martedì 23 giugno 2009

Appello per la bambina rapita in Brasile

Da qualche tempo sta circolando l'ennesimo appello per salvare una bambina rapita in Brasile. Il testo della mail, salvo qualche minima variante, è questo:

PER L'AMOR di DIO.
Aiutaci a diffondere questa foto al maggior numero possibile di persone.
Questa bimba è stata sequestrata in una spiaggia di S.Paolo Brasile (Praia de Engenho).
Invia la foto,il costo è zero e può aiutare molto.
Dio di sicuro ti ricompenserà.
Oggi stai aiutando qualcuno,domani tu potrai essere aiutato.
Pensa solo a questo!Non essere indifferente.
Che Dio benedica tutti quelli che ci aiutano.

Paqui GARCIA
964 517056
605 279195

seguito da una foto della bimba con poesia. Non pubblico la foto perchè credo sia il solito caso di spam o bufala. Per cominciare il numero di telefono non mi sembra completo e mancano indicazioni sul genere cosa indossava, se sapesse esprimersi per esempio, come avvicinarla per non impaurirla.
Non saprei davvero come si possa aiutare la bimba solo inviando la foto e un testo vagamente melodrammatico. Chi scrive dovrebbe essere un genitore e dubito che si esprimerebbe così e senza dare indicazioni essenziali.
Purtroppo quando un bambino scompare molto raramente se ne trovano le tracce e, come dicono gli esperti, dopo 24 ore le speranze di ritrovarli sono veramente poche. Come potrebbe un non esperto utente di internet dare una mano quando di solito di queste cose si occupano persone veramente preparate ed esperte e guardando solo una foto che di sicuro non è stata scattata prima del rapimento?
Sembrerebbe in effetti che questa storia sia vera ma sia stata risolta nel giro di poco tempo e che la bimba sia tornata a casa. Non posso che augurarmi che sia così e che quella bella bimba stia crescendo con i suoi genitori ignara di quanto sta succedendo in rete e nelle nostre caselle postali. Per gli aspiranti detective ci sarà senz'altro un'altra occasione!
Chi volesse approfondire può consultare il blog di Paolo Attivissimo che considero assolutamente perfetto quando si tratta di bufale.

lunedì 22 giugno 2009

Dal silicone al pannolone:l'evoluzione della donna

Fino a qualche tempo fa, guardando una donna ci si poteva al massimo domandare se fosse rifatta o meno, se le sue misure potessero coincidere con quelle braccia scheletriche che vedevamo:è la moda a proporlo(o lo proponeva). Da qualche tempo, invece sto assistendo ad un fenomeno che sa di fantascienza ed è quello di tutte queste donne, che si vedono nelle pubblicità, che qualche anno fa erano simpatiche signore over 50, mentre ora ne hanno circa 30 (viene puntualizzato) che emanano cattivi odori ed usano anche pannoloni da ascensore. Sempre più sottili è vero ma sempre pannoloni e non gli assorbenti igienici, sarebbe banale, proprio invece i pannoloni per le incontinenze. Inutile precisare che le mie conoscenze sull'argomento derivano dagli spot e non dalla ricerca scientifica ed è per questo che so che l'età si è abbassata per questo fenomeno e non escludo che presto vedremo nugoli di 30enni accompagnate da badanti (solo le donne si intende, agli uomini ste cose non capitano e nessuna età) che trascinano carrelli carichi di pannoloni di ogni tipo e per ogni occasione (perchè no? anche da sera). Non posso nemmeno escludere che presto anche i termini eau de toilette potrebbero assumere un nuovo significato.
Addio donna sensuale! Il messaggio è che dopo i 30 nessuna farà eccezione, anzi no, dimentico la Chiabotto perchè lei porella, pur essendo fuori range, ha già cominciato ad avere questi problemi ma non fa statistica perchè la sua è una scelta.

