Era molto che volevo scrivere sull'argomento ma non trovavo mai l'input giusto.
Una mattina, un ragazzo mi ha portato un cd pieno di foto di donne che non erano scaricate dalla rete, ma gli erano state inviate attraverso un messenger. Da quel momento ho cominciato a raccogliere materiale e, invece di tirarne fuori un articolo ho creato una storia.
L'idea di "dare vita" ai personaggi mi è venuta perchè volevo che nascesse una discussione tra coloro che vi si sarebbero identificati e porre l'accento sul fatto che internet ha reso in un certo qual modo reale anche il modo di sognare e di realizzare i propri sogni in maniera quasi tangibile. Ho cercato anche di non giudicare i comportamenti, non domandarmi se fosse giusto o sbagliato, morale o no, maturo o meno.
Ciò che mi sembra sia emerso dall'analisi di questi personaggi che, siatene certi non ho estremizzato nè nel linguaggio nè nel vivere quotidiano è che, coloro che non accettano la loro vita o non si accettano hanno, grazie alla messaggistica o ai giochi di ruolo, la possibilità di essere ciò che sognano e non si limitano più a "pensare di essere" ma per qualche momento al giorno "sono".
Purtroppo non ho avuto testimonianze che rafforzassero le mie convinzioni perchè, ho avuto modo di scoprire, nessuno ne parla volentieri e solo pochi hanno avuto il coraggio di riconoscersi nei personaggi.
Ho ricevuto critiche per il linguaggio usato ma non sarebbe stato reale se lo avessi edulcorato, perchè le storie non avrebbero avuto una corrispondenza con la realtà mentre invece ho letto molti log e guardato foto e filmati perchè la corrispondenza ci fosse. Coloro ai quali la cronaca è piaciuta hanno guardato lo stile, il fatto che avessi colto alcuni aspetti di come la rete ha mutato certi modi di percepire sensazioni e modificare comportamenti, altri ancora l'hanno definita bassa letteratura mentre io non ho mai pensato di fare letteratura mentre scrivevo
Parte di ciò che leggete è stata la risposta che ho dato su un forum dove si discuteva su questa storia e ho voluto riportarla qui perchè chi legge lo faccia senza pregiudizi e accetti la storia per quello che è:internet è anche questo.
Una mattina, un ragazzo mi ha portato un cd pieno di foto di donne che non erano scaricate dalla rete, ma gli erano state inviate attraverso un messenger. Da quel momento ho cominciato a raccogliere materiale e, invece di tirarne fuori un articolo ho creato una storia.
L'idea di "dare vita" ai personaggi mi è venuta perchè volevo che nascesse una discussione tra coloro che vi si sarebbero identificati e porre l'accento sul fatto che internet ha reso in un certo qual modo reale anche il modo di sognare e di realizzare i propri sogni in maniera quasi tangibile. Ho cercato anche di non giudicare i comportamenti, non domandarmi se fosse giusto o sbagliato, morale o no, maturo o meno.
Ciò che mi sembra sia emerso dall'analisi di questi personaggi che, siatene certi non ho estremizzato nè nel linguaggio nè nel vivere quotidiano è che, coloro che non accettano la loro vita o non si accettano hanno, grazie alla messaggistica o ai giochi di ruolo, la possibilità di essere ciò che sognano e non si limitano più a "pensare di essere" ma per qualche momento al giorno "sono".
Purtroppo non ho avuto testimonianze che rafforzassero le mie convinzioni perchè, ho avuto modo di scoprire, nessuno ne parla volentieri e solo pochi hanno avuto il coraggio di riconoscersi nei personaggi.
Ho ricevuto critiche per il linguaggio usato ma non sarebbe stato reale se lo avessi edulcorato, perchè le storie non avrebbero avuto una corrispondenza con la realtà mentre invece ho letto molti log e guardato foto e filmati perchè la corrispondenza ci fosse. Coloro ai quali la cronaca è piaciuta hanno guardato lo stile, il fatto che avessi colto alcuni aspetti di come la rete ha mutato certi modi di percepire sensazioni e modificare comportamenti, altri ancora l'hanno definita bassa letteratura mentre io non ho mai pensato di fare letteratura mentre scrivevo
Parte di ciò che leggete è stata la risposta che ho dato su un forum dove si discuteva su questa storia e ho voluto riportarla qui perchè chi legge lo faccia senza pregiudizi e accetti la storia per quello che è:internet è anche questo.
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