sabato 8 marzo 2008

8 marzo giornata della memoria

L'otto marzo 1908 un nutrito gruppo di operaie di una fabbrica tessile, decise di scioperare per ottenere condizioni di lavoro più accettabili ed un salario migliore. La protesta costò loro la vita perchè il proprietario della fabbrica le fece bruciare vive al suo interno: ne morirono 129.

Il sacrificio di queste donne fece sì che molte altre prendessero posizione e si ribellassero per i propri diritti ed è questo il significato che bisogna attribuire alla giornata. E' il ricordo di una tragedia e della battaglia delle donne per ottenere condizioni di lavoro e di vita migliori.

Ogni anno invece mi indigno per gli auguri che ricevo e non posso neanche rispondere male perchè sicuramente non sono fatti con intenzione di offendere. A tutti vorrei rispondere però che sono una donna tutti i giorni e che questa non è una festa ma un giorno della memoria.

Vorrei dire che non mi riconosco in tutte quelle peripatetiche che se ne vanno a festeggiare:cosa? la serata di libera uscita? Io sono una donna, ripeto, tutti i giorni, felice di essere tale, felice di indossare le gonne e i tacchi a spillo ma dotata anche di un cervello e di una dignità che non devono essere riconosciuti da nessuno.

Mi sentirò meno indignata però quando non sentirò più parlare di pari opportunità, di quote rosa e quant'altro perchè fino a quando ci sarà bisogno di tirare fuori questi argomenti ci sarà discriminazione.
Vorrei inoltre consigliare agli uomini di non regalare la mimosa oggi alle loro donne, comprese quelle signore che hanno cambiato i loro pannolini da piccoli. Un fiore si può regalare sempre e senza che ci sia un'occasione particolare, domani magari, tra un mese, in un giorno in cui non se lo aspettano, quando sono più stanche o più incazzate o deluse per far capire loro che non sono importanti solo oggi o donne solo per un giorno.

E' bello ricevere un dono quando meno si aspetta e non deve essere necessariamente costoso perchè basta poco per far capire a una persona quanto sia importante e quanto ci dà e questo vale per tutti, senza distinzioni.


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