giovedì 18 giugno 2009

Quando OpenOffice diventa pirata

Qualche anno fa era capitata una cosa strana al portatile di mio marito che, dopo aver tenuto una lezione attaccandolo ad un proiettore, si era ritrovato con lo schermo nero.
Ricordo che non c'era stato modo di ripristinare la situazione se non installando Ubuntu che come per magia aveva riportato il portatile a funzionare perfettamente.
Fin qui niente di strano, se non che il giorno dopo, l'amministratore di sistema dell'azienda per la quale mio marito lavora, ha formattato la partizione con Ubuntu con la scusa che a lungo andare Linux e Windows sarebbero andati in conflitto. La cosa naturalmente mi fece infuriare anche perchè il portatile non era aziendale ma ancora non sapevo che non sarebbe finita lì.
Oggi mio marito ha un portatile aziendale che si collega alla intranet e per il quale ha privilegi limitati. Appena gli è stato fornito gli avevano consentito di installare il software che usa abitualmente per il suo lavoro e qualche giorno fa gli hanno comunicato che gli avrebbero eliminato tutto il software pirata.
Cosa gli hanno eliminato? OpenOffice! Sarebbe risibile se non fosse tragico pensare che ci esistano persone che considerano pirata un software free ed open ed è ancora più tragico sapere che questo software non verrà reinstallato nè concessa alcuna autorizzazione per farlo. Non mi è dato di conoscere i motivi di questa decisione se non appunto che è stato considerato software piratato. Che mi dovrò aspettare in futuro?

venerdì 12 giugno 2009

Lo spazio è un impasto con le nocciole ovvero Margherita Hack e l'origine dell'universo

Se avessi 10 anni e dovessi scrivere un tema sull'universo, oggi scriverei che è un impasto lievitato con le nocciole. Forse scriverei che è una pizza.
Mi piace poter pensare, dopo aver ascoltato Margherita Hack che parlava a una platea gremita, ieri nell'aula magna dell'università di Grosseto, che anche un bambino abbia capito le sue parole, abbia appreso, come sono nate le stelle e forse l'universo intero.
Non sto scrivendo per dire se l'universo sia finito o meno, se ci sia stato il Big Bang o no, non voglio fare supposizioni oziose che non mi competono, ma voglio raccontare di come si possa parlare di impasti e nocciole, di come si possa tenere attenta una sala di persone di cultura eterogenea e far capire a tutti di cosa si sta parlando senza smettere per un attimo di essere una scienziata.
Ciò che mi è rimasto impresso di quella donna, che ho visto solo un attimo quando è entrata, e solo perchè mi è passata accanto, che ho ascoltato come alla radio, per quanta gente era presente e che francamente non mi sarei aspettata, è che si può esporre semplicememente un argomento senza boria e presunzione, che si possono condividere le proprie conoscenze con tutti anche con chi di quell'argomento non ne sa nulla, usando i termini appropriati, anche tecnici ma dando conto di ognuno, come si fa appunto con i bambini, senza mai far dimenticare a chi ascolta chi è che sta esponendo.
L'avrei ascoltata ancora, nonostante le persone che avevo quasi addosso, nonostante il caldo afoso ma la conclusione è arrivata inaspettata, quasi in punta di piedi lasciandomi una sensazione di sconfinata ammirazione nei confronti di quella che ritengo una grande ma anche invidia per quel cervello giovane, per quella memoria da ventenne, per la scelta dei termini azzeccata. A paragone mi sento uno scarto di fabbrica con la mia memoria volatile e il cervello sempre in fase di connessione e non posso fare a meno di domandarmi perchè non ne producono più così.

martedì 2 giugno 2009

Minihowto:problemi di riproduzione audio con Skype su Ubuntu

Da qualche tempo ho ripreso a usare Skype, ma con questo portatile ancora non avevo mai chiamato, chattavo e basta. Provando a telefonare non riuscivo a connettermi e mi dava un errore "problema di riproduzione audio". Sono andata così a guardare le opzioni Skype ed ho visto che era settato tutto su default e ho pensato di lasciare così, poi sono andata a vedere Sistema-Preferenze-audio di Ubuntu e ho settato tutto su ALSA così come lo avevo sul vecchio portatile ed ho potuto effettuare la mia chiamata tranquillamente. Davo erroneamente per scontato che queste fossero le impostazioni di default. La webcam viene riconosciuta automaticamente. Purtroppo non ho il microfono incorporato al portatile come invece la persona con la quale parlavo, cosa che trovo perfetta.
Sebbene Skype non venga aggiornato da secoli per Linux, è uno strumento molto comodo e lo trovo preferibile a tutti gli altri programmi che svolgono le sue stesse funzioni.