domenica 31 gennaio 2010

Addio Ubuntu

E' da quando sono passata a Linux che ero certa che Ubuntu non sarebbe stata la mia distribuzione. Questo non perchè io pensi che non sia valida, ma per il fatto che ne vengano rilasciate due l'anno, con tutto quello che questa scelta comporta, chi mi segue lo sa benissimo. E alla fine mi sono decisa! Ovviamente sono passata a Debian, perchè il cambiamento non fosse drastico in termini di installazione di pacchetti, comandi, ecc. E devo anche aggiugere che non è stato indolore nel senso che, dopo aver installato Lenny, ho voluto provare Squeeze che è ancora una testing. L'upgrade è andato benone, ma sull'aggiornamento di alcuni pacchetti, il mio pc si è spento e non voleva saperne di riaccendersi. Ho lavorato tutto ieri per ripristinare la situazione e sono tornata a Lenny. Un'altra cosa che non mi è riuscito di fare è configurare il wireless, il massimo che ottengo è una connessione senza segnale. Ho seguito tutte le guide che si trovano in rete, ma anche se uso la connessione cablata, non demordo.
Consiglio a tutti coloro che sono in procinto di installare Debian, di scaricare la versione "mini" perchè altrimenti, al momento di ogni nuova installazione chiede il DVD, cosa che trovo molto fastidiosa: è anche uno dei motivi per i quali ho abbandonato OpenSuse.
Chi è abituato a Ubuntu non troverà difficoltà a installare e configurare tutto perchè le differenze non sono grandi (sono compresi ad esempio i codec audio e video) e i pacchetti ufficiali sono assolutamente perfetti perchè testati in tutte le loro fasi. Per il resto sembra di usare una Ubuntu leggermente più complessa ma anche tanto più completa.

mercoledì 20 gennaio 2010

Canonical sulle orme di Microsoft

Molto scalpore ha suscitato il sondaggio proposto da Canonical relativamente alle preferenze degli utenti sul software proprietario da poter installare su Ubuntu.
Personalmente sono rimasta di stucco perchè si tratterebbe di creare un ibrido tra Open e Closed source e si verrebbe meno a quelli che sono i principi fondamentali di quella che viene definita "filosofia dell'OpenSource". E' vero che siamo liberi di avere il software che più ci piace ma se abbiamo scelto un sistema operativo Open è stato senza dubbio per sapere cosa stavamo installando sul nostro computer e far sì di potercelo gestire come meglio crediamo.
Allora per quale motivo Canonical fa questo? Troviamo tutto quello di cui abbiamo bisogno, anche se con nomi diversi, molto più creativi, tra il software open e non sentiamo il bisogno di ricorrere a software proprietari. Dobbiamo pensare che si sta prospettando un futuro per Ubuntu non più Open?
Da sempre mi sono indignata, io che uso Ubuntu, per il fatto che due volte l'anno uscisse una nuova distribuzione, con tutti i suoi problemi e tutti i suoi bugs, che non si fa in tempo a correggere perchè arriva la successiva e mi sono domandata perchè non decidessero di migliorare e perfezionare un'unica distribuzione ed ora ecco il fulmine a ciel sereno! Shuttleworth mi sembra sia affetto dalla sindrome Gates, prima si è dimesso ed ora pensa di cominciare a chiudere il software. Non vorrei che altri seguissero il suo esempio.
Sul sito della FSF si trova scritto: "La Free Software Foundation Europe (FSFE) è un'organizzazione senza fini di lucro dedicata al Software Libero. La FSFE ritiene che le libertà di usare, studiare, condividere e migliorare il software siano cruciali per assicurare un'equa partecipazione alla società dell'informazione. Lavoriamo per creare consapevolezza e supporto per la libertà del software, a livello politico, giuridico e della società nel suo complesso. Inoltre promuoviamo lo sviluppo di tecnologie, come il sistema operativo GNU/Linux, che assicurano queste libertà a tutti i membri della società digitale". Mi sembra che da Canonical queste parole non le abbia mai lette nessuno.