
      2) parte e si blocca subito In questo caso state utilizzando un file synch che non va bene.
      3) parte va avanti, si blocca o dà messaggi di errore
      In tutti i casi sono problemi di sincronizzazione. Di conseguenza bisogna:
      Download .bin package da questo link:
      http://eciadsl.flashtux.org/download.php?lang=en&view=sync
      Decomprimere il pacchetto in /etc/eciadsl (come root):
      cd /etc/eciadsl && tar xvzf /path/eciadsl-synch_bin.tar.gz
      Eseguire eciadsl-config-tk o eciadsl-config-text e scegliere un altro file .bin
      Spegnere il modem: con modprobe -r usb-uhci (o usb-ohci), oppure scollegando/ricollegando il modem (cavo USB) perché in caso contrario verrà mantenuta in memoria la prededente impostazione.
      Eseguire eciadsl-start di nuovo.
      Se i problemi di sincronizzazione persistessero bisogna provare un altro file .bin a questa riga:
      # SYNCH=/indirizzo/indirizzo/gs7470_synchXX.bin
      Oppure usare questo script:
      eciadsl-probe-synch
      N.B. Per Alice ADSL :nella stessa directory nella quale si trovano i .bin si dovranno scompattare anche i drivers synch bin aggiuntivi, che verranno installati in un'altra directory "GS7470_SynchFiles" che contiene i synch aggiuntivi assolutamente necessari per connettersi alla rete alice adsl. In ogni caso il file che serve dovrebbe essere file synch04.bin del pacchetto aggiuntivo.

      Driver Eci per Windows
      Se nessun .bin funziona, si potrà creare il file. bin personalizzato sotto Windows o se non si è in possesso di un modem con chipset GS7470 seguendo questa procedura e solo se siete esperti: Come prima operazione si scarica il driver Eci per windows versione 1.06:
      http://eciadsl.flashtux.org/download/eci_drv_106_win.zip

      Modifica del driver
      Se il modem non ha uno di questi VID/PID, bisognerà modificare due file nel driver di windows:
      - VID1/PID1: 0547/2131, VID2/PID2: 0915/8000
      - VID1/PID1: 0915/0001, VID2/PID2: 0915/0002
      Ricordasi di verificare i propri VID/PID :
      http://eciadsl.flashtux.org/modems.php?lang=en
      E adesso passiamo alle modifiche :
      - nel file gafwload.inf, linea 24 :
      ExcludeFromSelect = USB\VID_0547&PID_2131
      sostituire con 0547 il proprio VID1 e con 2131 il proprio PID1

      - nel file gafwload.inf, line 30 :
      %GSILOAD.DeviceDescAnchor% = GSIUSBLDRANCHOR, USB\VID_0547&PID_2131
      sostituire con 0547 il proprio VID1 e con 2131 il proprio PID1

      - nel file gwausb.inf, linea 34 :
      ExcludeFromSelect = USB\VID_0915&PID_8000
      sostituire 0915 il proprio VID2 e con 8000 il proprio PID2

      - nel file gwausb.inf, linea 42 :
      %ADSLUSB.DeviceDesc% = ADSLUSB.gspnDefault, USB\VID_0915&PID_8000
      sostituire con 0915 il proprio VID2 e con 8000 il proprio PID2

      - nel file gwausb.inf, linea 58 :
      HKR, Ndi, DeviceID, 0, "USB\VID_0915&PID_8000"
      sostituire con 0915 il proprio VID2 e con 8000 il proprio PID2

      Installazione
      Lanciare setup.exe e segui le istruzioni.

      Sniffer USB
      Scaricare e installa l'ultima versione del pacchetto sniffer USB:
      http://benoit.papillault.free.fr/usbsnoop/
      e la documentazione:
      http://benoit.papillault.free.fr/usbsnoop/doc.php

      Sniffing di pacchetti USB da Windows
      • Deselezionare l'auto-connessione ad internet e scollegare tutte le periferiche USB ad eccezione del modem
      • Avviare lo sniffer e installare il filtro sul “modem Wan”, scollegare e ricollegare il modem.
      • Appena le luci rosse e verdi sono fisse, disinstallare i filtri.
      • I pacchetti sniffati dovrebbere trovarsi in C:\WINDOWS\usbsnoop.log
      • Riavviare il pc da Linux.
      • Conversione da log a .bin da Linux
        Montare la partizione di windows contente il file usbsnoop.log e copialo in una directory.
        Eseguire questo comando:
        eciadsl-vendor-device.pl usbsnoop.log -chipset=#YOUR_MODEM_CHISPET(dove inserirete il vostro chipset ).
        Eseguire questo comando:
        #BIN_FILENAME_CREATED# /etc/eciadsl/my_synch.bin
        sostituire #BIN_FILENAME_CREATED con il nome del file .bin creato
        ed eseguire eciadsl-config-text usando questo .bin.

        Ultime operazioni
        Disconnettere il modem, premere sul tasto Remove dabusb e poi Create config.
        A questo punto riconnettere il modem e provare ad avviare la connessione digitando da terminale:
        sudo eciadsl-start

        Diagnostica e risoluzione problemi
        Al momento che facciamo partire la connessione, il programma avvia 5 fasi:
        • Setting up USB support
        • Uploading firmware
        • Synchronization
        • Connecting to provider
        • Setting up route table
        Per passare da una fase all’altra è richiesta conferma o si passa alla fase successiva che comunque viene citata. Se ciò non avvenisse sarà evidente in quale passaggio si è verificato il problema.

        La disconnessione
        Per disconnettersi è sufficiente digitare dal terminale:
        sudo eciadsl-stop





        Fonti:
        http://eciadsl.flashtux.org/
        In particolare ho seguito di pari passo la loro guida per quel che riguarda la creazione del file .bin.