domenica 13 gennaio 2008

I giovani e i controlli ipertecnologici

Di grande attualità, in questi giorni, sono i giovani e l'uso indiscriminato che fanno delle tecnologie. Ecco che nascono forme di controllo e protezioni di alto livello tecnologico e perfino radar da installare sui cellulari dei minori.
Ma cosa sono diventati questi figli? Perchè i genitori si sentono in dovere di trasformarli in sorvegliati speciali? Perchè la tecnologia fa tanto paura? Perchè queste forme di controllo che annientano limitando la libertà? Mi verrebbe da chiedere semplicemente a questo tipo di genitori così malfidati perchè comprano di questi "attrezzi" ai loro figli se poi temono che ne facciano un uso indiscriminato e potenzialmente periocoloso.
A me sembra, che così facendo, non si faccia altro che stimolare verso il proibito e far ricercare sistemi per ovviare a questo tipo di controllo chi ne sia sottoposto. Un pò di fiducia no? Cercare di capire come funzionano le cose che compriamo ai nostri figli, imparare da loro se il caso, condividere le conoscenze senza mai oltrepassare il limite e cercare di farsi passare per amici. Il genitore deve sempre restare tale e non perchè comanda o obbliga ma perchè è il punto di riferimento fermo di ogni figlio.
Impariamo una volta tanto da loro, abituiamoli a pensare, a decidere, a scegliere autonomamente però diamogli dei valori, parliamo con loro e non diamo solo oggetti costosi tacitando la nostra coscienza con i radar.

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