lunedì 17 dicembre 2007

Le bambine cinesi morte per strada:bufala?

Sembra che questo mese io debba raccontare di bufale e questa, devo dire, è una tra le più inquietanti che mi siano state segnalate. La mail è corredata di foto che ho preferito non pubblicare perchè non scrivo di cronaca e comunque potete trovare notizie più dettagliate sul blog di Paolo Attivissimo cui sempre faccio riferimento in questi casi. Trovate tutto qui:
http://attivissimo.blogspot.com/2006/01/bella-la-cina.html
Come noterete il testo della mail varia. Questo è quanto ho ricevuto:

"Stavolta non e' niente di cui ridere, anzi!Fate girare il piu' possibile
vergognoso!!!!
Ogni commento è superfluo
Le immagini che seguono sono estremamente dure, però riteniamo doveroso mostrarle, perché fatti così gravi non devono passare inosservati. Il mondo deve sapere, la gente deve essere informata di quanto accade in Cina, di come possa disumanamente divenire normalità il disprezzo per la vita.
Una bimba appena nata giace morta sotto il bordo del marciapiedi, nella totale indifferenza di coloro che passano.
La piccina è solo un'altra vittima della politica crudele del governo cinese che pone il limite massimo di un solo figlio nelle città (due nelle zone rurali), con aborto obbligatorio.
Nel corso della giornata, la gente passa ignorando il bebè.
Automobili e biciclette passano schizzando fango sul cadaverino.
Di quelli che passano, solo pochi prestano attenzione.
La neonata fa parte delle oltre 1000 bambine abbandonate appena nate ogni anno, in conseguenza della politica del governo cinese.
L'unica persona che ha cercato di aiutare questa bambina ha dichiarato:
'Credo che stesse già per morire, tuttavia era ancora calda e perdeva sangue dalle narici'.
Questa signora ha chiamato l'Emergenza però non è arrivato nessuno.
'Il bebè stava vicino agli uffici fiscali del governo e molte persone passavano ma nessuno faceva nulla... Ho scattato queste foto perché era una cosa terribile...'
'I poliziotti, quando sono arrivati, sembravano preoccuparsi più per le mie foto che non per la piccina...'
In Cina, molti ritengono che le bambine siano spazzatura.
Il governo della Cina, il paese più popoloso del mondo con 1,3 miliardi di persone, ha imposto la sua politica di restrizione della natalità nel 1979.
I metodi usati però causano orrore e sofferenza: i cittadini, per il terrore di essere scoperti dal governo, uccidono o abbandonano i propri neonati.
Ufficialmente, il governo condanna l'uso della forza e della crudeltà per controllare le nascite; però, nella pratica quotidiana, gli incaricati del controllo subiscono tali pressioni allo scopo di limitare la natalità, che formano dei veri e propri 'squadroni dell'aborto'. Questi squadroni catturano le donne 'illegalmente inc inte' e le tengono in carcere finché non si rassegnano a sottoporsi all'aborto.
In caso contrario, i figli 'nati illegalmente' non hanno diritto alle cure mediche, all'istruzione, né ad alcuna altra assistenza sociale. Molti padri vendono i propri 'figli illegali' ad altre coppie, per evitare il castigo del governo cinese.
Essendo di gran lunga preferito il figlio maschio, le bambine rappresentano le principali vittime della limitazione delle nascite.
Normalmente le ragazze continuano a vivere con la famiglia dopo del matrimonio e ciò le rende un vero e proprio un peso.
Nelle regioni rurali si permette un secondo figlio, ma se anche il secondo è una femmina, la cosa rappresenta un disastro per la famiglia.
Secondo i dati delle statistiche ufficiali, il 97,5% degli aborti è rappresentato da feti femminili.
Il risultato è un forte squilibrio di proporzioni fra popolazione masch ile e femminile. Milioni di uomini non possono sposarsi, da ciò consegue il traffico di donne.
L'aborto selezionato per sesso sarebbe proibito dalla legge, però è prassi comune corrompere gli addetti per ottenere un'ecografia dalla quale conoscere il sesso del nascituro.
Le bambine che sopravvivono finiscono in precari orfanatrofi.
Il governo cinese insiste con la sua politica di limitare le nascite e ignora il problema della discriminazione contro le bambine.
Alla fine, un uomo raccolse il corpo della bambina, lo mise in una scatola e lo gettò nel bidone della spazzatura.
FATELA GIRARE QUESTA E-MAIL, NON TROVATE SCUSE CHE NON AVETE TEMPO, CHE LA FARETE DOPO.OGNI GIORNO TRA NOI CE NE MANDIAMO DI TUTTI I TIPI, PER QUELLE IL TEMPO CE L'ABBIAMO SEMPRE".
Se la storia fosse vera potremmo inorridire ma non ne siamo certi. Sebbene, sembra, la notizia sia stata pubblicata da un noto tabloid francese, non se ne conoscono le fonti. Le foto lasciano perplessi e mi sembra, in alcune, che si tratti di una bambola. Voglio sperare che sia così e che questa mail che gira di casella in casella sia il parto di uno spammer che fa la solita raccolta di indirizzi. Voglio crederci.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non credo affato che sia una bufala, anzi ci sono politici dei nostri giorni, impegnati politicamente che lanciano messaggi di protesta contro il governo cinese, per l'abolizione della legge di restrizione delle nascite. Posso capire che tuttto quello che girqa per email debba essere controllato al cento per cento, ma che le bambine in Cina siano discriminate per via di una legge assurda e non perfettamente controllota Bè!! è un fatto più che noto ed evidente, anzi mi sconforta il fatto che qualcuno ancora possa pensare ad una bufala!! comunque se le immagini sono vere importa poco, il problema esiste realmente è questo che bisogna tenere a mente.