giovedì 17 dicembre 2009

I giovani e la vecchia, cara radio

In questi ultimi tempi sono molto interessata alle statistiche e casualmente mi sono imbattura in quelle nazionali sull'ascolto delle radio dove emerge che anche i giovani l'ascoltano in gran numero e, devo dire, la cosa mi ha un pò meravigliata. Pensavo che in tempo di lettori Mp3/4, cd e internet, dei vari Youtube, non vi fosse più posto per quello che ritenevo un mezzo di comunicazione superato. La radio, pensavo è per i miei coetanei, per quelli che come me ci sono cresciuti insieme. Ricordo l'entusiasmo per la nascita delle prime radio locali, la popolarità dei deejay, le dediche, le urla dei genitori (queste non sono cambiate perchè ascoltare musica "a palla" è una prerogativa dei giovani), e non pensavo che tutto questo appartenesse anche a una generazione che non è la mia. In casa mia sono la sola ad ascoltare la radio, anche al computer, ma nessun altro lo fa.
Cosa ho fatto? Ho voluto verificare di persona scegliendo un campione di ragazzi dai 16 ai 20 anni. Il numero certo non fa statistica perchè sono circa 100 le persone che ho intervistato ma il risultato è per me significativo.
Le persone intervistate ascoltano per il 90% la radio solo in macchina, il 5% occasionalmente, il 3% anche in casa e il 2% mai.
Da questi dati emerge anche che coloro che ascoltano la radio in macchina lo fanno per avere compagnia e che a casa preferiscono scegliersi la musica da ascoltare perchè considerano "imposta" quella della radio.
A questo punto, visto che i dati li ho raccolti personalmente, posso concludere che l'idea che mi ero fatta è corretta e che la radio sta diventando davvero un fenomeno di nicchia anche se, per i vecchietti come me, rappresenta sempre una piacevole compagnia e non solo in macchina.

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